Maratona online: quando la bilancia diventa il mio personal trainer (e io le dico 'basta' ogni lunedì)

Reducto

Membro
6 Marzo 2025
83
7
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia"! Eccomi qui, reduce dall’ennesima maratona online che mi ha fatto sudare più per la competizione che per i chili persi. Sapete com’è, ti iscrivi con quel mix di entusiasmo e disperazione, convinta che stavolta sì, la bilancia smetterà di guardarmi come se fossi un dolce alla crema dimenticato in frigo. E invece? Ogni lunedì le dico "basta, ora si cambia", e ogni martedì sono di nuovo lì a chiederle scusa con un biscotto in mano.
Ma parliamoci chiaro, queste maratone sono una droga. Non so se è la classifica che mi fa sentire una guerriera o il gruppo WhatsApp che esplode di "forza ragazze, oggi plank!". Io, che di plank conosco solo quello emotivo quando vedo il mio peso, mi ritrovo a fare squat davanti allo specchio con la playlist di Rocky in sottofondo. E funziona, eh. Tipo, settimana scorsa ho perso 300 grammi e ho festeggiato come se avessi vinto l’oro olimpico. Poi ho scoperto che era il peso del gatto che non saliva più sulla bilancia con me, ma vabbè, la motivazione è motivazione.
Il bello di questi challenge è che ti senti meno sola. C’è sempre quella tipa che posta la foto del suo smoothie verde – che io giuro, sembra il risultato di un esperimento fallito – e tu ti gasi pensando "ok, anch’io posso farcela". Poi ci sono io che posto la mia acqua e limone, ma solo perché il limone dà un tocco di classe alla mia idratazione svogliata. E niente, si va avanti così, tra cadute e risalite, con la bilancia che diventa il mio personal trainer e io che le rispondo "sì, coach, ma fammi respirare ogni tanto!". Qualcuno di voi è in qualche maratona ora? Dai, raccontate, che ho bisogno di ispirazione per non mollare al prossimo "lunedì della verità"!
 
  • Mi piace
Reazioni: nwohhh2000
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia"! Eccomi qui, reduce dall’ennesima maratona online che mi ha fatto sudare più per la competizione che per i chili persi. Sapete com’è, ti iscrivi con quel mix di entusiasmo e disperazione, convinta che stavolta sì, la bilancia smetterà di guardarmi come se fossi un dolce alla crema dimenticato in frigo. E invece? Ogni lunedì le dico "basta, ora si cambia", e ogni martedì sono di nuovo lì a chiederle scusa con un biscotto in mano.
Ma parliamoci chiaro, queste maratone sono una droga. Non so se è la classifica che mi fa sentire una guerriera o il gruppo WhatsApp che esplode di "forza ragazze, oggi plank!". Io, che di plank conosco solo quello emotivo quando vedo il mio peso, mi ritrovo a fare squat davanti allo specchio con la playlist di Rocky in sottofondo. E funziona, eh. Tipo, settimana scorsa ho perso 300 grammi e ho festeggiato come se avessi vinto l’oro olimpico. Poi ho scoperto che era il peso del gatto che non saliva più sulla bilancia con me, ma vabbè, la motivazione è motivazione.
Il bello di questi challenge è che ti senti meno sola. C’è sempre quella tipa che posta la foto del suo smoothie verde – che io giuro, sembra il risultato di un esperimento fallito – e tu ti gasi pensando "ok, anch’io posso farcela". Poi ci sono io che posto la mia acqua e limone, ma solo perché il limone dà un tocco di classe alla mia idratazione svogliata. E niente, si va avanti così, tra cadute e risalite, con la bilancia che diventa il mio personal trainer e io che le rispondo "sì, coach, ma fammi respirare ogni tanto!". Qualcuno di voi è in qualche maratona ora? Dai, raccontate, che ho bisogno di ispirazione per non mollare al prossimo "lunedì della verità"!
Ehi, salve a tutti, o magari “ciao, anime in lotta con la bilancia”! Ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Quella storia del lunedì in cui giuri alla bilancia che “stavolta è quella buona” e poi il martedì sei lì a fare pace con un biscotto… è praticamente la mia autobiografia! Però, lasciatelo dire, queste maratone online sono una genialata. Ti tirano dentro con quel misto di adrenalina e “dai, ce la posso fare”, e alla fine ti ritrovi a pedalare come se fossi inseguita dal tuo peso forma di dieci anni fa.

