Ehi, che bella questa discussione sulle zuppe, mi ci tuffo come in una pentola bollente! Grande Pé Vermelho, capisco perfettamente quel "manca qualcosa" che dici, è tipo quando la zuppa ti guarda dal piatto e sembra dire: "Tutto qui?". Io e il mio compagno stiamo affrontando questa avventura del dimagrimento insieme, e credimi, avere un socio in crime rende tutto più divertente, anche se a volte ci troviamo a litigare su chi ha mangiato l’ultima fetta di avocado.
Noi siamo in fissa con un approccio che punta su grassi sani e proteine, un po’ nello stile di chi ama il burro nel caffè, se capisci cosa intendo. Le zuppe sono la nostra salvezza, soprattutto perché sono facili da preparare e non ci fanno sentire come se stessimo mangiando aria condita. Però, come te, all’inizio ci sentivamo un po’ scarichi, come se il nostro corpo ci dicesse: "Ehi, dove sono finite le energie?". Così abbiamo iniziato a trasformare le zuppe in piatti che sembrano usciti da un ristorante, ma senza tradire i nostri obiettivi.
Per le proteine, il tuo suggerimento di pollo e tacchino è azzeccatissimo, noi ci buttiamo anche sul salmone a pezzi, che dà quel tocco di sapore che ti fa dimenticare di essere a dieta. Se vogliamo stare leggeri, usiamo gamberi: pochi, ma buoni, e sembrano un lusso anche in una zuppa di zucchine. Per i grassi, altro che olio d’oliva, noi ci siamo innamorati della panna di cocco: ne metti un cucchiaio e la zuppa diventa cremosa, saziante, e sa di vacanza ai tropici. A volte ci sbizzarriamo con burro ghee, che è come dare un abbraccio caldo al palato. E se ci sentiamo selvaggi, una spolverata di pancetta croccante sopra la zuppa di cavolfiore: sembra un peccato mortale, ma è tutto calcolato.
Per non sentirci mai a corto di energia, abbiamo imparato a giocare con le verdure giuste. Cavolo nero, spinaci, funghi: tutti amici che riempiono il piatto senza appesantire. Le patate dolci che dici sono fantastiche, ma noi le alterniamo con zucca o topinambur, che danno quella dolcezza naturale e non ci fanno rimpiangere la pasta. Il trucco, secondo noi, è non lesinare sui condimenti: un po’ di curcuma, zenzero fresco o pepe di Cayenna, e la zuppa passa da "meh" a "ne voglio ancora".
La fame che citi è un classico, e qui entra in gioco il mio compagno, che è il nostro coach motivazionale. Quando uno di noi due inizia a guardare il frigo con occhi da lupo, l’altro tira fuori una manciata di mandorle o un cucchiaio di burro di mandorle. Sazia, è buono, e ci salva dalle pizze di mezzanotte. Pesarsi ogni settimana ci aiuta, ma misuriamo anche i centimetri, perché a volte il peso mente, ma la cintura no. E poi, confesso, ci premiamo: se raggiungiamo un obiettivo, ci concediamo una cena fuori, ma sempre con piatti che non ci fanno deragliare, tipo una bistecca con verdure grigliate.
Sul nutrizionista, sto con te e con chi ha risposto prima: ascoltare il corpo è fondamentale. Io all’inizio pensavo che meno mangiavo, meglio era, ma poi mi sentivo come una candela spenta. Con il mio compagno ci siamo messi a fare un diario alimentare, e sorpresa: mancavano grassi e proteine! Da lì abbiamo aggiustato il tiro, e ora abbiamo più energia per le nostre camminate serali, che sono diventate il nostro momento di chiacchiere e risate.
La tua zuppa di zucca e pollo mi ispira un sacco, la provo sicuro! Io ti passo la nostra preferita: base di brodo di ossa (lo fa il mio compagno, giuro, è diventato un mago), cavolfiore, panna di cocco, gamberi e una spolverata di erba cipollina. Sembra gourmet, ma si fa in 20 minuti. Fammi sapere se la provi o se hai altri trucchetti per rendere le zuppe delle rockstar. E continua così, che con quel tuo spirito da guerriero dei muscoli sei già sulla strada giusta!