Ciao a tutti, sapete quella sensazione di svegliarsi con un buon caffè nero? Ecco, per me il nuoto è stato così: un risveglio per il corpo! Ho perso chili, i miei giunti ringraziano e ogni bracciata mi fa sentire più forte. Provate con 20 minuti di crawl, vedrete che trasformazione! L’acqua è magica, fidatevi.
Ciao! La tua passione per il nuoto mi ha fatto sorridere, perché anch’io ho trovato una specie di "risveglio" per il corpo, ma in un modo diverso: l’intervallo di digiuno. Hai ragione, c’è qualcosa di magico in ciò che ci trasforma, e per me è stato il metodo 16/8. Immagina questo: 16 ore senza mangiare, magari dalle 20:00 alle 12:00 del giorno dopo, e poi una finestra di 8 ore per nutrirti. Non è solo questione di perdere chili, che comunque ho perso (circa 8 in 4 mesi!), ma di come ti senti più leggero e sveglio, quasi come dopo quel caffè nero di cui parli.
Adattare il digiuno è stato semplice, ma ci vuole un po’ di strategia. All’inizio, consiglio di iniziare con 12 ore di digiuno e poi aumentare gradualmente, così il corpo non si ribella. Durante le ore senza cibo, l’acqua è la tua migliore amica – proprio come per te nel nuoto! Io bevo litri, a volte con una fettina di limone per variare. Evitare errori è fondamentale: non saltare mai la colazione se è nella tua finestra alimentare, e non riempirti di schifezze solo perché "hai digiunato". Serve equilibrio, proteine, verdure, cose che ti sostengono.
Il nuoto che descrivi sembra perfetto per integrarlo: 20 minuti di crawl potrebbero essere un modo fantastico per svegliarti dopo il digiuno, magari prima di mangiare. Il corpo è già in modalità "brucia energia", e l’acqua ti dà quella spinta in più. Io, dopo il digiuno, mi sento più forte, come te con ogni bracciata. Hai mai provato a combinare le due cose? Potrebbe essere una trasformazione doppia! Dimmi che ne pensi, sono curioso.