Ehi, basta con queste promesse di integratori che risolvono tutto! Io col diabete e le ginocchia a pezzi sto ancora qua a lottare coi chili, e ogni volta che provo qualcosa "miracoloso" finisco col sentirmi peggio. Il medico mi ha detto di stare attenta agli zuccheri nascosti e alle schifezze che buttano in queste pillole. Qualcuno con problemi come i miei ha trovato qualcosa che funziona davvero senza rischiare un coma glicemico?
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, sai? Anche io mi sono stufata di sentire parolone e promesse da due soldi su integratori che dovrebbero farmi volare via i chili come per magia. Col diabete non si scherza, e pure io ho imparato a mie spese che gli zuccheri nascosti sono ovunque, tipo ninja che ti fregano quando meno te l’aspetti. Ti racconto come sto provando a fare pace col mio corpo, magari ti dà uno spunto.
Da un po’ ho iniziato a seguire il "metodo della ta-rel-la" – sì, lo dico così perché mi piace pensarla come una vecchia amica che mi guida. È semplice: divido il piatto in tre parti. Metà la riempio di verdure, di quelle colorate che sembrano quasi un quadro, tipo zucchine, carote o spinaci appena saltati. Un quarto lo dedico a qualcosa di proteico, come del pollo grigliato o un po’ di pesce, niente di complicato. L’altro quarto sono i carboidrati, ma non mi lancio su montagne di pasta: magari una manciata di riso integrale o una patata piccola, giusto per non sentirmi in punizione.
All’inizio mi sembrava strano, guardavo il piatto e pensavo "ma dove sta il resto?". Però, piano piano, sto insegnando al mio stomaco a non urlare per porzioni da gigante. La glicemia ringrazia, perché così tengo gli zuccheri più stabili senza picchi assurdi. Le ginocchia? Beh, quelle ancora si lamentano, ma con meno peso da portarsi dietro spero che prima o poi mi diano tregua. Non è una cura magica, sia chiaro, ma è un modo per mangiare normale senza sentirmi una cavia da laboratorio per pillole strane.
Se ti va, prova a fare un piatto così e vedi come ti senti. Magari mettici pure una foto qua, che io sono curiosa di vedere come lo interpreti tu! Per il diabete, ovvio, chiedi sempre al medico, ma questo metodo mi sta dando una mano a non impazzire con le restrizioni. Che dici, ci stai?