Ciao a tutti, oppure no, forse meglio andare dritti al punto. Sono ormai sei mesi che seguo un programma di coaching online con un trainer e un dietologo a distanza, e devo dire che l’esperienza è stata un mix di alti e bassi, ma nel complesso ne sto tirando fuori qualcosa di concreto. Vi racconto com’è andata finora, magari può essere utile a qualcuno che ci sta pensando.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è imbattibile: non devo spostarmi, fissare orari rigidi o incastrarmi con palestre affollate. Il trainer mi manda i workout via app, con video dimostrativi chiari, e il dietologo mi ha fatto un piano alimentare che si adatta ai miei gusti – niente di assurdo tipo “mangia solo pollo scondito per un mese”. Ogni due settimane abbiamo una video-call: mi pesano (o meglio, mi peso io e gli mando i dati), controlliamo i progressi e aggiustiamo il tiro. Questo ritmo mi tiene accountable, che per uno come me, con una vita incasinata tra lavoro e tutto il resto, è fondamentale. Risultati? Da settembre ho perso 8 kg, e non mi sento uno straccio, anzi, ho più energia.
Poi ci sono i “ma”. All’inizio mi mancava il contatto umano, quel “dai, spingi!” gridato in faccia che in palestra ti dà la carica. Online devi automotivarti, e non sempre è facile, specie nei giorni no. Il trainer è bravo, risponde veloce ai messaggi, ma a volte vorrei un feedback più immediato, tipo su un esercizio fatto male. Il dietologo invece è un po’ troppo teorico: mi spiega il perché di ogni cosa, ma a volte mi perdo nei dettagli e vorrei solo un “fai questo e basta”. E sì, la disciplina la devi mettere tu: se sgarri, nessuno ti vede aprire il frigo alle 11 di sera.
Le consulenze regolari sono il vero collante. Senza quelle, probabilmente avrei mollato. Mi piace che mi chiedano i numeri – peso, misure, foto – perché mi costringe a guardarmi allo specchio, in senso figurato. Ultima call: abbiamo deciso di aumentare un po’ i carboidrati per darmi più forza in allenamento, visto che sto iniziando a sollevare pesi decenti. Non proprio roba da bodybuilder, ma per me è un bel passo.
Consiglio? Se siete tipi pratici e organizzati, il coaching online può funzionare alla grande. Ma se avete bisogno di qualcuno che vi stia addosso fisicamente, forse non è la strada giusta. Io continuo, vediamo dove arrivo. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è imbattibile: non devo spostarmi, fissare orari rigidi o incastrarmi con palestre affollate. Il trainer mi manda i workout via app, con video dimostrativi chiari, e il dietologo mi ha fatto un piano alimentare che si adatta ai miei gusti – niente di assurdo tipo “mangia solo pollo scondito per un mese”. Ogni due settimane abbiamo una video-call: mi pesano (o meglio, mi peso io e gli mando i dati), controlliamo i progressi e aggiustiamo il tiro. Questo ritmo mi tiene accountable, che per uno come me, con una vita incasinata tra lavoro e tutto il resto, è fondamentale. Risultati? Da settembre ho perso 8 kg, e non mi sento uno straccio, anzi, ho più energia.
Poi ci sono i “ma”. All’inizio mi mancava il contatto umano, quel “dai, spingi!” gridato in faccia che in palestra ti dà la carica. Online devi automotivarti, e non sempre è facile, specie nei giorni no. Il trainer è bravo, risponde veloce ai messaggi, ma a volte vorrei un feedback più immediato, tipo su un esercizio fatto male. Il dietologo invece è un po’ troppo teorico: mi spiega il perché di ogni cosa, ma a volte mi perdo nei dettagli e vorrei solo un “fai questo e basta”. E sì, la disciplina la devi mettere tu: se sgarri, nessuno ti vede aprire il frigo alle 11 di sera.
Le consulenze regolari sono il vero collante. Senza quelle, probabilmente avrei mollato. Mi piace che mi chiedano i numeri – peso, misure, foto – perché mi costringe a guardarmi allo specchio, in senso figurato. Ultima call: abbiamo deciso di aumentare un po’ i carboidrati per darmi più forza in allenamento, visto che sto iniziando a sollevare pesi decenti. Non proprio roba da bodybuilder, ma per me è un bel passo.
Consiglio? Se siete tipi pratici e organizzati, il coaching online può funzionare alla grande. Ma se avete bisogno di qualcuno che vi stia addosso fisicamente, forse non è la strada giusta. Io continuo, vediamo dove arrivo. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?