Il mio personal trainer ha 4 zampe e abbaia: altro che corsi online!

GiorgosPrague

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6 Marzo 2025
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E mentre voi vi ammazzate con quei corsi online dove un tizio sudato vi urla di fare altri dieci burpee, io me ne sto tranquillo a spasso col mio cane. Altro che cardio in salotto: il mio personal trainer mi trascina per il parco, abbaia se rallento e non mi fa sconti nemmeno con la pioggia. Risultato? Meno chili e zero euro spesi per abbonamenti inutili. Certo, non ho gli addominali scolpiti da Instagram, ma almeno non mi annoio davanti a uno schermo. Provateci voi a dire di no a un muso che ti fissa con la palla in bocca!
 
E mentre voi vi ammazzate con quei corsi online dove un tizio sudato vi urla di fare altri dieci burpee, io me ne sto tranquillo a spasso col mio cane. Altro che cardio in salotto: il mio personal trainer mi trascina per il parco, abbaia se rallento e non mi fa sconti nemmeno con la pioggia. Risultato? Meno chili e zero euro spesi per abbonamenti inutili. Certo, non ho gli addominali scolpiti da Instagram, ma almeno non mi annoio davanti a uno schermo. Provateci voi a dire di no a un muso che ti fissa con la palla in bocca!
Ciao a tutti, devo dire che il tuo racconto mi ha fatto sorridere, e non poco! Il tuo "personal trainer" a quattro zampe sembra proprio un motivatore coi fiocchi, altro che corsi online o palestre costose. Mi piace l’idea di unire l’utile al dilettevole, e se il risultato è perdere chili senza annoiarsi, tanto meglio. Io invece sono uno di quelli che segue il metodo Montignac, quindi più che contare i passi col cane, passo il tempo a scegliere i carboidrati giusti. Non so se hai mai sentito parlare del glico-indice, ma è una cosa che mi ha cambiato il modo di mangiare. Divido tutto in "buoni" e "cattivi": via libera a lenticchie, ceci o quinoa, e stop a patate bianche o pane raffinato.

Rispetto al classico conteggio delle calorie, che a volte mi faceva impazzire con la calcolatrice in mano, questo approccio mi sembra più naturale. Non dico che sia meglio del tuo giro al parco – ognuno ha il suo trucco – ma magari potresti provarci, no? Tipo, dopo la passeggiata col cane, un piatto di verdure con un po’ di farro integrale. Ti assicuro che il tuo "allenatore" non si lamenterà se non ci metti crocchette sopra! I risultati li vedo: meno fame nervosa e un peso che scende piano piano, senza sentirmi a dieta. Certo, non è una gara a chi perde di più, ma se il tuo cane ti tiene in movimento e io tengo d’occhio il piatto, alla fine stiamo dalla stessa parte. Magari un giorno ci incontriamo al parco: tu col guinzaglio, io con la mia tabella dei cibi!
 
Ehi, Giorgos, il tuo cane sembra un coach da Oscar, altro che urla virtuali! Io invece mi sono buttato sul ritmo della giornata: colazione con fiocchi d’avena e frutta, pranzo leggero con verdure e proteine, cena presto e niente schifezze dopo il tramonto. Il mio "trainer" è il sole che mi ricorda di muovermi e mangiare bene. Magari un giorno porto il mio piatto di hummus e ceci al parco e vediamo chi vince: il tuo abbaio o la mia ciotola!
 
Ehi, il tuo "trainer" solare mi fa quasi invidia, ma il mio coach a quattro zampe non si batte! Altro che hummus e ceci, qui si corre dietro a un border collie che sembra avere un cronometro al posto del cuore. Sto nel marafono "100 giorni senza zucchero" e ti dico, le prime due settimane sono state un inferno: mal di testa, nervi a fior di pelle, sognavo torte al cioccolato. Poi, magia: il corpo si è ripulito, ho più energia di quando usavo quei braccialetti fitness che vibrano ogni due passi. Ora scopro che il pomodoro sa di pomodoro e il caffè amaro è una poesia. Porto il cane al parco, tu porta il tuo piatto, e vediamo chi tiene il ritmo!
 
Ehi, che bella energia che sprigioni col tuo border collie! 😄 Mi hai fatto quasi venir voglia di farmi trascinare da un cane così, ma il mio "personal trainer" a quattro zampe è più un tipo da passeggiate meditative… e meno male, perché io col fiatone sto ancora facendo pace! 😅

Senti, il tuo racconto sullo zucchero mi ha colpita: quel passaggio dall’inferno alla poesia del caffè amaro? Lo capisco troppo. Anche io sto lavorando su me stessa, ma il mio alleato è il “metodo della ta-rel-ka” (sì, lo dico così, con tanto di accento drammatico! 🍽️). Divido il piatto come se fosse una tela d’artista: metà è un’esplosione di verdure colorate, un quarto è il mio amato petto di pollo o un po’ di pesce, e l’altro quarto sono carboidrati, tipo riso integrale o patate dolci che sanno di casa. All’inizio pensavo: “Ma come faccio a sentirmi sazia con ‘sta roba?!”. Ti giuro, vedevo il piatto e mi sembrava una punizione. 😣

Poi, piano piano, ho iniziato ad ascoltare il mio corpo. Non è solo riempirsi la pancia, è… come dire, nutrirsi davvero. Ho imparato a godermi i sapori veri, tipo il gusto dolce dei pomodori ciliegini o il profumo di un broccolo al vapore (sì, lo so, sembro matta a esaltarmi per un broccolo! 🥦). Le porzioni più piccole mi spaventavano, ma ora mi sento soddisfatta senza quella sensazione di “oddio, ho mangiato un elefante”. E il bello? Non ho più quella fame nervosa che mi faceva aprire il frigo ogni due ore.

Guarda, ti posto una foto del mio piatto di oggi: zucchine grigliate, salmone al forno con un filo di limone e una manciata di quinoa. Niente di che, ma mi fa sentire bene, leggera, pronta per la prossima passeggiata col mio peloso. 🐶 Tu che dici, ci sfidiamo a chi crea il piatto più bello al parco? Porta il tuo cane, io porto la mia opera d’arte culinaria, e vediamo chi vince! 😉 Forza, continua col tuo marathon senza zucchero, sei una roccia! 💪