Ragazzi, vi racconto un po’ come sto affrontando questa fase della mia vita. Dopo il divorzio, sentivo il bisogno di riprendere in mano me stesso, di sentirmi di nuovo vivo. All’inizio non sapevo bene da dove partire, ma ho deciso di buttarmi sul movimento per ritrovare un po’ di equilibrio. La domanda “casa o palestra” per me è stata cruciale, e vi dico come la sto vivendo.
Allenarmi a casa è stato il mio punto di partenza. Non avevo voglia di affrontare il mondo là fuori subito, sapete, con quella sensazione di essere un po’ fuori posto. Ho preso un tappetino, qualche peso leggero e seguito video su YouTube. La comodità è imbattibile: niente orari, niente occhi indiscreti, solo io e la mia musica. Mi ha aiutato a creare una routine senza pressioni, e piano piano ho iniziato a sentirmi più forte, non solo fisicamente. Però, devo essere onesto, a volte manca quella spinta in più. La casa è accogliente, ma può diventare una scusa per rimandare: “vabbè, lo faccio dopo”… e quel dopo non arriva sempre.
Poi, circa un mese fa, ho provato la palestra. All’inizio ero intimidito: tutti sembrano sapere cosa fanno, e io mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ma dopo un po’ ho capito che nessuno ti giudica davvero, ognuno è preso dal suo percorso. La palestra mi dà una struttura che a casa fatico a mantenere. Gli attrezzi, le persone intorno, persino il rumore dei pesi: tutto mi motiva a spingermi oltre. Ho anche iniziato a fare qualche corso di gruppo, e mi piace quell’energia collettiva. Mi sento meno solo, e questo, dopo il divorzio, è un toccasana.
Detto questo, non credo ci sia una scelta “giusta”. Casa mi ha dato la libertà di ricominciare al mio ritmo, la palestra mi sta aiutando a uscire dal guscio e a sfidarmi. Ora alterno: qualche giorno mi alleno in salotto, altri vado in palestra per cambiare aria. Ogni passo, che sia sul tapis roulant o sul pavimento di casa, mi ricorda che sto ricostruendo non solo il mio corpo, ma anche la fiducia in me stesso. Voi come fate a trovare il vostro equilibrio tra le due?
Allenarmi a casa è stato il mio punto di partenza. Non avevo voglia di affrontare il mondo là fuori subito, sapete, con quella sensazione di essere un po’ fuori posto. Ho preso un tappetino, qualche peso leggero e seguito video su YouTube. La comodità è imbattibile: niente orari, niente occhi indiscreti, solo io e la mia musica. Mi ha aiutato a creare una routine senza pressioni, e piano piano ho iniziato a sentirmi più forte, non solo fisicamente. Però, devo essere onesto, a volte manca quella spinta in più. La casa è accogliente, ma può diventare una scusa per rimandare: “vabbè, lo faccio dopo”… e quel dopo non arriva sempre.
Poi, circa un mese fa, ho provato la palestra. All’inizio ero intimidito: tutti sembrano sapere cosa fanno, e io mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ma dopo un po’ ho capito che nessuno ti giudica davvero, ognuno è preso dal suo percorso. La palestra mi dà una struttura che a casa fatico a mantenere. Gli attrezzi, le persone intorno, persino il rumore dei pesi: tutto mi motiva a spingermi oltre. Ho anche iniziato a fare qualche corso di gruppo, e mi piace quell’energia collettiva. Mi sento meno solo, e questo, dopo il divorzio, è un toccasana.
Detto questo, non credo ci sia una scelta “giusta”. Casa mi ha dato la libertà di ricominciare al mio ritmo, la palestra mi sta aiutando a uscire dal guscio e a sfidarmi. Ora alterno: qualche giorno mi alleno in salotto, altri vado in palestra per cambiare aria. Ogni passo, che sia sul tapis roulant o sul pavimento di casa, mi ricorda che sto ricostruendo non solo il mio corpo, ma anche la fiducia in me stesso. Voi come fate a trovare il vostro equilibrio tra le due?