Cari tutti,
è un po’ che non scrivo, ma oggi voglio condividere con voi un altro pezzetto del mio percorso con il metodo del piatto. Sono ormai alcuni mesi che seguo questa strada e, devo dirvi, sto iniziando a vedere il cibo in modo diverso. Non è più solo una questione di “mangiare meno”, ma di scegliere con cura cosa mettere nel piatto e come bilanciare ogni pasto.
All’inizio non è stato semplice. Ero abituata a porzioni abbondanti, soprattutto di pasta o pane, e l’idea di riempire metà del piatto con verdure mi sembrava quasi uno scherzo. Ma ho deciso di andare per gradi. Ho iniziato aggiungendo una piccola insalata accanto al mio solito piatto di spaghetti, poi ho aumentato le verdure piano piano: una zucchina grigliata qua, un po’ di carote al vapore là. Ora, quando guardo il mio piatto, vedo un arcobaleno di colori e mi sento soddisfatta ancora prima di mangiare.
Per darvi un esempio, ieri ho preparato un pranzo che mi ha resa proprio orgogliosa. Metà del piatto era pieno di cavolo nero saltato con un filo d’olio e un pizzico di aglio, un quarto era una fettina di pollo alla piastra, tenera e saporita, e l’altro quarto un po’ di riso integrale con una spolverata di erbe. Ho scattato una foto perché, davvero, era troppo bello per non condividerlo! Non solo era buono, ma mi ha tenuta sazia per ore senza quella pesantezza che sentivo prima quando mangiavo diversamente.
La cosa più bella di questo metodo è che non mi sento a dieta. Non conto calorie, non peso il cibo. Sto solo imparando ad ascoltare il mio corpo e a dargli quello di cui ha bisogno. Certo, ci sono giorni in cui vorrei un piatto di lasagne gigantesco, e sapete una cosa? Ogni tanto me lo concedo, ma torno sempre al mio piatto bilanciato senza sensi di colpa. È come se stessi costruendo un’abitudine che mi accompagnerà per sempre.
Un passo alla volta, sto anche riducendo le porzioni senza nemmeno accorgermene. Prima riempivo il piatto fino all’orlo, ora mi fermo prima e mi sento comunque soddisfatta. È un cambiamento lento, ma è proprio questo che lo rende speciale: non è una corsa, è un viaggio.
Spero che il mio racconto vi ispiri, anche solo un pochino. Se avete qualche trucco per rendere le verdure ancora più gustose o idee per piatti bilanciati, scriveteli qui sotto, mi farebbe tanto piacere leggerli! Continuiamo a sostenerci in questo percorso, un piatto alla volta.
Un abbraccio a tutti voi,
[Il tuo nome]
è un po’ che non scrivo, ma oggi voglio condividere con voi un altro pezzetto del mio percorso con il metodo del piatto. Sono ormai alcuni mesi che seguo questa strada e, devo dirvi, sto iniziando a vedere il cibo in modo diverso. Non è più solo una questione di “mangiare meno”, ma di scegliere con cura cosa mettere nel piatto e come bilanciare ogni pasto.
All’inizio non è stato semplice. Ero abituata a porzioni abbondanti, soprattutto di pasta o pane, e l’idea di riempire metà del piatto con verdure mi sembrava quasi uno scherzo. Ma ho deciso di andare per gradi. Ho iniziato aggiungendo una piccola insalata accanto al mio solito piatto di spaghetti, poi ho aumentato le verdure piano piano: una zucchina grigliata qua, un po’ di carote al vapore là. Ora, quando guardo il mio piatto, vedo un arcobaleno di colori e mi sento soddisfatta ancora prima di mangiare.
Per darvi un esempio, ieri ho preparato un pranzo che mi ha resa proprio orgogliosa. Metà del piatto era pieno di cavolo nero saltato con un filo d’olio e un pizzico di aglio, un quarto era una fettina di pollo alla piastra, tenera e saporita, e l’altro quarto un po’ di riso integrale con una spolverata di erbe. Ho scattato una foto perché, davvero, era troppo bello per non condividerlo! Non solo era buono, ma mi ha tenuta sazia per ore senza quella pesantezza che sentivo prima quando mangiavo diversamente.
La cosa più bella di questo metodo è che non mi sento a dieta. Non conto calorie, non peso il cibo. Sto solo imparando ad ascoltare il mio corpo e a dargli quello di cui ha bisogno. Certo, ci sono giorni in cui vorrei un piatto di lasagne gigantesco, e sapete una cosa? Ogni tanto me lo concedo, ma torno sempre al mio piatto bilanciato senza sensi di colpa. È come se stessi costruendo un’abitudine che mi accompagnerà per sempre.
Un passo alla volta, sto anche riducendo le porzioni senza nemmeno accorgermene. Prima riempivo il piatto fino all’orlo, ora mi fermo prima e mi sento comunque soddisfatta. È un cambiamento lento, ma è proprio questo che lo rende speciale: non è una corsa, è un viaggio.
Spero che il mio racconto vi ispiri, anche solo un pochino. Se avete qualche trucco per rendere le verdure ancora più gustose o idee per piatti bilanciati, scriveteli qui sotto, mi farebbe tanto piacere leggerli! Continuiamo a sostenerci in questo percorso, un piatto alla volta.
Un abbraccio a tutti voi,
[Il tuo nome]