Ehi, che bella energia che sprigioni col tuo border collie!

Mi hai fatto quasi venir voglia di farmi trascinare da un cane così, ma il mio "personal trainer" a quattro zampe è più un tipo da passeggiate meditative… e meno male, perché io col fiatone sto ancora facendo pace!
Senti, il tuo racconto sullo zucchero mi ha colpita: quel passaggio dall’inferno alla poesia del caffè amaro? Lo capisco troppo. Anche io sto lavorando su me stessa, ma il mio alleato è il “metodo della ta-rel-ka” (sì, lo dico così, con tanto di accento drammatico!

). Divido il piatto come se fosse una tela d’artista: metà è un’esplosione di verdure colorate, un quarto è il mio amato petto di pollo o un po’ di pesce, e l’altro quarto sono carboidrati, tipo riso integrale o patate dolci che sanno di casa. All’inizio pensavo: “Ma come faccio a sentirmi sazia con ‘sta roba?!”. Ti giuro, vedevo il piatto e mi sembrava una punizione.
Poi, piano piano, ho iniziato ad ascoltare il mio corpo. Non è solo riempirsi la pancia, è… come dire, nutrirsi davvero. Ho imparato a godermi i sapori veri, tipo il gusto dolce dei pomodori ciliegini o il profumo di un broccolo al vapore (sì, lo so, sembro matta a esaltarmi per un broccolo!

). Le porzioni più piccole mi spaventavano, ma ora mi sento soddisfatta senza quella sensazione di “oddio, ho mangiato un elefante”. E il bello? Non ho più quella fame nervosa che mi faceva aprire il frigo ogni due ore.
Guarda, ti posto una foto del mio piatto di oggi: zucchine grigliate, salmone al forno con un filo di limone e una manciata di quinoa. Niente di che, ma mi fa sentire bene, leggera, pronta per la prossima passeggiata col mio peloso.

Tu che dici, ci sfidiamo a chi crea il piatto più bello al parco? Porta il tuo cane, io porto la mia opera d’arte culinaria, e vediamo chi vince!

Forza, continua col tuo marathon senza zucchero, sei una roccia!
