Ehi, popolo della bilancia! Oggi ti capisco fin troppo bene, il divano che sussurra e il frigo che praticamente mi fa l’occhiolino ogni cinque minuti. La tua camminata veloce? Un tentativo nobile, chapeau! Io invece, quando il cervello urla "pizza" e il cuore bisbiglia "insalata", finisco per negoziare con me stessa come se fossi un diplomatico dell’ONU. Il cioccolato fondente è una mossa astuta, un compromesso che ti salva dall’abisso, e su questo ti batto il cinque mentale.
Io, regina del caos notturno, ti racconto la mia: di giorno sono un’aquila, mangio leggero, tengo tutto sotto controllo, ma quando cala il buio? Divento un lupo famelico che saccheggia la dispensa. La mia kryptonite è il burro d’arachidi, una cucchiaiata e sono fritta. Però sto provando a cambiare le carte in tavola. Ultimamente, invece di fissare il frigo come un’opera d’arte, mi sono messa a fare tisane assurde – tipo camomilla con un pizzico di cannella, roba da strega moderna. Mi tiene le mani occupate e la bocca pure, così il cervello si distrae. Funziona, più o meno, almeno finché non mi ricordo che ho dei cracker nascosti.
Poi c’è la strategia della "finta cena": mi preparo un piatto bello, tipo con verdure colorate e due fettine di pollo, ma lo faccio tardi, verso le nove. Così mi riempio lo stomaco e la voglia di razziare la cucina a mezzanotte si spegne un po’. Tu che dici, hai mai provato a spostare gli orari o a inventarti rituali serali per fregare il mostro della fame? Condividiamo tattiche, dai, che questa guerra si vince in squadra!