Ragazzi, parliamoci chiaro: massaggi e macchinari per dimagrire, che sia a casa o in palestra, devono funzionare sul serio, non possiamo perdere tempo con promesse vuote! Io sono anni che sperimento di tutto, da massaggi manuali a quelli con rulli strani, fino alle fasce vibranti e alle macchine sottovuoto che ti fanno sudare come se fossi in una sauna. E sapete una cosa? Non è solo una questione di chili che scendono, ma di come ti senti dopo, di chi ti sta intorno e di quanto ti senti a tuo agio a farli in un posto o nell’altro.
A casa ho provato di tutto: ho comprato un aggeggio per il massaggio linfatico che sembrava uscito da un film di fantascienza. All’inizio pensavo fosse una svolta, lo accendevo mentre guardavo la TV e mi dicevo “ecco, ora sì che i rotolini spariscono”. Ma dopo un mese? Zero risultati visibili, solo un po’ di pelle più liscia e un rumore assurdo che spaventava il gatto. Poi c’è il fattore solitudine: a casa sei tu e basta, nessuno che ti sprona, nessuno che ti guarda e ti fa venir voglia di insistere. Ti senti un po’ abbandonato, e se non hai la costanza di ferro finisce che molli.
In palestra invece è un altro mondo. Ho provato le sedute di vacuum training, quelle coi macchinari che ti strizzano e ti promettono di sciogliere il grasso. Costano un occhio della testa, ma c’è il tecnico che ti segue e ti senti obbligato a non fare figuracce. E poi c’è la gente: vedere gli altri che sudano ti dà una spinta, ti fa pensare “ok, non sono l’unico a combattere con questi maledetti fianchi”. Però, diciamolo, non sempre i risultati sono proporzionali ai soldi che spendi. Una volta ho fatto un ciclo di 10 sedute di cavitazione, e sì, forse ho perso un centimetro, ma ero io o era solo la mia immaginazione? Mi guardavo allo specchio e non capivo.
Insomma, io sono stufa di buttare tempo e soldi senza certezze. A casa hai il controllo, puoi provare quello che vuoi senza occhi indiscreti, ma ti manca quel confronto umano che in palestra invece ti tiene sul pezzo. Dall’altra parte, in palestra ti senti parte di qualcosa, ma se il portafoglio piange e i risultati non arrivano, ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Voi che ne pensate? Qualcuno ha trovato la quadra tra queste due opzioni? Perché io sono ancora qui che provo, misuro e spero, ma non mollo finché non scovo qualcosa che funzioni davvero!
A casa ho provato di tutto: ho comprato un aggeggio per il massaggio linfatico che sembrava uscito da un film di fantascienza. All’inizio pensavo fosse una svolta, lo accendevo mentre guardavo la TV e mi dicevo “ecco, ora sì che i rotolini spariscono”. Ma dopo un mese? Zero risultati visibili, solo un po’ di pelle più liscia e un rumore assurdo che spaventava il gatto. Poi c’è il fattore solitudine: a casa sei tu e basta, nessuno che ti sprona, nessuno che ti guarda e ti fa venir voglia di insistere. Ti senti un po’ abbandonato, e se non hai la costanza di ferro finisce che molli.
In palestra invece è un altro mondo. Ho provato le sedute di vacuum training, quelle coi macchinari che ti strizzano e ti promettono di sciogliere il grasso. Costano un occhio della testa, ma c’è il tecnico che ti segue e ti senti obbligato a non fare figuracce. E poi c’è la gente: vedere gli altri che sudano ti dà una spinta, ti fa pensare “ok, non sono l’unico a combattere con questi maledetti fianchi”. Però, diciamolo, non sempre i risultati sono proporzionali ai soldi che spendi. Una volta ho fatto un ciclo di 10 sedute di cavitazione, e sì, forse ho perso un centimetro, ma ero io o era solo la mia immaginazione? Mi guardavo allo specchio e non capivo.
Insomma, io sono stufa di buttare tempo e soldi senza certezze. A casa hai il controllo, puoi provare quello che vuoi senza occhi indiscreti, ma ti manca quel confronto umano che in palestra invece ti tiene sul pezzo. Dall’altra parte, in palestra ti senti parte di qualcosa, ma se il portafoglio piange e i risultati non arrivano, ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Voi che ne pensate? Qualcuno ha trovato la quadra tra queste due opzioni? Perché io sono ancora qui che provo, misuro e spero, ma non mollo finché non scovo qualcosa che funzioni davvero!