La mia rivoluzione con il metodo del piatto: porzioni perfette e tanta energia!

deandrade

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
 
Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
Ehi, che meraviglia il tuo piatto, sembra un quadro! Io, sai, sono fissata con le verdure del mio balconcino: oggi ho messo nel mio "metodo" zucchine appena raccolte e pomodori che profumano di sole. Niente di comprato, tutto cresciuto con le mie mani, e ti giuro che il sapore cambia tutto! Per le porzioni, vado a occhio ormai: metà di verde, un po’ di pollo del contadino vicino e un pugnetto di farro. Energia a mille e zero sensi di colpa! Tu dove trovi ispirazione per i colori nel piatto? Dai, buttami qualche idea pazza!
 
Ciao deandrade, il tuo entusiasmo è contagioso, davvero! Leggendo il tuo post, mi sono ritrovata a sorridere immaginando il tuo piatto pieno di colori e sapori. Hai ragione, il metodo del piatto è una svolta perché ti fa mangiare con consapevolezza, e questo è il primo passo per cambiare sul serio, non solo per un mese o due, ma per sempre.

Io sono una fanatica dei detox, lo ammetto, e credo che integrare qualche succo o smoothie possa fare la differenza, soprattutto per chi, come te, sta cercando un equilibrio duraturo. Non parlo di quelle diete estreme dove bevi solo liquidi per giorni, assolutamente no, perché quelle fanno più male che bene. Penso piuttosto a un supporto per il corpo, qualcosa che dia una spinta in più per sentirsi leggeri senza rinunciare al gusto. Per esempio, ogni tanto sostituisco uno dei miei pasti con uno smoothie ben bilanciato: una base di spinaci freschi, un po’ di cetriolo per idratarmi, una mela verde per il tocco dolce e mezzo avocado per la cremosità e i grassi buoni. Aggiungo una spolverata di semi di lino per le fibre e un goccio di succo di limone per risvegliare il metabolismo. È una coccola per il corpo, ma senza esagerare: massimo un paio di volte a settimana, perché il cibo solido, come il tuo meraviglioso piatto, resta la base.

Visto che parli di energia e di ascoltare il corpo, ti racconto come organizzo le mie giornate per non cadere nella trappola delle vecchie abitudini. Anch’io, come te, venivo da porzioni troppo abbondanti e magari da qualche sfizio di troppo, tipo un dolcetto serale che poi mi faceva sentire gonfia. Ora, oltre al metodo del piatto, cerco di pianificare i pasti con cura. Per le verdure, che sono il cuore di tutto, scelgo sempre quelle di stagione: ora, per esempio, sto andando a nozze con cavolo nero e zucca, che cuocio al forno con un filo d’olio e rosmarino. Per le proteine, alterno pesce, legumi e qualche volta pollo, ma sempre in porzioni contenute, come fai tu. I carboidrati li tengo leggeri, magari quinoa o patate dolci, che mi saziano senza appesantirmi.

Un consiglio che mi ha aiutato tanto per le porzioni è usare piatti più piccoli: sembra banale, ma il cervello si convince che stai mangiando un sacco! E poi, come dici tu, non serve strafare. Il segreto è la costanza: non si tratta di essere perfetti, ma di fare scelte giuste giorno dopo giorno. Per i momenti in cui ho voglia di qualcosa di diverso, invece di una tisana provo un’acqua aromatizzata fatta in casa, con fettine di arancia e qualche foglia di menta. È semplice, ma mi dà quella soddisfazione che prima cercavo nel vino o in uno snack.

Una cosa che mi incuriosisce del tuo approccio è come gestisci la voglia di “sgarrare”. Io, per esempio, non mi privo mai del tutto: se ho voglia di cioccolato, ne prendo un quadratino fondente e lo gusto lentamente, senza sensi di colpa. Così non mi sembra di essere a dieta, ma di aver scelto uno stile di vita. Tu come fai a restare così motivata? E per le verdure, hai qualche trucco per renderle sempre diverse? Io a volte mi blocco e finisco per grigliare tutto, ma vorrei sperimentare di più.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi hai fatto venire voglia di provare nuove combinazioni di colori nel piatto. Continuiamo a ispirarci a vicenda, che questo viaggio è più bello se lo facciamo insieme!
 
Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
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Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
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Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
Ehi, che bella energia in questo post! 😊 Mi ci tuffo con piacere, ma vi avverto: la mia storia è un po’ un sali e scendi, tipo montagne russe! 🙈 Qualche anno fa avevo abbracciato anch’io il metodo del piatto, proprio come te, e wow, sembrava di aver trovato la formula magica. Verdure colorate, proteine leggere, carboidrati giusti… mi sentivo una rockstar! 💪 Ero scesa di 10 chili, i vestiti mi stavano da dio e avevo un’energia pazzesca. Scattavo foto ai miei piatti come se fossi un influencer, giuro! 😄

Ma poi… beh, la vita ha fatto il suo gioco. 😔 Ho iniziato a sgarrare, prima un dolcetto qua, poi una pizza là, e quel “tanto è solo oggi” è diventato un’abitudine. Il vino è tornato a fare capolino (colpa delle cene con amici, lo confesso 🍷), e piano piano i chili sono tornati, pure con gli interessi. Ora sono di nuovo al punto di partenza, forse anche un po’ più su. 😣 Non vi nego che guardarmi allo specchio è dura, ma non voglio mollare. La tua storia mi ha fatto ricordare quanto stavo bene quando seguivo quel ritmo, e ora voglio riprovarci, ma con più testa.

Il metodo del piatto è fantastico, vero? Mi piaceva un sacco come mi obbligava a pensare a cosa mettevo nel piatto, senza sentirmi in castigo. Tipo, zucchine grigliate come le tue (che fame mi hai fatto venire! 🤤) con un po’ di hummus come “salsina” per non annoiarmi, del tacchino alla piastra e magari del farro al posto del riso per cambiare. Però, ecco, il mio problema era mantenere la costanza. Bastava un weekend fuori o una giornata storta e ciao, addio porzioni perfette. 😅

Voi come fate a non deragliare? Tipo, quando la voglia di una carbonara ti chiama a squarciagola, che trucco usate? 🥐 E poi, come gestite le cene fuori o le feste? Io lì crollo sempre, mi dico “vabbè, goditela” e finisco per strafogarmi. 😬 Sto pensando di ricominciare piano, magari preparando i piatti in anticipo per non improvvisare quando sono affamata. E poi, niente più vino per un po’, promesso! 💧 Solo tisane, come dici tu, che tra l’altro mi rilassano un sacco.

Il tuo piatto sembra un’opera d arte, complimenti! 🎨 Me lo segno per provarlo, magari con qualche spezia nuova per dare un twist. Qualcuno ha idee per rendere le verdure ancora più sfiziose senza aggiungere mille calorie? E ditemi, chi altro è caduto e si è rialzato? Ho bisogno di un po’ di ispirazione per tornare in carreggiata! 🚀 Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella spinta a non arrendermi. Forza, che ce la facciamo! 💥
 
Ciao a tutti, che bello condividere con voi questa mia avventura! Da quando ho scoperto il metodo del piatto, la mia vita è cambiata in meglio, e non sto esagerando! Immaginatevi: metà della mia porzione piena di verdure colorate, un quarto di proteine che mi danno forza e un altro quarto di carboidrati per l’energia. All’inizio sembrava una missione impossibile, ma vi giuro che con un po’ di pazienza ci sono riuscita!
Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che era una festa per gli occhi e per il palato: metà piatto con zucchine grigliate e pomodorini dolci come il sole, un quarto con del petto di pollo morbido cotto con un filo d’olio e spezie, e l’altro quarto con del riso integrale che sembrava quasi un abbraccio caldo. Ho scattato una foto prima di divorarlo, ve la allego perché merita! Non è solo bello, mi fa sentire leggera ma piena di energia per affrontare la giornata, tipo una pila ricaricata al massimo.
All’inizio non vi nego che facevo fatica: ero abituata a porzioni enormi e magari a qualche bicchiere di vino per “rilassarmi” (eh sì, lo ammetto!), ma ho detto basta. Niente alcol, solo acqua fresca o tisane profumate, e il mio corpo mi ringrazia ogni giorno. Ho iniziato piano, riducendo un po’ alla volta quello che mettevo nel piatto, e ora è diventato naturale. Non ho più quella sensazione di pesantezza, sapete? Mi sento come se avessi trovato il mio ritmo perfetto.
Il trucco, secondo me, è non strafare: non serve riempirsi di regole assurde, ma solo ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha bisogno. E poi, diciamocelo, vedere il piatto così ben diviso è pure soddisfacente! Qualcuno di voi lo ha provato? Come vi organizzate con le porzioni? Io sono curiosa di sapere tutto, magari mi date qualche idea per i prossimi esperimenti in cucina! Forza, che insieme si va lontano!
Ehi, che meraviglia leggere il tuo entusiasmo, mi hai fatto venire voglia di correre in cucina a comporre il mio prossimo piatto! La tua descrizione di quel pranzo colorato è un quadro, davvero, sembra quasi di sentirne il profumo. E sai una cosa? Il metodo del piatto è una rivoluzione anche per me, ma oggi voglio condividere un pezzetto della mia “danza” verso il cambiamento, con un tocco di visualizzazione che mi sta aiutando tantissimo.

