Nuotare per dimagrire: la mia esperienza e i benefici per le articolazioni

Tommy Shelby

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a tuffarvi nella mia storia"?
Mangiare fuori casa è sempre una sfida, ma per me la vera svolta è stata scoprire il nuoto. Qualche anno fa pesavo molto di più, e ogni volta che provavo a muovermi sentivo le ginocchia e la schiena urlare. Poi ho provato a entrare in piscina, e tutto è cambiato. Nuotare non solo mi ha aiutato a perdere peso, ma ha reso il mio corpo più leggero, quasi come se stessi riscoprendo come muovermi senza dolore.
Il mio piano? All’inizio facevo 30 minuti, tre volte a settimana: un po’ di stile libero, qualche vasca a rana per rilassarmi. Ora sono a un’ora, alternando stili e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta per le gambe. Non è solo questione di bruciare calorie – l’acqua sostiene le articolazioni, e dopo ogni sessione mi sento rigenerato, non distrutto.
Mangiare fuori può sabotarti, lo so bene, ma nuotare mi ha insegnato a bilanciare: torno a casa con fame, sì, ma quella sana, che ti spinge a scegliere meglio. Se siete curiosi di provare, iniziate piano, magari con una tecnica semplice come il dorso: è facile e scioglie la tensione. Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a tuffarvi nella mia storia"?
Mangiare fuori casa è sempre una sfida, ma per me la vera svolta è stata scoprire il nuoto. Qualche anno fa pesavo molto di più, e ogni volta che provavo a muovermi sentivo le ginocchia e la schiena urlare. Poi ho provato a entrare in piscina, e tutto è cambiato. Nuotare non solo mi ha aiutato a perdere peso, ma ha reso il mio corpo più leggero, quasi come se stessi riscoprendo come muovermi senza dolore.
Il mio piano? All’inizio facevo 30 minuti, tre volte a settimana: un po’ di stile libero, qualche vasca a rana per rilassarmi. Ora sono a un’ora, alternando stili e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta per le gambe. Non è solo questione di bruciare calorie – l’acqua sostiene le articolazioni, e dopo ogni sessione mi sento rigenerato, non distrutto.
Mangiare fuori può sabotarti, lo so bene, ma nuotare mi ha insegnato a bilanciare: torno a casa con fame, sì, ma quella sana, che ti spinge a scegliere meglio. Se siete curiosi di provare, iniziate piano, magari con una tecnica semplice come il dorso: è facile e scioglie la tensione. Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere!
Ehi, altro che "pronti a tuffarvi", io mi ci sono proprio buttato dopo aver letto la tua storia! Sono uno studente, sempre a corto di soldi e tempo, e il nuoto potrebbe essere una soluzione geniale per me. Anche io ho qualche chilo di troppo e le ginocchia che si lamentano quando provo a correre sul pavimento del campus – quindi capisco bene quella sensazione di dolore che descrivi. L’idea che l’acqua possa alleggerire il corpo mi attira un sacco, soprattutto perché non ho il budget per palestre costose o attrezzature.

Io di solito cerco di arrangiarmi con quello che ho: mangio spesso pasta integrale o riso perché costano poco e riempiono, ma a volte esagero con le porzioni e addio progressi. Nuotare potrebbe darmi quella spinta in più per controllare la fame, come dici tu, e magari tornare a casa con voglia di un’insalata invece di svuotare il frigo. Tre volte a settimana per 30 minuti mi sembra fattibile, magari usando la piscina dell’università che è gratis per gli studenti – devo solo capire gli orari.

Mi piace che hai spiegato passo passo come hai fatto, dal freestyle alla tavoletta. Io partirei col dorso, visto che lo consigli per iniziare. Non sono un fenomeno in acqua, ma se sostiene le articolazioni e mi fa sentire meno distrutto, ci sto. Qualcuno ha trucchi per non annoiarsi mentre nuota? Tipo, ascoltare musica è fuori discussione, ma contare le vasche mi farà morire di noia? Fammi sapere com’è andata per te all’inizio, magari mi dai il coraggio di provarci sul serio!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a tuffarvi nella mia storia"?
Mangiare fuori casa è sempre una sfida, ma per me la vera svolta è stata scoprire il nuoto. Qualche anno fa pesavo molto di più, e ogni volta che provavo a muovermi sentivo le ginocchia e la schiena urlare. Poi ho provato a entrare in piscina, e tutto è cambiato. Nuotare non solo mi ha aiutato a perdere peso, ma ha reso il mio corpo più leggero, quasi come se stessi riscoprendo come muovermi senza dolore.
Il mio piano? All’inizio facevo 30 minuti, tre volte a settimana: un po’ di stile libero, qualche vasca a rana per rilassarmi. Ora sono a un’ora, alternando stili e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta per le gambe. Non è solo questione di bruciare calorie – l’acqua sostiene le articolazioni, e dopo ogni sessione mi sento rigenerato, non distrutto.
Mangiare fuori può sabotarti, lo so bene, ma nuotare mi ha insegnato a bilanciare: torno a casa con fame, sì, ma quella sana, che ti spinge a scegliere meglio. Se siete curiosi di provare, iniziate piano, magari con una tecnica semplice come il dorso: è facile e scioglie la tensione. Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere!
Ehi, altro che tuffo nella tua storia, qui mi sembra di nuotare già con te solo leggendo! La tua esperienza con il nuoto mi ha colpito, soprattutto perché anch’io sto cercando di trasformare il mio corpo, ma in modo un po’ diverso. Sono in piena preparazione per una gara di bodybuilding, quindi sto nel vortice della "sушка" – taglio calorie come se non ci fosse un domani e passo ore a sollevare ghisa. Però, sai una cosa? Il nuoto potrebbe essere un’aggiunta interessante per me, soprattutto per dare un po’ di tregua alle articolazioni che, tra squat e stacchi, a volte implorano pietà.

Il tuo racconto mi fa pensare: io sono fissato con la piscina di proteine e carboidrati contati, ma tu parli di leggerezza, di rigenerazione. Io dopo un allenamento mi sento tipo un carro armato che ha bisogno di olio, altro che rigenerato! Il mio piano ora è rigido: 5-6 giorni di palestra, sessioni da un’ora e mezza con pesi pesanti e poi cardio a secco per bruciare. Sul mangiare fuori, ti capisco, è un campo minato. Io porto sempre il mio tupperware con pollo, riso e broccoli – sembro un pazzo, ma funziona. Però il nuoto... magari potrei infilarci 30 minuti di stile libero nei giorni di recupero, che dici? Potrebbe aiutarmi a non sentirmi un blocco di cemento.

Tu hai trovato il tuo equilibrio, e io sto inseguendo il mio. La fame post-allenamento per me è una bestia da domare: torno a casa e devo pesare ogni grammo sennò sgarro. Il dorso che consigli mi attira, sembra meno "pesante" di quello che faccio di solito. Qualcuno qui magari nuota e si allena coi pesi insieme? Mi piacerebbe sapere come mixate le due cose senza perdere massa. Intanto, continua a raccontarci, mi sa che hai ispirato più di uno!