Ragazzi, non ne posso più di sentirmi intrappolato in questo corpo che non riconosco. Dopo mesi di ospedale, farmaci e immobilità, il peso che ho messo su mi sta schiacciando, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ero uno che camminava chilometri senza pensarci, e ora? Ora mi manca il fiato dopo due passi. Ma sapete una cosa? Basta scuse, basta rimandare. Ho deciso di riprendere in mano la mia vita, e lo yoga è il mio punto di partenza.
Non fraintendetemi, non sono qui a fare il guru che ha trovato la pace interiore. Sono incazzato, frustrato, e ogni volta che mi guardo allo specchio vorrei spaccarlo. Però ho iniziato a fare yoga, piano, con sessioni brevi, perché il mio corpo non è più quello di prima. Non è facile, credetemi. Mi tremano le gambe in una posa semplice come il cane a faccia in giù, e a volte mi sento ridicolo. Ma non mollo. Ogni piccolo passo conta, e ogni sessione mi ricorda che sto combattendo per tornare me stesso.
Lo yoga non è solo stretching o robe da Instagram con pose perfette. È un modo per rimettere in sesto il corpo senza strafare, per ascoltare i tuoi limiti e spingerti un po’ oltre, ma con rispetto. Dopo la malattia, il mio medico mi ha detto di andarci piano, niente palestra pesante o corsa per ora. Lo yoga è perfetto per questo: mi fa sudare, mi fa sentire i muscoli, ma non mi distrugge. E poi, c’è qualcosa nel respirare a fondo, nel concentrarti solo su di te, che ti toglie un po’ di quella rabbia che ti porti dentro.
Quello che mi sta aiutando davvero, però, è sapere che non sono solo. Leggere i vostri post, vedere che anche voi state lottando, mi dà una spinta. Non sono uno che ama i gruppi o le chiacchiere, ma qui mi sento capito. Quindi, se come me state tornando alla vita dopo un periodo schifoso, provate lo yoga. Non serve essere flessibili o forti, serve solo iniziare. E se vi sentite arrabbiati, usate quella rabbia per muovervi, per fare un passo in più. Io ci sto provando, e voi?
Non fraintendetemi, non sono qui a fare il guru che ha trovato la pace interiore. Sono incazzato, frustrato, e ogni volta che mi guardo allo specchio vorrei spaccarlo. Però ho iniziato a fare yoga, piano, con sessioni brevi, perché il mio corpo non è più quello di prima. Non è facile, credetemi. Mi tremano le gambe in una posa semplice come il cane a faccia in giù, e a volte mi sento ridicolo. Ma non mollo. Ogni piccolo passo conta, e ogni sessione mi ricorda che sto combattendo per tornare me stesso.
Lo yoga non è solo stretching o robe da Instagram con pose perfette. È un modo per rimettere in sesto il corpo senza strafare, per ascoltare i tuoi limiti e spingerti un po’ oltre, ma con rispetto. Dopo la malattia, il mio medico mi ha detto di andarci piano, niente palestra pesante o corsa per ora. Lo yoga è perfetto per questo: mi fa sudare, mi fa sentire i muscoli, ma non mi distrugge. E poi, c’è qualcosa nel respirare a fondo, nel concentrarti solo su di te, che ti toglie un po’ di quella rabbia che ti porti dentro.
Quello che mi sta aiutando davvero, però, è sapere che non sono solo. Leggere i vostri post, vedere che anche voi state lottando, mi dà una spinta. Non sono uno che ama i gruppi o le chiacchiere, ma qui mi sento capito. Quindi, se come me state tornando alla vita dopo un periodo schifoso, provate lo yoga. Non serve essere flessibili o forti, serve solo iniziare. E se vi sentite arrabbiati, usate quella rabbia per muovervi, per fare un passo in più. Io ci sto provando, e voi?