Dimagrito senza glutine e con TRX

czarekt

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete qual è la vera fregatura? Pensare che servano diete da fame o palestre super attrezzate per perdere peso. Io sono la prova vivente che si può cambiare tutto con poco, e ve lo dico senza giri di parole: il glutine non c’entra niente, e i risultati arrivano se ti muovi con testa. Sono sceso di 15 chili in un anno, e non ho toccato una macchina da palestra né seguito chissà quale guru della nutrizione. Solo TRX a casa e un po’ di voglia di non mollare.
All’inizio ero scettico anch’io. Vedevo ‘ste cinghie appese e pensavo: “Ma davvero con ‘sta roba faccio qualcosa?” Poi ho provato, e vi giuro, il TRX è una bestia. Ti fa sudare, ti fa imprecare, ma ti trasforma. Non serve nemmeno tanto spazio: io mi alleno in salotto, sposto il tavolino e via. Faccio circuiti di 30-40 minuti, 4 volte a settimana. Tipo: squat con salto, plank con trazioni, affondi e push-up con le cinghie. All’inizio collassavo dopo 10 minuti, ora mi sento un carro armato. E la bilancia? Ha iniziato a scendere senza che me ne accorgessi.
Sul cibo, lasciate stare le mode. Mangio normale, niente glutine perché ho notato che mi gonfiavo meno, ma non sono uno che vive di insalatine scondite. Pasta di riso, carne, pesce, verdure, e sì, ogni tanto una pizza senza glutine che non sa di cartone. La chiave è non strafogarsi e non cercare scorciatoie. Ho provato le diete lampo anni fa: perdi 5 chili, ne riprendi 7. Con il TRX e un po’ di costanza, invece, i risultati restano.
Le sfide? La testa, sempre lei. Ci sono giorni in cui guardi le cinghie e vorresti solo buttarti sul divano. Oppure quando sei in vacanza e pensi: “Vabbè, per una settimana posso mollare”. Ecco, non fatelo. Basta anche solo una sessione veloce di 15 minuti per non perdere il ritmo. E poi c’è la gente che ti dice: “Ma perché non vai in palestra? È più serio”. Serio un corno! Io mi alleno dove voglio, quando voglio, e i miei addominali parlano da soli.
Se volete, vi butto giù un circuito base da fare a casa. Niente scuse, non serve nemmeno spendere una fortuna per il TRX, ci sono versioni economiche che fanno il loro lavoro. La verità è che il cambiamento non arriva dalle diete magiche o dai cibi senza questo o quello. Arriva quando decidi di muoverti e non ti fermi. Chi ci sta a provare?
 
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Ragazzi, sapete qual è la vera fregatura? Pensare che servano diete da fame o palestre super attrezzate per perdere peso. Io sono la prova vivente che si può cambiare tutto con poco, e ve lo dico senza giri di parole: il glutine non c’entra niente, e i risultati arrivano se ti muovi con testa. Sono sceso di 15 chili in un anno, e non ho toccato una macchina da palestra né seguito chissà quale guru della nutrizione. Solo TRX a casa e un po’ di voglia di non mollare.
All’inizio ero scettico anch’io. Vedevo ‘ste cinghie appese e pensavo: “Ma davvero con ‘sta roba faccio qualcosa?” Poi ho provato, e vi giuro, il TRX è una bestia. Ti fa sudare, ti fa imprecare, ma ti trasforma. Non serve nemmeno tanto spazio: io mi alleno in salotto, sposto il tavolino e via. Faccio circuiti di 30-40 minuti, 4 volte a settimana. Tipo: squat con salto, plank con trazioni, affondi e push-up con le cinghie. All’inizio collassavo dopo 10 minuti, ora mi sento un carro armato. E la bilancia? Ha iniziato a scendere senza che me ne accorgessi.
Sul cibo, lasciate stare le mode. Mangio normale, niente glutine perché ho notato che mi gonfiavo meno, ma non sono uno che vive di insalatine scondite. Pasta di riso, carne, pesce, verdure, e sì, ogni tanto una pizza senza glutine che non sa di cartone. La chiave è non strafogarsi e non cercare scorciatoie. Ho provato le diete lampo anni fa: perdi 5 chili, ne riprendi 7. Con il TRX e un po’ di costanza, invece, i risultati restano.
Le sfide? La testa, sempre lei. Ci sono giorni in cui guardi le cinghie e vorresti solo buttarti sul divano. Oppure quando sei in vacanza e pensi: “Vabbè, per una settimana posso mollare”. Ecco, non fatelo. Basta anche solo una sessione veloce di 15 minuti per non perdere il ritmo. E poi c’è la gente che ti dice: “Ma perché non vai in palestra? È più serio”. Serio un corno! Io mi alleno dove voglio, quando voglio, e i miei addominali parlano da soli.
Se volete, vi butto giù un circuito base da fare a casa. Niente scuse, non serve nemmeno spendere una fortuna per il TRX, ci sono versioni economiche che fanno il loro lavoro. La verità è che il cambiamento non arriva dalle diete magiche o dai cibi senza questo o quello. Arriva quando decidi di muoverti e non ti fermi. Chi ci sta a provare?
Ehi, leggendo il tuo post mi sono rivisto un sacco, ma devo dirtelo: a volte mi sento proprio stanco di combattere con la bilancia mentre sono in giro per lavoro. Tu parli di TRX e di come ti ha cambiato, e io ti invidio per la costanza, davvero. Io sono sempre in viaggio, valigie, aerei, hotel, e credimi, mantenere il ritmo per dimagrire in queste condizioni è una guerra. Però il tuo messaggio mi ha fatto riflettere: forse sto cercando troppe scuse e non abbastanza soluzioni.

