Buonasera a tutti, o meglio, buona pedalata!
Voglio raccontarvi come il ciclismo sia diventato il mio alleato per ritrovare non solo la forma fisica, ma anche un benessere generale che non pensavo possibile. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, sentivo che qualcosa non andava: non era solo una questione di chili in più, ma di energia, di voglia di fare. Mi sentivo fermo, in tutti i sensi. Poi, quasi per caso, ho rispolverato una vecchia bici in garage e ho deciso di provarci.
All’inizio non è stato facile. Le prime uscite erano corte, magari 5-10 chilometri, e tornavo a casa con le gambe pesanti. Ma c’era qualcosa di magico in quel movimento: il vento in faccia, il ritmo dei pedali, la sensazione di conquistare ogni salita, anche le più piccole. Pian piano, ho iniziato a strutturare le mie uscite. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a capire quando spingere e quando rallentare. Ho scaricato un’app per tracciare i percorsi e mi sono dato piccoli obiettivi: un chilometro in più, una salita nuova, un giro più veloce.
La cosa interessante è che il ciclismo non è solo esercizio fisico. È un modo per cambiare prospettiva. Pedalando, ho iniziato a notare dettagli del mio quartiere che non avevo mai visto, a scoprire sentieri nei dintorni, a godermi il silenzio di una strada di campagna. Questo mi ha aiutato a ridurre lo stress, che per me era un grande ostacolo quando si trattava di mantenere abitudini sane. Meno stress significava meno fame nervosa, meno bisogno di consolarmi con il cibo.
Sul piano pratico, ho fatto qualche cambiamento per rendere il ciclismo parte della mia routine. Non avendo molto tempo, ho iniziato a usare la bici per andare al lavoro due o tre volte a settimana. Ho investito in un buon paio di pantaloncini imbottiti (credete, fanno la differenza!) e in un casco decente. Niente di troppo costoso, ma abbastanza per sentirmi comodo e sicuro. Ho anche imparato a fare piccole manutenzioni da solo, come regolare i freni o cambiare una camera d’aria, e questo mi ha dato una soddisfazione enorme.
In termini di risultati, il cambiamento più evidente è stato il girovita: non so dirvi quanti centimetri ho perso, ma i jeans di due taglie più piccole parlano da soli. Però, più del numero sulla bilancia, quello che mi ha colpito è stato il senso di forza e leggerezza. Non parlo solo di peso, ma di come mi sento mentalmente: più lucido, più positivo.
Il mio consiglio per chi vuole provare? Iniziate piano, senza strafare. Trovate un percorso che vi piace, magari vicino a casa, e fate pace con l’idea che all’inizio sarete un po’ lenti o stanchi. Non serve una bici da corsa superleggera: una qualsiasi bici in buone condizioni va benissimo. E soprattutto, godetevi il viaggio, non solo la destinazione. Ogni pedalata è un passo verso una versione più forte di voi stessi.
Se avete domande su come iniziare, su che bici scegliere o su come organizzare le uscite, scrivetemi pure. Io sono qui, pronto a condividere quello che ho imparato strada facendo!
Voglio raccontarvi come il ciclismo sia diventato il mio alleato per ritrovare non solo la forma fisica, ma anche un benessere generale che non pensavo possibile. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, sentivo che qualcosa non andava: non era solo una questione di chili in più, ma di energia, di voglia di fare. Mi sentivo fermo, in tutti i sensi. Poi, quasi per caso, ho rispolverato una vecchia bici in garage e ho deciso di provarci.
All’inizio non è stato facile. Le prime uscite erano corte, magari 5-10 chilometri, e tornavo a casa con le gambe pesanti. Ma c’era qualcosa di magico in quel movimento: il vento in faccia, il ritmo dei pedali, la sensazione di conquistare ogni salita, anche le più piccole. Pian piano, ho iniziato a strutturare le mie uscite. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a capire quando spingere e quando rallentare. Ho scaricato un’app per tracciare i percorsi e mi sono dato piccoli obiettivi: un chilometro in più, una salita nuova, un giro più veloce.
La cosa interessante è che il ciclismo non è solo esercizio fisico. È un modo per cambiare prospettiva. Pedalando, ho iniziato a notare dettagli del mio quartiere che non avevo mai visto, a scoprire sentieri nei dintorni, a godermi il silenzio di una strada di campagna. Questo mi ha aiutato a ridurre lo stress, che per me era un grande ostacolo quando si trattava di mantenere abitudini sane. Meno stress significava meno fame nervosa, meno bisogno di consolarmi con il cibo.
Sul piano pratico, ho fatto qualche cambiamento per rendere il ciclismo parte della mia routine. Non avendo molto tempo, ho iniziato a usare la bici per andare al lavoro due o tre volte a settimana. Ho investito in un buon paio di pantaloncini imbottiti (credete, fanno la differenza!) e in un casco decente. Niente di troppo costoso, ma abbastanza per sentirmi comodo e sicuro. Ho anche imparato a fare piccole manutenzioni da solo, come regolare i freni o cambiare una camera d’aria, e questo mi ha dato una soddisfazione enorme.
In termini di risultati, il cambiamento più evidente è stato il girovita: non so dirvi quanti centimetri ho perso, ma i jeans di due taglie più piccole parlano da soli. Però, più del numero sulla bilancia, quello che mi ha colpito è stato il senso di forza e leggerezza. Non parlo solo di peso, ma di come mi sento mentalmente: più lucido, più positivo.
Il mio consiglio per chi vuole provare? Iniziate piano, senza strafare. Trovate un percorso che vi piace, magari vicino a casa, e fate pace con l’idea che all’inizio sarete un po’ lenti o stanchi. Non serve una bici da corsa superleggera: una qualsiasi bici in buone condizioni va benissimo. E soprattutto, godetevi il viaggio, non solo la destinazione. Ogni pedalata è un passo verso una versione più forte di voi stessi.
Se avete domande su come iniziare, su che bici scegliere o su come organizzare le uscite, scrivetemi pure. Io sono qui, pronto a condividere quello che ho imparato strada facendo!