Io, per dire, ho trovato la mia salvezza sul sellino della bici. Non sto a fare la fanatica, eh, ma quando ho iniziato a girare per le stradine vicino casa – prima dieci minuti col fiatone, poi mezz’ora, poi via per ore – qualcosa è scattato. Non è solo questione di chili, anche se ne ho lasciati per strada un bel po’ (tipo 8, e per me è come aver scalato l’Everest senza ossigeno). È che la bici ti dà quel senso di libertà pazzesco: tu, il vento in faccia e la bilancia che per una volta non ti giudica. Certo, all’inizio mi sentivo un po’ una tartaruga con le rotelle, ma poi ho preso il ritmo. Ora, quando vedo un lunedì arrivare, non penso più “oddio, la bilancia”, ma “ok, dove pedalo oggi?”.

Il gruppo WhatsApp delle maratone lo capisco bene, con quelle che sparano foto di smoothie che sembrano pozioni magiche. Io invece posto i miei panorami in sella: una salita tosta, un tramonto sudato, la borraccia che sembra un trofeo. Non sarà haute cuisine, ma per me è vita. E poi, parliamoci chiaro, dopo un giro decente ti senti una guerriera anche senza plank – che, tra l’altro, continuo a evitare come la peste. Il mio “personal trainer” ormai è il contachilometri: se mi dice che ho fatto 20 km, posso anche guardarmi allo specchio senza paura.

Sono in una challenge pure io adesso, una specie di “100 km in un mese”. Niente di estremo, ma abbastanza per tenermi sul pezzo. Tu che dici, ti butti con me? Magari non sulla bici, ma con qualcosa che ti fa sudare e sorridere insieme. Dai, che al prossimo lunedì della verità gliela facciamo vedere noi alla bilancia – e senza biscotti di scuse! Racconta, che mi serve una spinta per non mollare a metà salita!
 
  • Mi piace
Reazioni: utk
Ciao, o forse meglio “ehi, compagni di avventure pesate”! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un po’ più di sudore e meno biscotti – almeno ci provo! Quel tuo lunedì di buoni propositi che si scioglie al martedì è una scena che conosco fin troppo bene. Però, sai, queste maratone online hanno quel qualcosa che ti aggancia: sarà la classifica che ti fa sentire un po’ Rocky o quel “forza ragazze” che ti spinge a non mollare, anche quando la bilancia sembra avere un conto personale con te.

Io ho trovato la mia strada nel crossfit, e non sto esagerando se dico che mi ha cambiato la vita. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei workout brevi ma intensi che ti lasciano a terra a chiederti perché non hai scelto il divano. Poi però ho scoperto i WOD – i workout del giorno – e lì è scattata la magia. Non parlo solo di chili persi, che comunque sono arrivati (tipo 6 in qualche mese, e per me è come aver sollevato un bilanciere da record), ma di forza e fiato. Una volta facevo fatica a portare la spesa su per le scale, ora mi sparo burpee e squat come se niente fosse. Il crossfit-zal è diventato il mio tempio: entri, ti sfoghi, esci distrutta ma felice.

Il bello è che non serve essere degli atleti per iniziare. Io sono partita da zero, con l’istruttore che mi correggeva ogni due secondi e il fiatone dopo dieci salti sul box. Ora, quando finisco un WOD tipo “Fran” – 21-15-9 di thruster e pull-up, roba da matti – mi sento una specie di supereroina. E la bilancia? Beh, non è più il mio personal trainer tiranno. Certo, ogni tanto ci litigo ancora, ma adesso so che il numero è solo una parte della storia. Pesavo i miei progressi in chili, ora li misuro in ripetizioni in più o secondi in meno.

Capisco il tuo entusiasmo per il gruppo WhatsApp e le foto degli smoothie – che, diciamocelo, a volte sembrano più un esperimento di chimica che cibo. Io invece condivido i miei post-allenamento: sudata, rossa in faccia, con un sorriso che dice “ce l’ho fatta”. Non sarà poetico come un tramonto in bici, ma per me è oro. E poi, dopo un WOD tosto, anche un semplice pollo grigliato con verdure mi sembra un banchetto da re – altro che biscotti di scuse!

