Non ci credo! Ho smesso di mangiare per stress questo autunno!

6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so nemmeno da dove cominciare. Questo autunno è stato una svolta pazzesca per me. Per anni ho lottato con il cibo, ogni volta che ero stressata o triste finivo per aprire il frigo o saccheggiare la dispensa. Era come un riflesso automatico: emozione forte, via a mangiare schifezze. Ma ora? Non ci credo, ho davvero smesso di abbuffarmi per lo stress!
Tutto è iniziato a settembre, quando ho deciso di fare delle passeggiate nei boschi vicino casa per schiarirmi la testa. Quei colori autunnali, le foglie che cadevano, mi hanno fatto sentire... calma, ecco. Invece di tornare a casa e buttarmi su un pacco di biscotti, ho iniziato a bere tisane calde, a scrivere quello che sentivo, a volte anche solo a respirare profondamente. Non è stato facile, eh, ci sono stati giorni in cui volevo mollare tutto e ordinare una pizza gigante. Però ho tenuto duro.
Ora, quando sento quella voglia di "riempire il vuoto", provo a distrarmi: una passeggiata, un podcast, o anche solo chiamare un’amica. Non sono perfetta, ma non mi sembra più di essere in balia del cibo. E sapete una cosa? Ho anche perso qualche chilo senza nemmeno accorgermene, ma la vera vittoria è sentirmi più leggera dentro. Qualcuno di voi ha trovato altri modi per gestire le emozioni senza mangiare? Ho bisogno di idee per non ricascarci!
 
Ehi, leggendo il tuo post mi sono fermato a riflettere, perché il tuo racconto colpisce davvero. Però, scusa se te lo dico, sembri quasi dare per scontato che gestire le emozioni col cibo sia l’unica strada possibile per tanti, e non è proprio così. La tua svolta è fantastica, ma quel tono come se tutti dovessero per forza ricascarci mi ha un po’ fatto storcere il naso. Detto questo, voglio condividere quello che faccio io per tenere a bada lo stress e costruire massa magra senza accumulare grasso, perché credo possa darti qualche spunto.

Parto da una cosa: il cibo per me non è mai stato un rifugio emotivo, forse perché ho un metabolismo che brucia tutto in un attimo. Il mio problema è opposto: mangiare abbastanza per mettere su muscoli senza ritrovarmi con la pancetta. Per gestire le emozioni senza sbandare, ho trovato che pianificare i pasti mi dà una specie di “ancora”. Tipo, quando sono stressato, invece di buttarmi su schifezze, mi preparo qualcosa di nutriente che mi sazia e mi fa stare bene. Un esempio? Spesso mi faccio un piatto con tacchino grigliato, riso integrale e una salsa leggera a base di yogurt greco e spezie. Oppure, se ho poco tempo, frullo un po’ di spinaci, banana e proteine in polvere. Non è solo questione di “mangiare sano”, ma di trasformare il cibo in un alleato, non in un nemico o una coperta emotiva.

Sulle emozioni, ti capisco: l’autunno può essere pesante, con quelle giornate grigie che ti buttano giù. Io ho notato che allenarmi mi salva. Non parlo di sessioni da bodybuilder, ma di roba semplice: 30-40 minuti di pesi o corpo libero, magari con un po’ di musica che mi gasa. Se sono nervoso, alzo i carichi e lascio tutto lì, in palestra. Questo mi aiuta a non cercare conforto altrove, cibo incluso. E poi, c’è il discorso della “distrazione intelligente” che hai citato: per me, funziona leggere libri di crescita personale o ascoltare podcast su fitness e nutrizione. Mi tengono la testa occupata e mi motivano a non sgarrare.

Un consiglio pratico per non ricascare? Prova a inserire alimenti che ti saziano a lungo e che tengono stabile la glicemia, così eviti i picchi di fame nervosa. Io punto su cose come fiocchi d’avena a colazione con burro di mandorle o uova strapazzate con verdure. Non sono un fanatico dell’avocado come tanti, ma ammetto che ogni tanto una fetta su una fettina di pane integrale ci sta. La chiave è non demonizzare nessun alimento, ma usarli per nutrirti, non per colmare vuoti. E se proprio senti il bisogno di uno sfogo, prova a scrivere i tuoi pensieri come fai già, ma magari aggiungi un timer: 5 minuti di scrittura, poi ti alzi e fai 10 squat. Sembra scemo, ma cambia il mood.

La tua storia è un bel punto di partenza, ma non sottovalutarti: se hai fatto questo passo, puoi costruirci sopra qualcosa di ancora più solido. Quali sono i momenti in cui senti di cedere di più? Magari possiamo ragionarci insieme.