Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a pedalare"? Sono qui per raccontarvi come il ciclismo mi ha cambiato la vita, non solo fisicamente ma anche nel modo in cui affronto le giornate, soprattutto quando si tratta di mangiare fuori casa. Qualche anno fa pesavo quasi 20 chili in più, e la svolta è arrivata quando ho deciso di salire in sella. Non è stato facile all’inizio, ma pedalata dopo pedalata ho scoperto un mondo.
Il mio trucco per mangiare sano fuori? Pianifico tutto, proprio come farei per un giro in bici. Quando esco con gli amici o sono in giro per lavoro, cerco sempre posti dove posso trovare qualcosa di leggero ma gustoso: una bowl con verdure grigliate, un’insalata con proteine magre, o anche solo un frutto fresco se sono di corsa. Pedalare mi ha insegnato a essere costante e a non cedere alle tentazioni dei fritti o dei dolci giganti che ti guardano dal menu. E sapete una cosa? Dopo un bel giro, anche solo di 10-15 km, il corpo ti chiede cibo vero, non schifezze.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, non serve spendere una fortuna. Ho iniziato con una bici usata da 100 euro e un paio di scarpe comode. Col tempo ho preso un casco decente e una borraccia che tengo sempre piena d’acqua – idratarsi è fondamentale! Ora ho una gravel che mi permette di esplorare sia la città che i sentieri fuori porta. La scelgo in base al percorso, proprio come scelgo cosa mangiare in base alla giornata.
Integrare la bici nella vita di tutti i giorni è più semplice di quanto sembri. Vado al lavoro pedalando, faccio la spesa con un piccolo zaino, e nei weekend mi premio con giri più lunghi, magari fermandomi in un bar per un caffè – rigorosamente senza zucchero! La chiave è stata rendere il ciclismo parte della routine, non un sacrificio. Ogni pedalata mi ricorda quanto sono lontano da quel “me” sedentario di un tempo.
Mangiare fuori non è più un problema, ma un’occasione per mettere alla prova la mia disciplina. E credetemi, se ce l’ho fatta io, che adoravo pizza e gelato a ogni ora, potete farcela anche voi. Provate a fare un giro, anche breve, e vedrete come cambia la prospettiva. La bici non è solo un mezzo per dimagrire, è un modo per sentirsi vivi. Chi vuole condividere un’uscita o un consiglio? Sono tutto orecchie!
Il mio trucco per mangiare sano fuori? Pianifico tutto, proprio come farei per un giro in bici. Quando esco con gli amici o sono in giro per lavoro, cerco sempre posti dove posso trovare qualcosa di leggero ma gustoso: una bowl con verdure grigliate, un’insalata con proteine magre, o anche solo un frutto fresco se sono di corsa. Pedalare mi ha insegnato a essere costante e a non cedere alle tentazioni dei fritti o dei dolci giganti che ti guardano dal menu. E sapete una cosa? Dopo un bel giro, anche solo di 10-15 km, il corpo ti chiede cibo vero, non schifezze.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, non serve spendere una fortuna. Ho iniziato con una bici usata da 100 euro e un paio di scarpe comode. Col tempo ho preso un casco decente e una borraccia che tengo sempre piena d’acqua – idratarsi è fondamentale! Ora ho una gravel che mi permette di esplorare sia la città che i sentieri fuori porta. La scelgo in base al percorso, proprio come scelgo cosa mangiare in base alla giornata.
Integrare la bici nella vita di tutti i giorni è più semplice di quanto sembri. Vado al lavoro pedalando, faccio la spesa con un piccolo zaino, e nei weekend mi premio con giri più lunghi, magari fermandomi in un bar per un caffè – rigorosamente senza zucchero! La chiave è stata rendere il ciclismo parte della routine, non un sacrificio. Ogni pedalata mi ricorda quanto sono lontano da quel “me” sedentario di un tempo.
Mangiare fuori non è più un problema, ma un’occasione per mettere alla prova la mia disciplina. E credetemi, se ce l’ho fatta io, che adoravo pizza e gelato a ogni ora, potete farcela anche voi. Provate a fare un giro, anche breve, e vedrete come cambia la prospettiva. La bici non è solo un mezzo per dimagrire, è un modo per sentirsi vivi. Chi vuole condividere un’uscita o un consiglio? Sono tutto orecchie!