Sono in una sfida pure io ora: un mese di WOD giornalieri, niente di assurdo ma abbastanza per tenere il ritmo. Che ne dici, ti va di unirti al mio “sudare e sorridere”? Non dico di venire al crossfit-zal con me, ma magari trovi il tuo modo di dare un calcio al lunedì della verità. Raccontami, che mi serve un po’ della tua energia per spingere sull’ultima serie – e per non cedere alla tentazione di un dolce quando la bilancia mi guarda storto!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia"! Eccomi qui, reduce dall’ennesima maratona online che mi ha fatto sudare più per la competizione che per i chili persi. Sapete com’è, ti iscrivi con quel mix di entusiasmo e disperazione, convinta che stavolta sì, la bilancia smetterà di guardarmi come se fossi un dolce alla crema dimenticato in frigo. E invece? Ogni lunedì le dico "basta, ora si cambia", e ogni martedì sono di nuovo lì a chiederle scusa con un biscotto in mano.
Ma parliamoci chiaro, queste maratone sono una droga. Non so se è la classifica che mi fa sentire una guerriera o il gruppo WhatsApp che esplode di "forza ragazze, oggi plank!". Io, che di plank conosco solo quello emotivo quando vedo il mio peso, mi ritrovo a fare squat davanti allo specchio con la playlist di Rocky in sottofondo. E funziona, eh. Tipo, settimana scorsa ho perso 300 grammi e ho festeggiato come se avessi vinto l’oro olimpico. Poi ho scoperto che era il peso del gatto che non saliva più sulla bilancia con me, ma vabbè, la motivazione è motivazione.
Il bello di questi challenge è che ti senti meno sola. C’è sempre quella tipa che posta la foto del suo smoothie verde – che io giuro, sembra il risultato di un esperimento fallito – e tu ti gasi pensando "ok, anch’io posso farcela". Poi ci sono io che posto la mia acqua e limone, ma solo perché il limone dà un tocco di classe alla mia idratazione svogliata. E niente, si va avanti così, tra cadute e risalite, con la bilancia che diventa il mio personal trainer e io che le rispondo "sì, coach, ma fammi respirare ogni tanto!". Qualcuno di voi è in qualche maratona ora? Dai, raccontate, che ho bisogno di ispirazione per non mollare al prossimo "lunedì della verità"!
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia! Io sono qui, un po’ stanca di queste maratone che mi fanno girare la testa più delle scale di casa. A una certa età, credetemi, perdere un etto è già un’impresa, altro che plank e smoothie verdi! Però devo dire che il gruppo tira su il morale, anche se ogni lunedì mi ritrovo a litigare con la bilancia come fosse un vecchio amico testardo. Tu hai ragione, non sei sola, e questo aiuta. Ora sono in una sfida estiva, leggera, niente di folle, perché il caldo già mi sfianca. Dai, dimmi che ci sei anche tu, che ho bisogno di un po’ di grinta per non cedere alla tentazione di un gelato!
 
Guarda, ciao, o forse meglio un “muoviti” se no qui non ci salviamo più! Queste maratone online mi stanno uccidendo: tra i bambini che urlano, il lavoro che non finisce e la bilancia che mi fissa come un giudice, sto per crollare. Tu parli di plank? Io faccio squat mentre riscaldo la cena, e se perdo 200 grammi è perché ho corso dietro al piccolo, non per altro. Sono in una sfida ora, sì, ma guai a te se molli prima di me: dobbiamo far tremare ‘sta bilancia, altro che biscotti e scuse!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia"! Eccomi qui, reduce dall’ennesima maratona online che mi ha fatto sudare più per la competizione che per i chili persi. Sapete com’è, ti iscrivi con quel mix di entusiasmo e disperazione, convinta che stavolta sì, la bilancia smetterà di guardarmi come se fossi un dolce alla crema dimenticato in frigo. E invece? Ogni lunedì le dico "basta, ora si cambia", e ogni martedì sono di nuovo lì a chiederle scusa con un biscotto in mano.
Ma parliamoci chiaro, queste maratone sono una droga. Non so se è la classifica che mi fa sentire una guerriera o il gruppo WhatsApp che esplode di "forza ragazze, oggi plank!". Io, che di plank conosco solo quello emotivo quando vedo il mio peso, mi ritrovo a fare squat davanti allo specchio con la playlist di Rocky in sottofondo. E funziona, eh. Tipo, settimana scorsa ho perso 300 grammi e ho festeggiato come se avessi vinto l’oro olimpico. Poi ho scoperto che era il peso del gatto che non saliva più sulla bilancia con me, ma vabbè, la motivazione è motivazione.
Il bello di questi challenge è che ti senti meno sola. C’è sempre quella tipa che posta la foto del suo smoothie verde – che io giuro, sembra il risultato di un esperimento fallito – e tu ti gasi pensando "ok, anch’io posso farcela". Poi ci sono io che posto la mia acqua e limone, ma solo perché il limone dà un tocco di classe alla mia idratazione svogliata. E niente, si va avanti così, tra cadute e risalite, con la bilancia che diventa il mio personal trainer e io che le rispondo "sì, coach, ma fammi respirare ogni tanto!". Qualcuno di voi è in qualche maratona ora? Dai, raccontate, che ho bisogno di ispirazione per non mollare al prossimo "lunedì della verità"!
Ehi, salve a voi, anime in lotta con la bilancia! Devo dirtelo, il tuo post mi ha fatto ridere e annuire allo stesso tempo, come quando ti guardi allo specchio e pensi "ok, non è così male... o forse sì?". Anch’io conosco bene quel ciclo infinito del lunedì della svolta e del martedì del biscotto consolatorio. Ma sai una cosa? Io ho trovato la mia via di fuga, e non c’entra plank o smoothie verdi dall’aspetto sospetto. Parlo di danza, amica mia. Salsa, hip-hop, persino un po’ di balletto quando mi sento elegante – è stato il mio modo per dire "basta" alla bilancia senza sentirmi in colpa.

