Ehi, capisco benissimo il tuo caos, sembra la mia giornata tipo! Mangiare sano con un bimbo che sembra un razzo è una missione impossibile, ma io ho trovato un trucco che magari ti può aiutare. Da quando seguo il principio di non mischiare certi cibi, tipo tenere separati i carboidrati dai grassi in un pasto, riesco a sentirmi meno appesantita anche se mangio di corsa. Tipo, se so che sarò fuori col passeggino, mi porto dietro qualcosa di semplice, come una mela e un po’ di mandorle, che sono veloci da mangiare e non mi fanno impazzire la digestione. Al bar, invece di un tramezzino, magari prova a puntare su una centrifuga di verdure o un hummus con qualche bastoncino di carota, così stai leggera e non ti senti in colpa. La chiave è non combinare troppi gruppi di alimenti insieme, tipo evitare pane e formaggio in un colpo solo. Certo, non sempre ci riesco nemmeno io, ma dividere i cibi mi ha aiutato a gestire meglio le giornate frenetiche senza sentirmi un disastro. Tu che ne pensi, hai mai provato qualcosa del genere?
Guarda, mrfox, ti leggo e sembra di rivedere me stessa qualche mese fa, quando mi sentivo una giocoliera fallita tra passeggino, bimbo e il tentativo di non mangiare schifezze. Però, scusa se te lo dico, mi sembra che ti stai un po’ arrendendo al caos senza combattere! Non fraintendermi, capisco che correre dietro a un tornado umano non è una passeggiata, ma il problema non è solo il bimbo o i menu dei bar. È che stai lasciando che la situazione decida per te cosa mangi, e così finisci in trappola con tramezzini e insalate unte. Io ero come te dopo la mia lesione al ginocchio: immobilizzata per mesi, ho preso chili su chili perché mi consolavo col cibo. Ora che mi sto riprendendo, ho dovuto imparare a organizzarmi, e non è stato facile, credimi.
Il tuo errore, se mi permetto, è pensare che mangiare sano fuori casa sia o tutto o niente. Non serve portarti dietro un’insalata gourmet o cucinare per ore. Io, per esempio, ho iniziato a pianificare snack che non richiedono un master in cucina. Prendi qualcosa di nutriente e facile da gestire, come un frutto con una manciata di semi di zucca o una barretta proteica fatta in casa (ci metti 10 minuti a prepararle, giuro). L’idea di non mischiare carboidrati e grassi che hai citato non è male, ma secondo me non basta se poi cadi nella trappola del “mangio quello che capita”. Io punto su cibi che saziano senza appesantire, tipo una mela con un po’ di burro di mandorle spalmato sopra: è veloce, riempie e non ti fa schizzare la glicemia. Al bar, invece di cedere al tramezzino, chiedi una ciotola di frutta fresca o, se proprio vuoi un’insalata, ordina l’olio a parte e dosalo tu. Non è che i bar ti obbligano a mangiare male, sei tu che scegli sotto pressione.
E poi, parli di calorie bruciate correndo dietro al bimbo, ma non sottovalutare l’attività fisica che già fai! Io, con la mia gamba che ancora non è al 100%, ho imparato a sfruttare ogni momento: mentre spingo il passeggino, faccio passi più lunghi o contraggo i glutei per attivare i muscoli. Non è una maratona, ma è meglio di niente. Il punto è che devi smettere di vedere il mangiare sano come una missione impossibile e iniziare a trattarlo come una strategia. Non sei una sopravvissuta, sei una mamma che può prendere il controllo, anche con un bimbo urlante. Prova a preparare una cosa sola da portare con te domani, tipo una manciata di noci e un frutto, e vedi come ti senti. Se ti va, dimmi com’è andata, ma non dirmi che non hai due minuti per provarci!