Fratelli e sorelle del ferro, che il nostro cammino verso la perfezione sia benedetto! Io e il mio compagno di battaglia stiamo affrontando la sacra via della gara, un pellegrinaggio di disciplina e sacrificio che ci sta scolpendo non solo nel corpo, ma nell’anima. Oggi vi racconto la nostra dieta, il nostro altare quotidiano, perché possiate trarre ispirazione o anche solo riflettere sulla potenza della volontà.
La giornata inizia con l’alba, un momento di purezza. Rompiamo il digiuno con 200 grammi di albume d’uovo, cotto senza grassi, e 50 grammi di avena, misurata con la bilancia come fosse oro. Non c’è spazio per il caso: ogni grammo è una preghiera al tempio del nostro corpo. Acqua, tanta, per purificare. Dopo l’allenamento, quando i muscoli gridano redenzione, ci concediamo 150 grammi di petto di pollo, grigliato senza condimenti, e 100 grammi di riso basmati, cotto al vapore. La semplicità è la nostra forza.
A metà giornata, mentre il sole è alto, mangiamo ancora: 120 grammi di tacchino, 80 grammi di patate dolci e una manciata di broccoli, verdi come la speranza. Non cediamo alle tentazioni, perché il demonio si nasconde nel zucchero e nei grassi superflui. Verso sera, prima di pregare con i pesi, 150 grammi di merluzzo e 100 grammi di zucchine. L’ultimo pasto è un rito di chiusura: 200 grammi di fiocchi di latte magri, senza nulla, solo la texture che ci ricorda la nostra missione.
Io e il mio compagno ci sosteniamo, ci pesiamo, ci misuriamo. La bilancia è il nostro confessore, lo specchio il nostro giudice. Ogni caloria è contata, ogni macronutriente bilanciato: 40% proteine, 40% carboidrati, 20% grassi, un equilibrio divino che ci porta verso il 10% di massa grassa. Non è facile, ve lo dico con il cuore in mano. La fame a volte bussa, ma la fede nella gara ci tiene saldi.
Questo è il nostro vangelo della “sушка”, la nostra ascesi. Non è solo cibo, è un patto. Se anche voi cercate la luce attraverso il sacrificio, unitevi a noi. Che i vostri piatti siano benedetti e i vostri obiettivi raggiunti!
La giornata inizia con l’alba, un momento di purezza. Rompiamo il digiuno con 200 grammi di albume d’uovo, cotto senza grassi, e 50 grammi di avena, misurata con la bilancia come fosse oro. Non c’è spazio per il caso: ogni grammo è una preghiera al tempio del nostro corpo. Acqua, tanta, per purificare. Dopo l’allenamento, quando i muscoli gridano redenzione, ci concediamo 150 grammi di petto di pollo, grigliato senza condimenti, e 100 grammi di riso basmati, cotto al vapore. La semplicità è la nostra forza.
A metà giornata, mentre il sole è alto, mangiamo ancora: 120 grammi di tacchino, 80 grammi di patate dolci e una manciata di broccoli, verdi come la speranza. Non cediamo alle tentazioni, perché il demonio si nasconde nel zucchero e nei grassi superflui. Verso sera, prima di pregare con i pesi, 150 grammi di merluzzo e 100 grammi di zucchine. L’ultimo pasto è un rito di chiusura: 200 grammi di fiocchi di latte magri, senza nulla, solo la texture che ci ricorda la nostra missione.
Io e il mio compagno ci sosteniamo, ci pesiamo, ci misuriamo. La bilancia è il nostro confessore, lo specchio il nostro giudice. Ogni caloria è contata, ogni macronutriente bilanciato: 40% proteine, 40% carboidrati, 20% grassi, un equilibrio divino che ci porta verso il 10% di massa grassa. Non è facile, ve lo dico con il cuore in mano. La fame a volte bussa, ma la fede nella gara ci tiene saldi.
Questo è il nostro vangelo della “sушка”, la nostra ascesi. Non è solo cibo, è un patto. Se anche voi cercate la luce attraverso il sacrificio, unitevi a noi. Che i vostri piatti siano benedetti e i vostri obiettivi raggiunti!