All’inizio non ci credevo nemmeno io. Pensavo: "Ma davvero, muovermi a ritmo mi farà perdere qualcosa oltre alla dignità sul dancefloor?". E invece, sorpresa! Non solo ho perso chili – piano piano, eh, mica sono diventata una silfide da un giorno all’altro – ma ho anche smesso di vedere il movimento come una punizione. La salsa mi ha insegnato a sciogliere i fianchi e la tensione, l’hip-hop mi ha dato quella grinta da "posso spaccare tutto", e il balletto... beh, diciamo che mi fa sentire una specie di cigno, anche se a volte inciampo come un’anatra. Non è una maratona online con classifiche e squat davanti allo specchio, ma è un ritmo che mi porto dentro, e ogni passo è una piccola vittoria.

Il bello è che non c’è bilancia che tenga. Certo, all’inizio la controllavo, curiosa di vedere se quei giri di salsa bruciavano davvero qualcosa. Poi ho capito che non era il numero a farmi sentire bene, ma il fatto di divertirmi. Una volta, dopo una lezione di hip-hop, ero così euforica che ho mangiato una pizza intera senza rimorsi – e la bilancia non mi ha giudicata, giuro! Forse perché non ci sono salita per una settimana, ma dettagli. Il punto è che la danza mi ha fatto capire che il movimento non deve essere una guerra contro me stessa, ma un piacere. E quando ti piace, non molli.

Ora, non fraintendermi, capisco il fascino delle maratone online. Quel "forza ragazze" su WhatsApp, la classifica che ti spinge a non arrenderti... è una scarica di adrenalina! Ma ti consiglio di provare a buttarti in una pista da ballo, anche solo in salotto con una playlist sparata a tutto volume. Magari non perdi 300 grammi in una settimana – o forse sì, chi lo sa? – ma ti ritrovi a sorridere invece di litigare con la bilancia. E se il gatto smette di pesarsi con te, beh, è solo un bonus! Tu che dici, ti va di fare un passo di danza tra un lunedì e l’altro? Raccontami, che magari mi unisco alla tua maratona... ma con un po’ di ritmo in più!
 
Ciao, compagni di bilancia! Il tuo racconto mi ha fatto quasi cadere dalla sedia, perché sembra un film tragicomico in cui recitiamo tutti, con la bilancia come regista inflessibile. Quel "basta" del lunedì che si scioglie come neve al sole entro martedì lo conosco fin troppo bene, ma io ho preso un’altra strada, lontana dai plank e dagli smoothie che sembrano pozioni di un alchimista pazzo. Io sono quello col metabolismo da Formula 1: brucio tutto in un lampo e il mio obiettivo non è perdere, ma costruire. Muscoli, sì, ma senza quella patina di grasso che sembra appiccicarsi come un souvenir indesiderato.

La mia Italia è fatta di piatti che profumano di casa, ma per me la sfida è trasformarli in alleati. Niente diete da fame o conteggi ossessivi, solo un piano solido: proteine magre, carboidrati che danno energia e non gonfiano, e allenamenti che fanno tremare i muri. Mangio pollo grigliato come se fosse una religione, riso basmati come fosse oro e albumi d’uovo che ormai sogno di notte. Non è una maratona online, ma una maratona mia, personale, dove il traguardo è guardarmi allo specchio e dire "ecco, ci siamo". La bilancia? La uso, sì, ma non è il mio generale. Mi interessa di più il metro da sarto e come mi sento quando alzo un peso che prima mi avrebbe schiacciato.

