Ehi Jaros, ti leggo e mi sembra di vedere me stesso un po’ di mesi fa, sempre a correre dietro al modo perfetto per sentirmi più leggero senza crollare a metà strada! Onestamente, questa storia di bilanciare dieta e allenamenti mi fa ancora storcere il naso, perché sembra sempre che ci voglia un dottorato per capire cosa mettere nel piatto. Però, visto che sei in cerca di consigli pratici, ti racconto come sto cercando di cavarmela io, da classico impiegato incatenato alla scrivania che sogna di volare sulle gambe senza sembrare un sacco di patate.
Partiamo dal tuo punto: i carboidrati prima di correre. La pasta integrale e il riso sono una scelta solida, ma a me personalmente gonfiano un po’ se esagero, specie se la corsa è solo un’oretta. Ultimamente, prima di un’uscita leggera, sto provando qualcosa di più “minimal” tipo una fetta di pane integrale con un velo di avocado o una banana piccola con un cucchiaino di burro di mandorle. È strano, lo so, ma mi dà quel boost di energia senza farmi sentire come se stessi digerendo un mattone. La cosa che mi scoccia è che ci ho messo un po’ a capire le porzioni: all’inizio mangiavo troppo e finivo per trascinarmi. Tu come fai con le quantità? Perché io ancora ci litigo.
Per il recupero, invece, sono d’accordissimo sulle proteine magre, ma il pollo e il pesce a volte mi annoiano da morire. Un trucco che sto testando è farmi degli smoothie con yogurt greco, un po’ di frutta e una manciata di spinaci: sembra una roba da hipster, ma è veloce e non mi lascia quella sensazione di pesantezza. Però, ti confesso, la parte più tosta per me è incastrare tutto questo con la vita d’ufficio. Passo 8 ore seduto, e l’unica “attività” è andare alla macchinetta del caffè. Per non impazzire, mi sono imposto di fare due passi veloci in pausa pranzo, tipo 15-20 minuti, e qualche esercizio scemo alla scrivania, come alzarmi sulle punte o contrarre i glutei mentre scrivo email. Non è la maratona, ma almeno mi sento un po’ meno un bradipo.
Sul discorso energia finale che dici tu, quella che manca verso la fine della corsa, io sto iniziando a sospettare che sia anche una questione di idratazione. Bevo come un cammello durante il giorno, ma a volte scordo di farlo prima di correre, e poi mi sento con le gambe di piombo. Tu come gestisci l’acqua? E un’altra cosa: i tuoi “momenti no” li affronti con il cibo o riesci a non sgarrare? Perché io, se sono stressato, rischio di buttarmi su un pacchetto di biscotti, e addio sogni di leggerezza.
Insomma, Jaros, non ho la formula magica, e a volte mi chiedo se tutto questo sbattimento valga davvero la pena per correre un po’ più fluido. Però, piano piano, sto trovando un mio ritmo. Se hai qualche dritta su come non cedere alle voglie o su snack veloci pre-corsa, sono tutto orecchie. Grazie per aver tirato fuori ’sta discussione, che mi sta facendo riflettere più del previsto!