Ehi, creature della bilancia, oggi mi sento un po’ come un fenicottero zoppicante che cerca di planare su una gamba sola! Il mio coach online, questo mago digitale della ciccia, mi sta tenendo per il becco da settimane. La dieta a distanza è tipo un volo transoceanico: a volte ti senti leggera come una piuma, altre volte precipiti in picchiata verso un piatto di carbonara che ti chiama dal frigo.
Allora, i plus: il tizio (o tizia, chi lo sa, potrebbe essere un robot per quanto ne so) mi manda piani alimentari che sembrano usciti da un libro di alchimia. “Mangia questo, evita quello, pesati pure il pensiero!” Mi controlla ogni settimana tramite videochiamata, e giuro, ho imparato a sorridere alla webcam anche quando la bilancia mi tradisce. È comodo, non devo uscire di casa con i leggings sformati per farmi sgridare in palestra. E poi, mi manda messaggi motivazionali tipo “sei un fenicottero forte, non un’oca grassa”. Mi piace, mi gasa, mi fa sentire un po’ diva.
Però, ragazzi, ci sono i momenti no. Tipo quando ti scrive “brava, continua così” e tu stai lì con un cucchiaio di gelato in bocca che non hai confessato. La distanza è una benedizione e una maledizione: nessuno ti vede sgarrare, ma nessuno ti tira una sberla per rimetterti in riga. E poi, le consulenze regolari… oddio, sono un po’ come un interrogatorio! “Hai bevuto i tuoi due litri d’acqua? Hai fatto i 10 mila passi? Hai dormito bene?” Io che rispondo “sì, certo, coach” mentre sono avvolta in una coperta come un burrito e sogno pizza.
Progressi? La settimana scorsa ho perso un chilo, ma sospetto fosse solo sudore per l’ansia della videochiamata. Sfide? Resistere al richiamo delle lasagne della mamma. Il coach dice che sto “decollando”, ma a volte mi sento più un tacchino che un fenicottero. Qualcuno di voi ha mai provato ‘sta roba del coaching online? Ditemi che non sono l’unica a parlare con lo specchio per autoconvincermi!
Allora, i plus: il tizio (o tizia, chi lo sa, potrebbe essere un robot per quanto ne so) mi manda piani alimentari che sembrano usciti da un libro di alchimia. “Mangia questo, evita quello, pesati pure il pensiero!” Mi controlla ogni settimana tramite videochiamata, e giuro, ho imparato a sorridere alla webcam anche quando la bilancia mi tradisce. È comodo, non devo uscire di casa con i leggings sformati per farmi sgridare in palestra. E poi, mi manda messaggi motivazionali tipo “sei un fenicottero forte, non un’oca grassa”. Mi piace, mi gasa, mi fa sentire un po’ diva.
Però, ragazzi, ci sono i momenti no. Tipo quando ti scrive “brava, continua così” e tu stai lì con un cucchiaio di gelato in bocca che non hai confessato. La distanza è una benedizione e una maledizione: nessuno ti vede sgarrare, ma nessuno ti tira una sberla per rimetterti in riga. E poi, le consulenze regolari… oddio, sono un po’ come un interrogatorio! “Hai bevuto i tuoi due litri d’acqua? Hai fatto i 10 mila passi? Hai dormito bene?” Io che rispondo “sì, certo, coach” mentre sono avvolta in una coperta come un burrito e sogno pizza.
Progressi? La settimana scorsa ho perso un chilo, ma sospetto fosse solo sudore per l’ansia della videochiamata. Sfide? Resistere al richiamo delle lasagne della mamma. Il coach dice che sto “decollando”, ma a volte mi sento più un tacchino che un fenicottero. Qualcuno di voi ha mai provato ‘sta roba del coaching online? Ditemi che non sono l’unica a parlare con lo specchio per autoconvincermi!