Le tue parole sulle cadute e le risalite mi hanno colpito. Anche per me non è tutto lineare: ci sono giorni in cui il divano chiama più forte di una sirena e il tiramisù della nonna sembra patriotticamente obbligatorio. Ma ho imparato a non mollare. Il trucco? Allenamenti brevi ma intensi – squat, stacchi, panca – e un piatto che non tradisce mai: tacchino con verdure saltate e un filo d’olio extravergine, quello buono, che sa di ulivi e sudore italiano. Non posto foto di smoothie, ma magari una bistecca cotta al punto giusto, perché per me il cibo è carburante, non penitenza.

Le maratone online sono un’idea geniale, lo ammetto. Quel senso di squadra, il tifo virtuale, la competizione sana – è roba che ti accende. Io però sono più un lupo solitario in palestra, con la mia playlist che spazia da Battisti ai Metallica, a seconda di quanto voglio spingere. Non ho un gruppo WhatsApp che mi incita, ma ho i miei progressi: settimana scorsa ho aggiunto 5 chili allo stacco e mi sono sentito un gladiatore nell’arena. Il gatto sulla bilancia non ce l’ho, ma se ci salisse, probabilmente peserebbe più dei miei bicipiti di qualche mese fa!

Ti capisco quando dici che queste sfide ti fanno sentire meno sola. Anche se il mio percorso è diverso, il senso di lotta è lo stesso. Io non cerco di scendere di peso, ma di salire – di massa pulita, però, non di pizza accumulata. Ti direi di provare a sollevare qualcosa di pesante, magari tra un lunedì della verità e l’altro. Non serve una palestra: due bottiglie d’acqua e un po’ di volontà bastano per iniziare. E se la bilancia ti guarda storto, rispondile con un sorriso e un "tranquilla, sto costruendo un capolavoro". Tu che ne pensi? Sei in qualche sfida ora? Raccontami, che magari ti rubo un po’ di ispirazione per il prossimo allenamento!
 
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un pizzico di malinconia. La tua energia mi ha fatto ripensare a quando anch’io correvo dietro a numeri che non raccontavano tutta la storia. Ora, però, il mio ritmo è un altro: i passi di salsa, i giri di hip-hop, un plié che mi fa sentire leggero anche quando il cuore pesa. Non è solo il corpo che si muove, è la testa che si libera. La bilancia non comanda più, conta di più il fiato che tiene il passo con la musica. Mangio con cura, per la pressione, sai, ma senza ossessioni: un po’ di verdura, pesce, un filo d’olio. Ballare mi ha insegnato a voler bene a ogni curva, ogni fatica. Tu che dici, ti va di provare un passo di danza tra un lunedì e l’altro?
 
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un pizzico di malinconia. La tua energia mi ha fatto ripensare a quando anch’io correvo dietro a numeri che non raccontavano tutta la storia. Ora, però, il mio ritmo è un altro: i passi di salsa, i giri di hip-hop, un plié che mi fa sentire leggero anche quando il cuore pesa. Non è solo il corpo che si muove, è la testa che si libera. La bilancia non comanda più, conta di più il fiato che tiene il passo con la musica. Mangio con cura, per la pressione, sai, ma senza ossessioni: un po’ di verdura, pesce, un filo d’olio. Ballare mi ha insegnato a voler bene a ogni curva, ogni fatica. Tu che dici, ti va di provare un passo di danza tra un lunedì e l’altro?
Ciao! Il tuo messaggio mi ha fatto sorridere, sai? Quel mix di ritmo, musica e libertà che racconti è contagioso. Io sono più uno da "faccio il minimo, ma lo faccio bene". Non mi vedrai mai a correre maratone o a pesare ogni grammo di cibo, però qualcosa ho imparato: piccoli passi, costanti, fanno la differenza. Tipo bere più acqua, camminare invece di prendere l’auto, o mangiare una porzione un po’ più piccola senza sentirmi in punizione. La bilancia? La guardo, ma non è il mio capo. Ballare come fai tu sembra un modo bellissimo per muovere il corpo e anche l’umore. Magari non sono da salsa, ma potrei provare a mettere della musica e lasciarmi andare un po’. Che dici, un lunedì di questi ci proviamo a fare un passo di danza con la vita?