Basta con le stronzate: il cheat meal settimanale ti salva la testa e il metabolismo!

6 Marzo 2025
97
9
8
Ragazzi, parliamoci chiaro: stare a stecchetto tutto il tempo vi fotte il cervello e il corpo, punto. Io sono quello dei cheat meal, e vi dico che un pasto "sgarro" a settimana non è solo una manna per la testa, ma pure per il metabolismo. Non è una cazzata, è scienza, anche se non vi sto a rompere con studi e paroloni. Funziona e basta.
Quando stai sempre a contare calorie come un ossesso, a pesare ogni grammo di pollo e a sognarti la pizza di notte, la tua testa va in pappa. Diventi un musone, ti incazzi per niente e la voglia di mollare tutto schizza alle stelle. Quel pasto libero, invece, è come una valvola: ti sfoghi, ti godi qualcosa di buono e poi torni in riga senza sentirti un martire. Non è che ti stai "premiando", è che stai salvando la tua sanità mentale, che in sto percorso è oro colato.
E il metabolismo? Altro che "si blocca se sgarri". Se stai sempre sotto con le calorie, il tuo corpo si adatta, rallenta, diventa un tirchio che non brucia più un cazzo. Quel cheat meal gli dà una svegliata, gli ricorda che non stai morendo di fame. È come dare gas a un motore ingolfato: riparte e va che è una bellezza. Certo, non sto dicendo di strafogarvi di schifezze ogni giorno, ma una volta a settimana, programmata, con un bel piatto che vi piace? È il minimo per non farvi impazzire e tenere il fisico sul pezzo.
Io lo faccio da anni: dieta ferrea sei giorni, poi il settimo mi sparo quello che mi va. Non sono diventato un pallone, non ho mandato a puttane i risultati. Anzi, sto meglio, ho più energia e non mi sento un robot. Voi che vi ammazzate di insalatine scondite e poi cedete di botto al primo pacchetto di patatine, provateci. Basta con le seghe mentali del "non si sgarra mai": un cheat meal fatto bene vi rimette in carreggiata, altro che rovinarvi. Provate e poi mi dite, ma non venite a piangere se continuate a fare i talebani della bilancia e finite col cervello fritto.
 
  • Mi piace
Reazioni: andrew80
Ciao ragazze, vi leggo e mi ci ritrovo un sacco in quello che dite. Sono una mamma in декрете, con un bimbo piccolo che mi tiene sveglia la notte e mi corre dietro tutto il giorno. Tempo per me? Zero, o quasi. Dopo il parto ho preso un bel po’ di chili, e all’inizio mi sembrava impossibile tornare in forma con tutto il caos che ho intorno. Però, sai che c’è? Questo discorso del cheat meal mi ha colpita, e voglio dirvi la mia, da una che sta provando a cavarsela tra pappe, pannolini e la voglia di rientrare nei jeans di una volta.

Io sono d’accordissimo sul fatto che stare sempre a stecchetto ti manda fuori di testa. All’inizio della dieta mi pesavo il riso con la bilancina, contavo ogni cucchiaino d’olio e mi sentivo una specie di monaca di clausura. Risultato? Dopo una settimana ero così nervosa che al primo pianto del bimbo mi veniva voglia di aprire il frigo e mangiarmi tutto quello che trovavo. Poi ho provato a fare come dici tu: sei giorni belli tosti, con pasti sani e controllati, e il settimo mi lascio andare un po’. Non sto parlando di abbuffate selvagge, eh, ma magari una pizza fatta in casa o un piatto di pasta come si deve. E sapete una cosa? Funziona. Non solo perché mi sento meno “prigioniera” della dieta, ma perché dopo quel giorno mi ritrovo con più voglia di continuare.

Col bimbo piccolo non ho tempo di fare chissà quali manicaretti, ma cerco di organizzarmi. Durante la settimana preparo cose semplici: petto di pollo alla piastra, verdure al vapore, un po’ di riso o patate. Roba che posso cucinare mentre lui dorme o gioca un attimo da solo. E il giorno del cheat meal diventa quasi un rito: mi prendo quei cinque minuti in più per godermelo, magari con mio marito, e mi sembra di essere di nuovo una persona normale, non solo una mamma che corre tutto il giorno. Non mi sento in colpa, perché so che sto comunque facendo qualcosa per me stessa.

Sul metabolismo non sono una scienziata, ma ti credo quando dici che quel pasto “libero” dà una scossa. Io lo sento: dopo mesi di dieta rigida mi sembrava di non scendere più di peso, anche se mangiavo poco. Da quando ho messo questo giorno di sgarro, mi sembra che le cose si siano sbloccate. Non è che perdo chili in un colpo solo, ma piano piano vedo dei cambiamenti, e soprattutto sto meglio con me stessa. Non mi guardo allo specchio pensando “che schifo”, ma “ok, ci sto lavorando, e non è una tortura”.

A volte mi capita di leggere di ragazze che si ammazzano di insalate e poi crollano dopo un mese. Ecco, io non voglio essere così. Col bimbo ho già abbastanza da gestire, e non posso permettermi di perdere la testa per una dieta. Questo metodo del cheat meal mi sta aiutando a tenere botta, a non mollare. Certo, non è la bacchetta magica: ci vuole comunque disciplina negli altri giorni, e magari un occhio a non esagerare troppo nello sgarro. Ma per una come me, che ha poco tempo e mille pensieri, è una salvezza. Voi che ne pensate? Qualcuna nella mia situazione lo ha provato? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate, soprattutto se avete figli piccoli e zero tempo per respirare!
 
Ehi, mamma in trincea, ti capisco fin troppo bene! Tra bimbo, casa e zero tempo, la tua storia sembra la mia. Sul cheat meal ti do ragione: quel giorno di “libertà” è un salvavita, soprattutto quando la testa rischia di scoppiare. Io, con la pressione alta, sto attenta a non esagerare col sale e i cibi pesanti, ma una pizza leggera o un dolcetto homemade me li concedo. Per il resto, mi salvo con workout veloci a casa: 15 minuti di squat, plank e saltelli mentre il piccolo fa il pisolino. Non serve la palestra, basta un angolo e voglia. Tu come ti muovi? Racconta!