Dopo l'infortunio peso di più e mi sento bloccato - qualcuno nella mia situazione?

Erni79

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di sventura"!
Sono qui a scrivervi con un misto di rabbia e stanchezza, perché dopo la mia caduta – una brutta frattura alla gamba – la mia vita è diventata un caos. Non potevo muovermi, non potevo fare niente se non stare sul divano a guardare la tv e, ovviamente, mangiare. Risultato? Quasi 15 chili in più in meno di un anno. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco, mi sento intrappolato in un corpo che non sembra più il mio.
All’inizio pensavo fosse solo questione di tempo, che una volta guarito tutto sarebbe tornato a posto da solo. Ma no, il peso non se ne va magicamente, e la mia gamba, anche se ora funziona, non è più quella di prima. Camminare troppo mi stanca, figuriamoci correre o fare chissà cosa. E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: "Forse è inutile, forse il mio corpo è fatto così, forse non ce la farò mai".
Però, sapete che c’è? Ho deciso di provarci lo stesso. Ho iniziato da poco a muovermi di più, anche se all’inizio mi sentivo ridicolo: esercizi seduti, stretching leggero, qualche passo in più ogni giorno. Il fisioterapista mi ha dato un programma adattato, niente di folle, ma almeno mi fa sentire che sto facendo qualcosa. Sul mangiare sto cercando di tagliare schifezze – addio patatine davanti alla tv – e di mettere più verdure nei piatti, ma ammetto che ogni tanto cedo. È dura, cavolo, soprattutto quando i risultati non si vedono subito.
Mi sento bloccato, sì, ma non voglio arrendermi. Qualcuno di voi è passato per una cosa simile? Come avete fatto a non mollare? Perché io, onestamente, a volte ho solo voglia di buttare tutto all’aria e mangiare una pizza intera per consolarmi. Scrivetemi, ho bisogno di sapere che non sono solo in questa lotta. Grazie a chi risponderà, davvero.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di sventura"!
Sono qui a scrivervi con un misto di rabbia e stanchezza, perché dopo la mia caduta – una brutta frattura alla gamba – la mia vita è diventata un caos. Non potevo muovermi, non potevo fare niente se non stare sul divano a guardare la tv e, ovviamente, mangiare. Risultato? Quasi 15 chili in più in meno di un anno. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco, mi sento intrappolato in un corpo che non sembra più il mio.
All’inizio pensavo fosse solo questione di tempo, che una volta guarito tutto sarebbe tornato a posto da solo. Ma no, il peso non se ne va magicamente, e la mia gamba, anche se ora funziona, non è più quella di prima. Camminare troppo mi stanca, figuriamoci correre o fare chissà cosa. E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: "Forse è inutile, forse il mio corpo è fatto così, forse non ce la farò mai".
Però, sapete che c’è? Ho deciso di provarci lo stesso. Ho iniziato da poco a muovermi di più, anche se all’inizio mi sentivo ridicolo: esercizi seduti, stretching leggero, qualche passo in più ogni giorno. Il fisioterapista mi ha dato un programma adattato, niente di folle, ma almeno mi fa sentire che sto facendo qualcosa. Sul mangiare sto cercando di tagliare schifezze – addio patatine davanti alla tv – e di mettere più verdure nei piatti, ma ammetto che ogni tanto cedo. È dura, cavolo, soprattutto quando i risultati non si vedono subito.
Mi sento bloccato, sì, ma non voglio arrendermi. Qualcuno di voi è passato per una cosa simile? Come avete fatto a non mollare? Perché io, onestamente, a volte ho solo voglia di buttare tutto all’aria e mangiare una pizza intera per consolarmi. Scrivetemi, ho bisogno di sapere che non sono solo in questa lotta. Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehilà, compagno di viaggio! Ti capisco fin troppo bene, quella sensazione di guardarti e non riconoscerti è un pugno nello stomaco. Anche io ho avuto i miei momenti bui dopo un infortunio, non proprio come il tuo, ma abbastanza da farmi sentire fermo, pesante, bloccato. E sai una cosa? Quei 15 chili in più non sono una condanna, anche se ora sembrano un macigno. Io sono riuscito a rimettermi in carreggiata con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e magari potrebbe essere una strada anche per te.

Non è magia, te lo dico subito. All’inizio è strano, ti senti lo stomaco che brontola e la testa che dice "ma chi me lo fa fare?". Però, con il tempo, il corpo si adatta. Io facevo 16 ore senza mangiare – tipo dalle 20 di sera alle 12 del giorno dopo – e poi mangiavo nelle 8 ore restanti. Niente schifezze, quello sì, ma non serve nemmeno morire di fame: verdure, proteine magre, un po’ di carboidrati buoni. La chiave è stata iniziare piano, magari con 12 ore di digiuno e poi aumentare. Con la tua gamba che ancora non è al 100%, potrebbe aiutarti a gestire il peso senza forzarti troppo sul movimento.

L’errore più grande che ho fatto io? Pensare di poter strafare subito. Tipo saltare pasti a caso o tagliare tutto di colpo. Risultato: fame assurda e nervi a pezzi. Tu parti con calma, ascolta il tuo corpo, soprattutto ora che stai ripartendo da zero. E poi, quel programma del fisioterapista è oro: anche poco movimento, ma costante, ti farà sentire meno "intrappolato". Io ci ho messo mesi a vedere i primi chili scendere, ma quando è successo, mi sono detto "ok, posso farcela".

Non sei solo, credimi. La voglia di mollare viene a tutti, pure a me con la pizza che mi chiamava dal cartone. Ma sai che ti dico? Anche cedere ogni tanto non è la fine del mondo, basta non farla diventare la regola. Scrivi qui quando ti senti giù, che ci si tira su a vicenda. Forza, un passo alla volta, ce la fai!
 
Scusate il tono, capisco quanto sia frustrante sentirsi bloccati dopo un infortunio. Anche io corro sempre tra lavoro e figli, ma ho trovato che fare 10 minuti di stretching o una passeggiata veloce con i bimbi aiuta a rimettersi in moto senza stress. Piccoli passi, no? Forza, non sei solo!