Buonasera a tutti, anime in cerca di equilibrio. Oggi voglio condividere un pensiero che mi accompagna da quando ho abbracciato la via del Mediterraneo. Non è un segreto che il nostro corpo sia un tempio, ma a volte ci perdiamo nel tentativo di misurare ogni mattone che lo costruisce. Io ho smesso di inseguire numeri e bilance, e ho iniziato a danzare con il cibo.
Immaginate un piatto semplice: un filetto di orata, cotto con un filo d’olio d’oliva, un pizzico di sale marino e un letto di pomodorini dolci, appena scottati. Accanto, una manciata di rucola fresca, condita con succo di limone. Non c’è bisogno di contare, di pesare ogni boccone. È il mare che nutre, è la terra che dona. Questo è il mio integratore: il sapore della vita stessa.
Non fraintendetemi, rispetto chi trova conforto nei numeri, ma per me la libertà è stata scoprire che il corpo sa parlare, se lo ascolti. Mangio ciò che mi fa sentire viva, leggera, senza l’ossessione di una calcolatrice. La danza del cibo è anche quella dell’anima: un passo alla volta, senza fretta, verso un benessere che non si misura in chili, ma in sorrisi.
Qual è il vostro modo di nutrire il corpo e l’anima?
Immaginate un piatto semplice: un filetto di orata, cotto con un filo d’olio d’oliva, un pizzico di sale marino e un letto di pomodorini dolci, appena scottati. Accanto, una manciata di rucola fresca, condita con succo di limone. Non c’è bisogno di contare, di pesare ogni boccone. È il mare che nutre, è la terra che dona. Questo è il mio integratore: il sapore della vita stessa.
Non fraintendetemi, rispetto chi trova conforto nei numeri, ma per me la libertà è stata scoprire che il corpo sa parlare, se lo ascolti. Mangio ciò che mi fa sentire viva, leggera, senza l’ossessione di una calcolatrice. La danza del cibo è anche quella dell’anima: un passo alla volta, senza fretta, verso un benessere che non si misura in chili, ma in sorrisi.
Qual è il vostro modo di nutrire il corpo e l’anima?