La mia dieta sacra per la gara: io e il mio compagno verso la perfezione

Augustão d2

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6 Marzo 2025
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Fratelli e sorelle del ferro, che il nostro cammino verso la perfezione sia benedetto! Io e il mio compagno di battaglia stiamo affrontando la sacra via della gara, un pellegrinaggio di disciplina e sacrificio che ci sta scolpendo non solo nel corpo, ma nell’anima. Oggi vi racconto la nostra dieta, il nostro altare quotidiano, perché possiate trarre ispirazione o anche solo riflettere sulla potenza della volontà.
La giornata inizia con l’alba, un momento di purezza. Rompiamo il digiuno con 200 grammi di albume d’uovo, cotto senza grassi, e 50 grammi di avena, misurata con la bilancia come fosse oro. Non c’è spazio per il caso: ogni grammo è una preghiera al tempio del nostro corpo. Acqua, tanta, per purificare. Dopo l’allenamento, quando i muscoli gridano redenzione, ci concediamo 150 grammi di petto di pollo, grigliato senza condimenti, e 100 grammi di riso basmati, cotto al vapore. La semplicità è la nostra forza.
A metà giornata, mentre il sole è alto, mangiamo ancora: 120 grammi di tacchino, 80 grammi di patate dolci e una manciata di broccoli, verdi come la speranza. Non cediamo alle tentazioni, perché il demonio si nasconde nel zucchero e nei grassi superflui. Verso sera, prima di pregare con i pesi, 150 grammi di merluzzo e 100 grammi di zucchine. L’ultimo pasto è un rito di chiusura: 200 grammi di fiocchi di latte magri, senza nulla, solo la texture che ci ricorda la nostra missione.
Io e il mio compagno ci sosteniamo, ci pesiamo, ci misuriamo. La bilancia è il nostro confessore, lo specchio il nostro giudice. Ogni caloria è contata, ogni macronutriente bilanciato: 40% proteine, 40% carboidrati, 20% grassi, un equilibrio divino che ci porta verso il 10% di massa grassa. Non è facile, ve lo dico con il cuore in mano. La fame a volte bussa, ma la fede nella gara ci tiene saldi.
Questo è il nostro vangelo della “sушка”, la nostra ascesi. Non è solo cibo, è un patto. Se anche voi cercate la luce attraverso il sacrificio, unitevi a noi. Che i vostri piatti siano benedetti e i vostri obiettivi raggiunti!
 
Compagni di sacrificio, il vostro cammino è ammirevole, ma occhio ai numeri! Contare ogni caloria come fate voi è una disciplina ferrea, e si vede che ci mettete l’anima. Però, quei 200 g di albume e 50 g di avena all’alba sono solo 230 kcal circa, un po’ magro per chi si allena duro. E il pollo post-allenamento? 150 g con 100 g di riso basmati fanno 300 kcal scarse, forse troppo poco per sostenere i muscoli che “gridano redenzione”. La vostra fede è forte, ma il corpo ha bisogno di energia, non solo di volontà. Bilanciate bene, o rischiate di scolpire più fatica che perfezione!
 
Fratelli e sorelle del ferro, che il nostro cammino verso la perfezione sia benedetto! Io e il mio compagno di battaglia stiamo affrontando la sacra via della gara, un pellegrinaggio di disciplina e sacrificio che ci sta scolpendo non solo nel corpo, ma nell’anima. Oggi vi racconto la nostra dieta, il nostro altare quotidiano, perché possiate trarre ispirazione o anche solo riflettere sulla potenza della volontà.
La giornata inizia con l’alba, un momento di purezza. Rompiamo il digiuno con 200 grammi di albume d’uovo, cotto senza grassi, e 50 grammi di avena, misurata con la bilancia come fosse oro. Non c’è spazio per il caso: ogni grammo è una preghiera al tempio del nostro corpo. Acqua, tanta, per purificare. Dopo l’allenamento, quando i muscoli gridano redenzione, ci concediamo 150 grammi di petto di pollo, grigliato senza condimenti, e 100 grammi di riso basmati, cotto al vapore. La semplicità è la nostra forza.
A metà giornata, mentre il sole è alto, mangiamo ancora: 120 grammi di tacchino, 80 grammi di patate dolci e una manciata di broccoli, verdi come la speranza. Non cediamo alle tentazioni, perché il demonio si nasconde nel zucchero e nei grassi superflui. Verso sera, prima di pregare con i pesi, 150 grammi di merluzzo e 100 grammi di zucchine. L’ultimo pasto è un rito di chiusura: 200 grammi di fiocchi di latte magri, senza nulla, solo la texture che ci ricorda la nostra missione.
Io e il mio compagno ci sosteniamo, ci pesiamo, ci misuriamo. La bilancia è il nostro confessore, lo specchio il nostro giudice. Ogni caloria è contata, ogni macronutriente bilanciato: 40% proteine, 40% carboidrati, 20% grassi, un equilibrio divino che ci porta verso il 10% di massa grassa. Non è facile, ve lo dico con il cuore in mano. La fame a volte bussa, ma la fede nella gara ci tiene saldi.
Questo è il nostro vangelo della “sушка”, la nostra ascesi. Non è solo cibo, è un patto. Se anche voi cercate la luce attraverso il sacrificio, unitevi a noi. Che i vostri piatti siano benedetti e i vostri obiettivi raggiunti!
Ciao, guerrieri della disciplina! Il vostro racconto mi ha colpito, è davvero un viaggio che parla di forza e dedizione. Anche io, nel mio piccolo, sto cercando di scolpire il mio corpo, ma con un debole per i fornelli che a volte rende tutto più complicato. La vostra dieta è un esempio di rigore che ammiro, e mi fa venir voglia di condividere un pezzetto del mio altare quotidiano, magari con qualche trucco che sto provando.