Da quando ho iniziato questo percorso, ho deciso di rendere tutto un po’ magico, come se stessi costruendo un sogno passo dopo passo. Una delle cose che mi ha salvato nei momenti di tentazione è la mia “dosa dei desideri”. Non è niente di complicato: ho preso un quaderno vecchio, di quelli con la copertina un po’ stropicciata, e ci ho incollato immagini che rappresentano il mio obiettivo. Non solo foto di corpi perfetti, eh, ma anche immagini di piatti colorati come il tuo, di mercati pieni di verdure fresche, di me che rido con la mia famiglia a tavola, leggera e felice. Ogni tanto ci scrivo pure due righe, tipo “Oggi mi sento forte” o “Voglio sentirmi così energica da ballare tutta la sera”. Sembra una sciocchezza, ma guardarlo mi ricorda perché sto facendo tutto questo.

Un esercizio che mi sta aiutando tanto è quello della “pausa consapevole”. Prima di mangiare, mi fermo un attimo, guardo il mio piatto diviso come un piccolo arcobaleno – verdure, proteine, carboidrati – e penso: “Questo è il carburante per il mio corpo e per i miei sogni”. Non è solo cibo, è un gesto d’amore verso me stessa. E quando mi viene voglia di sgarrare (perché, diciamocelo, una fetta di torta al cioccolato ogni tanto chiama!), mi chiedo: “Questo mi avvicina o mi allontana dalla versione di me che voglio essere?”. Non sempre scelgo la risposta “giusta”, ma anche solo farmi la domanda mi aiuta a non perdere la rotta.

Per le porzioni, io faccio come te: non mi complico la vita. Uso un piatto più piccolo, così sembra sempre pieno e il mio cervello non si lamenta. La metà è sempre un’esplosione di verdure – cavolo nero saltato, carote al forno con un pizzico di cumino, o magari un’insalata croccante con semi di zucca. Le proteine sono il mio momento di creatività: a volte un uovo sodo con un filo di salsa di soia, altre volte del pesce al vapore con limone. I carboidrati? Adoro le patate dolci o il farro, che mi fanno sentire sazia ma non appesantita. E, come te, ho detto addio al vino – ora il mio bicchiere è pieno di acqua con una fettina di cetriolo o una foglia di menta, e mi sento quasi chic!

Una cosa che mi sta piacendo è coinvolgere la mia famiglia. Non voglio che sia solo “la mia dieta”, ma un modo di stare bene insieme. Così, una volta a settimana, prepariamo un piatto tutti insieme: i miei figli scelgono una verdura colorata, mio marito si occupa delle spezie, e io metto tutto in armonia. È diventato un momento nostro, e vedere loro che mangiano broccoli senza fare storie è una vittoria che vale più di qualsiasi numero sulla bilancia.

Dimmi, tu come fai a rendere questo percorso tuo? Hai qualche trucco per non perdere la motivazione? E magari condividi un’altra idea per un piatto, perché il tuo mi ha ispirato da matti! Continuiamo a sostenerci, che questa rivoluzione è più bella se la facciamo insieme.
 
