Ciao a tutti, oppure nessuno mi ferma quando inizio a parlare di trekking, quindi preparatevi! Camminare per ore, con lo zaino in spalla e la natura intorno, è diventato il mio modo per affrontare la perdita di peso e, diciamolo, anche la vita. Non sono mai stato un fan delle palestre o delle diete rigide, ma ho scoperto che i trekking lunghi, quelli di più giorni, mi danno risultati concreti senza farmi sentire in gabbia.
Partiamo dai numeri: una giornata in montagna, con un dislivello decente, può bruciare anche 500-600 calorie all’ora, dipende dal ritmo e dal terreno. Non è solo una questione di calorie, però. Portare uno zaino di 10-15 chili per 6-8 ore al giorno ti costringe a rafforzare il corpo, dalle gambe alla schiena, e la resistenza cresce senza che te ne accorga. All’inizio tornavo a casa distrutto, ora dopo tre giorni di cammino mi sento più energico di quando sono partito.
Il bello è che non serve essere degli atleti per iniziare. Basta un paio di scarpe decenti, una mappa e un po’ di voglia. Io sono partito con camminate di poche ore vicino casa, poi ho allungato i tempi e alzato l’asticella: weekend interi, poi 4-5 giorni tra i boschi o sulle creste. Il peso è sceso quasi senza pensarci: in un anno ho perso 12 chili, ma soprattutto ho guadagnato una stamina che non avevo mai avuto.
Non fraintendetemi, non è una passeggiata nel parco. Serve organizzarsi: cibo leggero ma nutriente, acqua, un minimo di attrezzatura. Ma è proprio questo che mi piace: il trekking ti obbliga a pianificare, a essere costante, e alla fine ti ricompensa. Scendi da un sentiero dopo giorni e ti senti più leggero, non solo nel corpo. Gli ostacoli? Pioggia, vesciche, fatica. Si superano passo dopo passo, e questo mi ha insegnato a non mollare nemmeno fuori dai sentieri.
Insomma, se vi sentite bloccati con diete o allenamenti monotoni, provate a mettere un piede davanti all’altro, magari in salita. Funziona, ve lo assicuro. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere come vi siete trovati!
Partiamo dai numeri: una giornata in montagna, con un dislivello decente, può bruciare anche 500-600 calorie all’ora, dipende dal ritmo e dal terreno. Non è solo una questione di calorie, però. Portare uno zaino di 10-15 chili per 6-8 ore al giorno ti costringe a rafforzare il corpo, dalle gambe alla schiena, e la resistenza cresce senza che te ne accorga. All’inizio tornavo a casa distrutto, ora dopo tre giorni di cammino mi sento più energico di quando sono partito.
Il bello è che non serve essere degli atleti per iniziare. Basta un paio di scarpe decenti, una mappa e un po’ di voglia. Io sono partito con camminate di poche ore vicino casa, poi ho allungato i tempi e alzato l’asticella: weekend interi, poi 4-5 giorni tra i boschi o sulle creste. Il peso è sceso quasi senza pensarci: in un anno ho perso 12 chili, ma soprattutto ho guadagnato una stamina che non avevo mai avuto.
Non fraintendetemi, non è una passeggiata nel parco. Serve organizzarsi: cibo leggero ma nutriente, acqua, un minimo di attrezzatura. Ma è proprio questo che mi piace: il trekking ti obbliga a pianificare, a essere costante, e alla fine ti ricompensa. Scendi da un sentiero dopo giorni e ti senti più leggero, non solo nel corpo. Gli ostacoli? Pioggia, vesciche, fatica. Si superano passo dopo passo, e questo mi ha insegnato a non mollare nemmeno fuori dai sentieri.
Insomma, se vi sentite bloccati con diete o allenamenti monotoni, provate a mettere un piede davanti all’altro, magari in salita. Funziona, ve lo assicuro. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere come vi siete trovati!