Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal sellino"! Sono qui a condividere un pezzo della mia storia, che magari potrebbe ispirare qualcuno a lasciare il divano e salire su una bici. Qualche anno fa, ero in una fase della vita in cui il peso sembrava un compagno fisso: troppe ore seduto, cibi veloci e poco movimento. Poi, quasi per caso, ho riscoperto la bicicletta. Non è stato amore a prima vista, ma pedalata dopo pedalata mi sono accorto che qualcosa stava cambiando.
Ho iniziato con giri corti, magari 10-15 km vicino casa, su una vecchia bici che avevo riesumato dal garage. Niente di speciale, solo io, due ruote e la voglia di provare. Con il tempo, ho capito che non era solo questione di bruciare calorie – anche se, diciamolo, vedere i numeri sulla bilancia scendere è una bella soddisfazione. Era il modo in cui mi sentivo: più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Pedalare mi ha portato a esplorare posti nuovi, da campagne dimenticate a città che vedevo solo dalle autostrade. Ho fatto percorsi in Toscana, lungo la costa francese, persino un pezzo di Danubio – sempre con la mia fedele bici.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, all’inizio non avevo nulla di sofisticato. Una bici ibrida, un casco economico e un paio di scarpe comode. Poi, man mano che mi appassionavo, ho investito un po’: una gravel bike per affrontare terreni misti, un contachilometri per tenere traccia dei progressi e un set di borse per i viaggi più lunghi. Non serve spendere una fortuna, ma scegliere qualcosa di affidabile fa la differenza, soprattutto se inizi a pedalare per ore.
Integrare la bici nella vita quotidiana è stato naturale. Vivo in una città caotica, e ora la uso per andare al lavoro, fare la spesa o semplicemente muovermi. Non è solo esercizio, è un modo di essere. Mangiare bene aiuta, certo – ho tagliato un po’ di schifezze e mi sono abituato a preparare cose semplici, tipo insalate o piatti con verdure grigliate, che non mi appesantiscono prima di salire in sella. Niente diete rigide, solo buon senso.
Il risultato? In due anni ho perso quasi 20 chili, ma soprattutto ho guadagnato un senso di libertà che non scambierei con niente. La bici non è una bacchetta magica, ma è un’amica che ti accompagna, chilometro dopo chilometro. Se avete domande su percorsi, attrezzatura o anche solo su come iniziare, scrivetemi pure – magari ci troviamo a pedalare insieme da qualche parte nel mondo!
Ho iniziato con giri corti, magari 10-15 km vicino casa, su una vecchia bici che avevo riesumato dal garage. Niente di speciale, solo io, due ruote e la voglia di provare. Con il tempo, ho capito che non era solo questione di bruciare calorie – anche se, diciamolo, vedere i numeri sulla bilancia scendere è una bella soddisfazione. Era il modo in cui mi sentivo: più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Pedalare mi ha portato a esplorare posti nuovi, da campagne dimenticate a città che vedevo solo dalle autostrade. Ho fatto percorsi in Toscana, lungo la costa francese, persino un pezzo di Danubio – sempre con la mia fedele bici.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, all’inizio non avevo nulla di sofisticato. Una bici ibrida, un casco economico e un paio di scarpe comode. Poi, man mano che mi appassionavo, ho investito un po’: una gravel bike per affrontare terreni misti, un contachilometri per tenere traccia dei progressi e un set di borse per i viaggi più lunghi. Non serve spendere una fortuna, ma scegliere qualcosa di affidabile fa la differenza, soprattutto se inizi a pedalare per ore.
Integrare la bici nella vita quotidiana è stato naturale. Vivo in una città caotica, e ora la uso per andare al lavoro, fare la spesa o semplicemente muovermi. Non è solo esercizio, è un modo di essere. Mangiare bene aiuta, certo – ho tagliato un po’ di schifezze e mi sono abituato a preparare cose semplici, tipo insalate o piatti con verdure grigliate, che non mi appesantiscono prima di salire in sella. Niente diete rigide, solo buon senso.
Il risultato? In due anni ho perso quasi 20 chili, ma soprattutto ho guadagnato un senso di libertà che non scambierei con niente. La bici non è una bacchetta magica, ma è un’amica che ti accompagna, chilometro dopo chilometro. Se avete domande su percorsi, attrezzatura o anche solo su come iniziare, scrivetemi pure – magari ci troviamo a pedalare insieme da qualche parte nel mondo!