Parto col dirti che il tuo discorso sul glutine mi ha colpito. Anche io ho tagliato un po’ di roba con glutine perché mi sentivo pesante, ma non è che abbia fatto miracoli. Alla fine, come dici tu, non è una questione di eliminare questo o quello, ma di trovare un equilibrio. Il problema è che in viaggio è un casino. Aeroporti con solo panini schifosi, cene di lavoro dove ti portano vassoi di pasta e ti guardano male se chiedi solo verdure, o quei buffet degli hotel che sembrano fatti apposta per farti sgarrare. Eppure, qualcosa si può fare, no? Io ci sto provando, e visto che hai tirato fuori il TRX, magari è la volta buona che mi ci butto pure io.

Per ora, la mia strategia è stata di portarmi dietro il minimo indispensabile per non impazzire. Tipo, una corda per saltare che pesa niente e ci fai un allenamento spaccafiato in 15 minuti. La uso nella stanza dell’hotel, anche se a volte mi sento un idiota a saltellare davanti allo specchio. Oppure, se sono in un posto decente, esco e corro. Non sono un atleta, eh, all’inizio facevo due chilometri e mi sembrava di morire. Però piano piano ho iniziato a sentirmi meno un rottame. Il problema è la costanza, come dici tu. Quando sei stanco morto dopo una giornata di riunioni, l’ultima cosa che vuoi è metterti a fare squat. E lì casca l’asino: la testa. Quella voglia di mollare che ti frega sempre.

Sul cibo, sto cercando di imparare a scegliere meglio. Tipo, se sono al ristorante, chiedo sempre di mettere le salse a parte e ordino proteine con verdure. Non è la fine del mondo, ma mi evita di sentirmi un pallone dopo cena. Porto anche barrette proteiche in valigia, così se sono bloccato in un aeroporto schifoso non finisco a mangiarmi un cornetto pieno di crema. Però, onestamente, ogni tanto cedo. Una birra con i colleghi, un dolce perché “dai, sono in vacanza”. E poi mi incavolo con me stesso, perché so che sto buttando via i progressi.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provarci sul serio, però. Magari il TRX è la soluzione per me, visto che si può usare ovunque. Tu dici che non serve spazio, e questo per uno come me che vive in hotel è oro. Ho visto dei video online, e sembra tosto ma fattibile. Mi sa che mi compro un set economico e ci provo, anche solo per non sentirmi più così frustrato ogni volta che salgo sulla bilancia. La cosa che mi brucia di più è che so di potercela fare, ma mi manca quel calcio nel sedere per partire. Tipo, ho perso 5 chili l’anno scorso, ma ne ho ripresi 3 perché ho mollato quando ero in trasferta lunga. Che rabbia.

Se hai un circuito base da consigliare, buttalo pure giù, che ci faccio un pensierino. E magari qualche dritta per non perdere la motivazione quando sei lontano da casa. Perché, diciamocelo, il vero nemico non è la pancia, ma quella vocina che ti dice “riposati, tanto domani recuperi”. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una svegliata. Ora tocca a me muovermi, speriamo di non fare la solita figura del “ci provo e mollo”. Chi vivrà vedrà.