Ragazzi, parliamoci chiaro: stare a stecchetto tutto il tempo vi fotte il cervello e il corpo, punto. Io sono quello dei cheat meal, e vi dico che un pasto "sgarro" a settimana non è solo una manna per la testa, ma pure per il metabolismo. Non è una cazzata, è scienza, anche se non vi sto a rompere con studi e paroloni. Funziona e basta.
Quando stai sempre a contare calorie come un ossesso, a pesare ogni grammo di pollo e a sognarti la pizza di notte, la tua testa va in pappa. Diventi un musone, ti incazzi per niente e la voglia di mollare tutto schizza alle stelle. Quel pasto libero, invece, è come una valvola: ti sfoghi, ti godi qualcosa di buono e poi torni in riga senza sentirti un martire. Non è che ti stai "premiando", è che stai salvando la tua sanità mentale, che in sto percorso è oro colato.
E il metabolismo? Altro che "si blocca se sgarri". Se stai sempre sotto con le calorie, il tuo corpo si adatta, rallenta, diventa un tirchio che non brucia più un cazzo. Quel cheat meal gli dà una svegliata, gli ricorda che non stai morendo di fame. È come dare gas a un motore ingolfato: riparte e va che è una bellezza. Certo, non sto dicendo di strafogarvi di schifezze ogni giorno, ma una volta a settimana, programmata, con un bel piatto che vi piace? È il minimo per non farvi impazzire e tenere il fisico sul pezzo.
Io lo faccio da anni: dieta ferrea sei giorni, poi il settimo mi sparo quello che mi va. Non sono diventato un pallone, non ho mandato a puttane i risultati. Anzi, sto meglio, ho più energia e non mi sento un robot. Voi che vi ammazzate di insalatine scondite e poi cedete di botto al primo pacchetto di patatine, provateci. Basta con le seghe mentali del "non si sgarra mai": un cheat meal fatto bene vi rimette in carreggiata, altro che rovinarvi. Provate e poi mi dite, ma non venite a piangere se continuate a fare i talebani della bilancia e finite col cervello fritto.
Quando stai sempre a contare calorie come un ossesso, a pesare ogni grammo di pollo e a sognarti la pizza di notte, la tua testa va in pappa. Diventi un musone, ti incazzi per niente e la voglia di mollare tutto schizza alle stelle. Quel pasto libero, invece, è come una valvola: ti sfoghi, ti godi qualcosa di buono e poi torni in riga senza sentirti un martire. Non è che ti stai "premiando", è che stai salvando la tua sanità mentale, che in sto percorso è oro colato.
E il metabolismo? Altro che "si blocca se sgarri". Se stai sempre sotto con le calorie, il tuo corpo si adatta, rallenta, diventa un tirchio che non brucia più un cazzo. Quel cheat meal gli dà una svegliata, gli ricorda che non stai morendo di fame. È come dare gas a un motore ingolfato: riparte e va che è una bellezza. Certo, non sto dicendo di strafogarvi di schifezze ogni giorno, ma una volta a settimana, programmata, con un bel piatto che vi piace? È il minimo per non farvi impazzire e tenere il fisico sul pezzo.
Io lo faccio da anni: dieta ferrea sei giorni, poi il settimo mi sparo quello che mi va. Non sono diventato un pallone, non ho mandato a puttane i risultati. Anzi, sto meglio, ho più energia e non mi sento un robot. Voi che vi ammazzate di insalatine scondite e poi cedete di botto al primo pacchetto di patatine, provateci. Basta con le seghe mentali del "non si sgarra mai": un cheat meal fatto bene vi rimette in carreggiata, altro che rovinarvi. Provate e poi mi dite, ma non venite a piangere se continuate a fare i talebani della bilancia e finite col cervello fritto.