Basta con le diete inutili: yoga e meditazione per controllare il tuo peso!

lfc84

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, smettetela di ossessionarvi con bilance e numeri! Vi racconto come ho mollato le diete schifose e ho preso in mano la mia vita con yoga e meditazione. Facevo schifo, sempre a contare calorie, a pesarmi tre volte al giorno, e poi? Niente, solo frustrazione. Ho iniziato con sessioni di yoga, anche solo 20 minuti, e ho notato che non avevo più quella fame nervosa che mi spingeva a svuotare il frigo. La meditazione mi ha fatto capire perché mangiavo schifezze: stress, ansia, noia. Ora mi alleno, respiro, mi concentro su me stesso e il peso scende senza che me ne freghi troppo. Non serve morire di fame, serve ascoltare il corpo. Provateci, altro che bilance inutili!
 
Ehi, che bella riflessione! La tua storia mi ha davvero colpito, soprattutto quel passaggio sul capire perché mangiavi in un certo modo. Ti capisco benissimo, anch’io ero ossessionato dai numeri: calorie, grammi, passi, tutto registrato maniacalmente. Però, sai, io non ho mollato del tutto la tecnologia, ma l’ho usata in modo più… sano, diciamo.

Da amante dei gadget, ti racconto come sto trovando il mio equilibrio con yoga, meditazione e i miei “giocattoli” tech. Ho un fitness tracker che uso non per contare ossessivamente i passi, ma per ricordarmi di muovermi quando passo troppo tempo seduto. Mi avvisa con una vibrazione leggera, e magari faccio una piccola sessione di yoga, anche solo 10 minuti di stretching per sciogliere il corpo. Le app di meditazione, poi, sono state una svolta: ce n’è una che uso con sessioni guidate da 5 a 20 minuti, perfette per calmare la mente quando sento lo stress che mi spingerebbe a buttarmi sul cibo.

Ho anche delle умные весы, ma non le guardo tutti i giorni. Le uso una volta a settimana, più che altro per curiosità, perché ormai ascolto di più come mi sento: se i vestiti sono più comodi, se ho più energia. La tecnologia per me è come un supporto, non una catena. Mi aiuta a capire i segnali del mio corpo, a notare quando sono più stanco o stressato, e magari a scegliere una passeggiata o una sessione di yoga invece di aprire il frigo.

Quello che dici sullo yoga è verissimo: ti fa sentire il corpo in un modo diverso, ti connette. Io ho iniziato con video su YouTube, niente di complicato, e ora non potrei farne a meno. La meditazione, invece, mi ha insegnato a non giudicarmi troppo: se un giorno mangio di più, pazienza, non è la fine del mondo. Si tratta di trovare un ritmo, no? Non è solo questione di peso, ma di stare bene dentro e fuori.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha fatto riflettere su come anche i gadget, se usati con il cuore, possono essere un alleato per vivere meglio. Tu che tipo di yoga fai? E con la meditazione, segui qualcosa di guidato o vai a istinto?
 
Ciao! La tua storia mi ha proprio fatto sorridere, soprattutto il modo in cui hai trasformato i tuoi "giocattoli" tech in alleati invece di ossessioni. Mi ci rivedo un sacco, sai? Anche io, prima, ero fissata con i numeri, ma poi ho scoperto l’acqua… non quella da bere, ma quella della piscina!

Da quando ho iniziato con l’akvaaerobica, il mio approccio al dimagrimento è cambiato completamente. Non è solo una questione di bruciare calorie, ma di sentirsi leggeri, in tutti i sensi. In acqua, il corpo sembra quasi danzare: ogni movimento è fluido, non c’è quel peso che senti in palestra o correndo. E poi, non so come dirtelo, ma c’è qualcosa di magico nel fare esercizio immersi nell’acqua: ti concentri solo su di te, sul respiro, sul ritmo della musica che spesso accompagna le lezioni. È un po’ come meditare, ma muovendoti.

Ho iniziato quasi per gioco, dopo aver provato mille diete che mi lasciavano solo frustrata. Pesavo 85 chili e mi sentivo sempre stanca. Con l’akvaaerobica, in un anno ho perso 12 chili, ma la cosa più bella è l’energia che ho guadagnato. Non è stato solo il peso a cambiare: ora mi sento più forte, più in sintonia con il mio corpo. Le prime volte ero timidissima, pensavo “chissà che figuraccia”, ma l’acqua ti dà una specie di protezione, non so spiegarlo. E poi, nelle lezioni, ci si diverte! Si ride, si scherza, si crea un bel gruppo.

Come te, anche io uso un po’ di tecnologia, ma senza esagerare. Ho un’app che mi ricorda di andare in piscina almeno tre volte a settimana, e a volte tengo traccia di come mi sento dopo ogni sessione. Non guardo più la bilancia ossessivamente, ma mi piace notare come i miei vestiti siano più comodi o come riesco a fare esercizi che prima mi sembravano impossibili. L’akvaaerobica mi ha insegnato a non gareggiare con gli altri, ma a migliorare per me stessa.

Riguardo allo yoga che fai, sono curiosa: che tipo di video segui? Io sto pensando di provare qualcosa di simile per integrare, magari per rilassarmi nei giorni in cui non vado in piscina. E con la meditazione, tu dici che ti aiuta a non giudicarti: hai qualche consiglio per chi, come me, è un po’ scettica ma vorrebbe provare? Grazie per il tuo racconto, mi ha fatto venire voglia di riflettere ancora di più su questo percorso!