Consiglio su diete sicure per chi ha diabete e dolori articolari

agkid20

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
sono qui per condividere un po’ della mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno. Ho il diabete di tipo 2 e da un paio d’anni anche dolori articolari, soprattutto alle ginocchia. Perdere peso è una priorità, ma non è semplice trovare un approccio che non peggiori la situazione. Il mio medico mi ha sconsigliato diete troppo restrittive, tipo quelle che eliminano completamente i carboidrati, perché potrebbero sballare la glicemia. Mi ha suggerito invece di seguire un piano bilanciato, con porzioni controllate e alimenti a basso indice glicemico.
Ho provato a fare piccoli cambiamenti, come sostituire il pane bianco con quello integrale e aggiungere più verdure ai pasti. Però ammetto che a volte è dura, soprattutto quando i dolori mi limitano nel fare movimento. Il nutrizionista mi ha consigliato di puntare su attività leggere, come camminare o fare stretching, ma senza forzare troppo. Qualcuno di voi con problemi simili ha trovato una dieta o un sistema che funziona senza creare troppi squilibri? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate, soprattutto se avete avuto esperienze con diete che sembravano ok ma poi vi hanno dato problemi. Grazie mille per qualsiasi consiglio!
 
Ehi, capisco benissimo la tua situazione, ci sono passato anch’io. Col diabete di tipo 2 e i dolori articolari, trovare il modo di perdere peso senza peggiorare le cose è una bella sfida. Ti racconto come la camminata nordica mi ha aiutato, perché magari può essere un’idea anche per te.

All’inizio pure io facevo fatica a muovermi. Le ginocchia mi davano noia e pure la schiena non era felice. Camminare normalmente mi sembrava già tanto, ma quando ho provato la camminata nordica, è cambiato tutto. Non è solo una passeggiata: usi i bastoncini, che ti aiutano a distribuire il peso e a ridurre il carico sulle articolazioni. Questo è stato un game-changer per me, perché sentivo meno dolore e riuscivo a muovermi più a lungo senza stancarmi troppo. La tecnica non è complicata, ma ti consiglio di imparare con un istruttore o in un gruppo, almeno all’inizio, per impostare bene il movimento e non fare errori.

Per il diabete, la camminata nordica è stata una manna. Muovermi regolarmente ha aiutato a tenere la glicemia più stabile, e il medico ha notato che i miei valori sono migliorati dopo qualche mese. Non è un’attività intensa come correre, quindi non rischi di sballare tutto, ma ti fa bruciare calorie e migliora la sensibilità all’insulina. Io facevo sessioni di 40-60 minuti, 3-4 volte a settimana, senza strafare. La cosa bella è che, andando con un gruppo, mi sentivo motivato e non era solo “esercizio”, ma anche un momento per chiacchierare e stare all’aria aperta.

Per l’attrezzatura, servono bastoncini specifici per la camminata nordica, non quelli da trekking. Costano un po’, ma li trovi anche a prezzi ragionevoli, e un buon paio dura anni. Scarpe comode con un po’ di ammortizzazione sono fondamentali per non stressare le ginocchia. Io ho iniziato con un gruppo vicino casa, e ti giuro che l’energia di gruppo fa la differenza: anche nei giorni in cui ero pigro, sapere che c’era qualcuno che mi aspettava mi dava la spinta.

Sul lato dieta, non sono un esperto, ma ti dico cosa ha funzionato per me: come te, ho puntato su cibi a basso indice glicemico e porzioni controllate. Ho ridotto zuccheri e carboidrati raffinati, ma senza eliminarli del tutto, perché altrimenti mi sentivo senza energie. Per esempio, mangio riso integrale o quinoa al posto della pasta bianca, e cerco di tenere le verdure come base di ogni piatto. La camminata nordica mi ha aiutato anche qui, perché muovendomi di più avevo meno fame nervosa.

Un consiglio: prova a cercare un gruppo di camminata nordica nella tua zona. Non solo ti muovi in modo sicuro per le articolazioni, ma conoscere altre persone che magari hanno i tuoi stessi problemi ti dà una marcia in più. Se hai dubbi, chiedi pure, sono qui!