Ragazzi, sveglia!
Siamo a un passo dalle feste e ancora vi vedo tentennare davanti al menu del ristorante come se fosse un campo minato! Basta, non ci sono scuse: mangiare fuori non è una condanna a sgarrare!
Vi racconto come sto tenendo la rotta per arrivare al cenone di Capodanno sentendomi al top, e vi sfido a fare lo stesso.
Prima cosa: la vostra “dieta” non è una gabbia, è una scelta. E scegliere bene si può, anche con un cameriere che ti tenta con fritti e tiramisù. Io mi sono creata una specie di vision board mentale (sì, sembra una cavolata, ma funziona!
). Ogni volta che esco a cena, chiudo gli occhi per un secondo e vedo me stessa a fine anno: sicura, leggera, con quel vestito che voglio indossare senza sentirmi a disagio. Visualizzate il vostro obiettivo, che sia un numero sulla bilancia o semplicemente sentirvi più energici. Tenetelo lì, davanti agli occhi, mentre scegliete cosa ordinare.
Tecnica numero uno: il trucco del “primo sguardo”. Quando apro il menu, cerco subito le opzioni più sane: verdure grigliate, pesce al vapore, insalatone ricche (ma senza salse pesanti, eh!). Non perdo tempo a sbavare sulle lasagne o sulla pizza quattro formaggi. È come andare a fare shopping: se sai cosa vuoi, non ti fai fregare dalle distrazioni. E se il menu è un disastro? Chiedo di personalizzare. “Senza burro”, “salsa a parte”, “più verdure, grazie”. Non siete ospiti passivi, comandate voi!
Altro consiglio: preparatevi prima. Io mi immagino già la serata, penso a cosa potrei mangiare e mi do un piano. Tipo: “Ok, stasera ordino un secondo leggero e un contorno, e magari mi concedo un bicchiere di vino rosso invece del dolce”. Avere un’idea chiara vi salva dal panico da “oddio, e mo’ che prendo?”. E no, non è da ossessionati, è da persone che sanno cosa vogliono dalla vita.
E poi, smettetela di pensare che un’uscita al ristorante debba per forza essere un’abbuffata!
Mangiare sano non significa rinunciare al gusto. L’altro giorno ho preso un carpaccio di pesce spada con rucola e limone: una bomba di sapore, zero sensi di colpa. Oppure una zuppa di legumi, che con questo freddo scalda l’anima senza appesantire. Provate a cercare piatti che vi fanno felici senza farvi rotolare verso casa.
Ultima cosa, e qui mi arrabbio sul serio: basta con la storia del “tanto è solo una sera”! Ogni scelta conta. Ogni volta che dite “vabbè, per una volta…” state sabotando voi stessi. Non è una cena a rovinarvi, ma l’atteggiamento di mollare. Createvi un rituale: io, quando mi siedo al tavolo, mi ripeto “sto scegliendo me, sto scegliendo il mio futuro”. È come un mantra, e vi giuro che vi fa sentire potenti.
Forza, non voglio sentire lagne! Le feste sono dietro l’angolo, e io voglio vedervi brillare, non nascondervi dietro maglioni oversize. Prendete un quaderno, un’app, o anche solo un tovagliolo, e scrivete com’è la versione di voi che volete essere a gennaio. Poi usatela per non perdervi. E quando uscite a mangiare, ricordate: il menu non è il vostro nemico, è solo una lista di scelte. E voi scegliete di vincere.
Chi è con me?


Prima cosa: la vostra “dieta” non è una gabbia, è una scelta. E scegliere bene si può, anche con un cameriere che ti tenta con fritti e tiramisù. Io mi sono creata una specie di vision board mentale (sì, sembra una cavolata, ma funziona!

Tecnica numero uno: il trucco del “primo sguardo”. Quando apro il menu, cerco subito le opzioni più sane: verdure grigliate, pesce al vapore, insalatone ricche (ma senza salse pesanti, eh!). Non perdo tempo a sbavare sulle lasagne o sulla pizza quattro formaggi. È come andare a fare shopping: se sai cosa vuoi, non ti fai fregare dalle distrazioni. E se il menu è un disastro? Chiedo di personalizzare. “Senza burro”, “salsa a parte”, “più verdure, grazie”. Non siete ospiti passivi, comandate voi!

Altro consiglio: preparatevi prima. Io mi immagino già la serata, penso a cosa potrei mangiare e mi do un piano. Tipo: “Ok, stasera ordino un secondo leggero e un contorno, e magari mi concedo un bicchiere di vino rosso invece del dolce”. Avere un’idea chiara vi salva dal panico da “oddio, e mo’ che prendo?”. E no, non è da ossessionati, è da persone che sanno cosa vogliono dalla vita.
E poi, smettetela di pensare che un’uscita al ristorante debba per forza essere un’abbuffata!

Ultima cosa, e qui mi arrabbio sul serio: basta con la storia del “tanto è solo una sera”! Ogni scelta conta. Ogni volta che dite “vabbè, per una volta…” state sabotando voi stessi. Non è una cena a rovinarvi, ma l’atteggiamento di mollare. Createvi un rituale: io, quando mi siedo al tavolo, mi ripeto “sto scegliendo me, sto scegliendo il mio futuro”. È come un mantra, e vi giuro che vi fa sentire potenti.

Forza, non voglio sentire lagne! Le feste sono dietro l’angolo, e io voglio vedervi brillare, non nascondervi dietro maglioni oversize. Prendete un quaderno, un’app, o anche solo un tovagliolo, e scrivete com’è la versione di voi che volete essere a gennaio. Poi usatela per non perdervi. E quando uscite a mangiare, ricordate: il menu non è il vostro nemico, è solo una lista di scelte. E voi scegliete di vincere.