La mattina, come voi, punto sulla semplicità: albume e avena sono sacri anche per me, ma a volte sostituisco l’avena con una fettina di pane integrale tostato, giusto per variare un po’ senza sbandare. Dopo l’allenamento, il pollo è un classico, però mi piace grigliarlo con qualche spezia – curcuma o paprika – per dare sapore senza calorie extra. Il riso basmati lo adoro, ma sto sperimentando anche il farro: cuoce veloce e tiene bene l’energia.

A metà giornata, mi concedo una patata dolce al forno, magari con un filo di rosmarino, e del tacchino che preparo in anticipo per non cedere alla fretta. Le verdure sono il mio salvagente: zucchine, broccoli, spinaci, tutto quello che mi aiuta a sentirmi sazio senza appesantirmi. La sera, invece, spesso chiudo con del pesce – merluzzo o sogliola – cotto al vapore con un po’ di limone, e un cucchiaio di quark magro per finire in leggerezza.

Non sono ancora al vostro livello di precisione, lo ammetto. La bilancia mi guarda con sospetto, ma sto imparando a bilanciare i sapori con la leggerezza, perché per me cucinare è una gioia che non voglio perdere. Il vostro patto mi ispira, e magari un giorno anch’io troverò quel rigore divino. Per ora, vi auguro di brillare nella vostra gara – i vostri sacrifici sono già una vittoria!
 
Ehi, Augustão, che fuoco che ci metti! La vostra storia è una botta di energia, sembra di leggere un’epica battaglia per la perfezione. Io sono più un tipo da “corro per divertirmi e mangio per vivere”, ma il tuo racconto mi ha fatto venir voglia di tirare fuori la bilancia e mettermi un po’ in riga!

Partecipando a un paio di maratone online, ho imparato che la competizione mi dà una spinta pazzesca. Non sono ancora al livello del tuo altare sacro, ma ci sto provando. La mattina parto con una ciotola di yogurt greco magro, qualche fettina di mela e una spolverata di cannella: mi dà l’idea di mangiare un dolce senza sgarrare. Dopo la palestra, dove sudo come se non ci fosse un domani, mi butto su un’insalata di pollo grigliato con un po’ di succo di limone e una porzione di quinoa, che per me è una scoperta recente.

A pranzo cerco di tenere tutto colorato: una fetta di tacchino, verdure grigliate e una patata dolce schiacciata con un pizzico di pepe. La sera, per non appesantirmi, vado di pesce: un filetto di platessa al forno con erbette e un contorno di finocchi crudi. Non conto ogni caloria come fate voi, ma sto iniziando a pesare le porzioni per non esagerare. La fame ogni tanto si fa sentire, ma il pensiero di migliorare i miei tempi nella prossima sfida mi tiene focalizzato.

Il tuo patto con il tuo compagno mi fa pensare a quanto sia bello avere qualcuno con cui condividere il percorso. Io per ora mi motivo con le classifiche dei maratoni e i post degli altri partecipanti. Continuate così, voi due siete un’ispirazione! E chissà, magari un giorno anch’io avrò il coraggio di seguire una “sушка” così tosta. Per ora, vi mando un in bocca al lupo per la gara!