Ciao a tutti,
vi scrivo mentre sono fermo in una stazione di servizio da qualche parte tra due città, con un caffè in mano e una valigia che ormai è più casa mia della mia vera casa. Viaggiare è la mia vita, ma ammetto che all’inizio mantenere un’alimentazione sana in movimento sembrava impossibile. Tra treni in ritardo, menu di ristoranti poco invitanti e la tentazione di cedere a un panino veloce, ho dovuto imparare qualche trucco per non lasciarmi andare.
La prima cosa che ho capito è che la preparazione è tutto. Prima di partire, mi porto sempre dietro qualcosa di semplice: una busta di noci, una barretta proteica fatta in casa o anche solo una mela. Non occupa spazio e mi salva quando le opzioni intorno sono solo fritti o dolci. Se so che starò fuori parecchio, metto in valigia un piccolo contenitore con dell’avena: basta aggiungere acqua calda in hotel e ho una colazione decente.
Quando mangio fuori, cerco di fare scelte furbe. Non sempre ci sono ristoranti con piatti leggeri, ma ho notato che quasi ovunque puoi chiedere un’insalata o una porzione di verdure grigliate. A volte ordino una proteina, tipo pollo o pesce, e chiedo di cuocerla senza troppi condimenti. Non è gourmet, ma funziona. E se proprio non c’è niente di sano, punto sulla quantità: prendo meno di quello che vorrei e mi fermo prima di sentirmi troppo pieno.
Per muovermi, approfitto di quello che ho. In hotel uso la palestra se c’è, ma spesso mi arrangio in camera: qualche piegamento, squat o plank mentre guardo un video sul telefono. Se sono in una città nuova, cammino il più possibile. Esplorare a piedi non è solo un allenamento, ma anche un modo per godermi il posto. Quando ho tempo, cerco un parco o un sentiero: una corsa leggera o anche solo una passeggiata veloce mi rimette in sesto dopo ore seduto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono giorni in cui cedo a una pizza intera o a un gelato gigante, e va bene così. L’importante è non mollare del tutto. Viaggiare mi ha insegnato che non serve essere perfetti, ma costanti. Quali sono i vostri trucchi per mangiare sano fuori casa? Mi piacerebbe leggerli, magari scopro qualcosa di nuovo per il prossimo viaggio!
vi scrivo mentre sono fermo in una stazione di servizio da qualche parte tra due città, con un caffè in mano e una valigia che ormai è più casa mia della mia vera casa. Viaggiare è la mia vita, ma ammetto che all’inizio mantenere un’alimentazione sana in movimento sembrava impossibile. Tra treni in ritardo, menu di ristoranti poco invitanti e la tentazione di cedere a un panino veloce, ho dovuto imparare qualche trucco per non lasciarmi andare.
La prima cosa che ho capito è che la preparazione è tutto. Prima di partire, mi porto sempre dietro qualcosa di semplice: una busta di noci, una barretta proteica fatta in casa o anche solo una mela. Non occupa spazio e mi salva quando le opzioni intorno sono solo fritti o dolci. Se so che starò fuori parecchio, metto in valigia un piccolo contenitore con dell’avena: basta aggiungere acqua calda in hotel e ho una colazione decente.
Quando mangio fuori, cerco di fare scelte furbe. Non sempre ci sono ristoranti con piatti leggeri, ma ho notato che quasi ovunque puoi chiedere un’insalata o una porzione di verdure grigliate. A volte ordino una proteina, tipo pollo o pesce, e chiedo di cuocerla senza troppi condimenti. Non è gourmet, ma funziona. E se proprio non c’è niente di sano, punto sulla quantità: prendo meno di quello che vorrei e mi fermo prima di sentirmi troppo pieno.
Per muovermi, approfitto di quello che ho. In hotel uso la palestra se c’è, ma spesso mi arrangio in camera: qualche piegamento, squat o plank mentre guardo un video sul telefono. Se sono in una città nuova, cammino il più possibile. Esplorare a piedi non è solo un allenamento, ma anche un modo per godermi il posto. Quando ho tempo, cerco un parco o un sentiero: una corsa leggera o anche solo una passeggiata veloce mi rimette in sesto dopo ore seduto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono giorni in cui cedo a una pizza intera o a un gelato gigante, e va bene così. L’importante è non mollare del tutto. Viaggiare mi ha insegnato che non serve essere perfetti, ma costanti. Quali sono i vostri trucchi per mangiare sano fuori casa? Mi piacerebbe leggerli, magari scopro qualcosa di nuovo per il prossimo viaggio!