Wow, il tuo racconto è una ventata di energia pura, mi hai fatto quasi vedere quel piatto colorato davanti a me! La tua passione per il metodo del piatto è contagiosa, e leggere di come hai trovato il tuo equilibrio mi dà una spinta in più per continuare il mio percorso. Voglio condividere un po’ della mia esperienza, sperando che possa ispirare qualcuno come il tuo post ha ispirato me.

Per me, questa rivoluzione non è solo sul cibo, ma su come sto imparando ad ascoltare il mio corpo e a trattarlo con rispetto, dopo anni in cui l’ho un po’ trascurato. All’inizio, confesso, ero scettica: dividere il piatto in porzioni precise mi sembrava una cosa da chef stellati, non da una come me che a malapena sapeva cuocere un uovo! Ma poi ho iniziato a sperimentare, e ora è come se ogni pasto fosse un piccolo rituale per volermi bene. La chiave per me è stata rendere tutto semplice e piacevole, senza ossessionarmi con le regole.

Come te, punto su piatti che siano un’esplosione di colori e sapori. Metà del mio piatto è sempre dedicato alle verdure: ultimamente sono fissata con le barbabietole arrosto, che hanno quel sapore dolce e terroso, oppure con un mix di peperoni e melanzane grigliate con un filo d’olio e origano. Un quarto lo riempio con proteine che mi diano forza: a volte del tacchino alla piastra, altre volte dei legumi come ceci speziati o lenticchie stufate con un po’ di curcuma. Per i carboidrati, scelgo spesso quinoa o orzo, che mi tengono sazia senza appesantirmi. E, proprio come hai detto tu, ho eliminato l’alcol e altre bevande che non mi fanno bene, tipo quelle gassate che prima bevevo senza nemmeno pensarci. Ora mi coccolo con acqua aromatizzata con limone e zenzero o tisane alla frutta, che mi fanno sentire leggera e curata.

Un trucco che sto usando per mantenere il controllo delle porzioni è preparare tutto in anticipo. La domenica mi ritaglio un’oretta per cucinare le basi della settimana: verdure già tagliate, proteine cotte, cereali pronti. Così, quando sono di corsa, non rischio di buttarmi su qualcosa di poco sano solo perché è più veloce. E poi, ho scoperto che mi piace “giocare” con le spezie: un pizzico di paprika qua, un po’ di rosmarino là, e anche il piatto più semplice diventa una festa. Questo mi aiuta a non sentire la mancanza di sapori forti o di bevande zuccherate che prima accompagnavano i miei pasti.

Un’altra cosa che mi sta aiutando tanto è cambiare il modo in cui penso al cibo. Prima vedevo i pasti come un premio o una consolazione, ora li vedo come un modo per nutrire il mio corpo e la mia mente. Quando preparo il mio piatto, mi prendo un momento per apprezzarlo: guardo i colori, annuso i profumi, e mi dico che sto facendo qualcosa di buono per me. Sembra una cosa piccola, ma mi sta insegnando a godermi il cibo senza sensi di colpa o eccessi. E se qualche volta sgarro – perché, ammettiamolo, una pizza ogni tanto ci sta – non mi punisco, ma torno subito al mio ritmo, senza drammi.

Mi piace l’idea di coinvolgere gli altri, come fai tu con la tua famiglia. Io sto provando a portare questo spirito anche con le mie amiche: ogni tanto organizziamo una cena dove ognuna porta un ingrediente per comporre piatti sani e bilanciati. È un modo per ridere, chiacchierare e ricordarci che mangiare bene non significa privarsi, ma scoprire nuovi sapori. L’ultima volta abbiamo fatto un’insalata di farro con rucola, feta e noci, e una crema di zucca che era la fine del mondo.

Dimmi, tu come fai a rendere ogni giorno speciale con questo metodo? Hai qualche spezia segreta o un ingrediente che non può mancare nei tuoi piatti? E magari raccontami di un altro pasto che ti ha fatto sentire super energica, perché il tuo pollo con riso e zucchine mi ha già conquistato! Continuiamo a scambiarci idee, che questo viaggio è più bello se lo facciamo insieme.