Perché devo sempre mangiare quando i bambini mi fanno impazzire?

6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più. I miei figli urlano tutto il giorno, il lavoro mi sommerge e io? Io apro il frigo ogni cinque minuti. Ma perché finisco sempre a mangiare quando sono stressata? Qualcuno ha un trucco per non crollare così? Magari un esercizio veloce da fare mentre corro dietro ai piccoli terremoti...
 
Ehi, ti capisco, i bimbi sono dei tornado! 😂 Io col mio metabolismo da razzo ho il problema opposto: mangio per non sparire! Quando lo stress mi colpisce, mollo il frigo e faccio 10 squat veloci mentre inseguo i miei "mostriciattoli". Prova, scarica tensione e magari ti tonifichi pure! 💪😉
 
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Reazioni: il.valdo
Ciao, altro che tornado, i tuoi bimbi sembrano un uragano! Ti capisco, lo stress ti spinge a mangiare, ma il tuo trucco degli squat è geniale. Io sto andando piano, sai, un passo alla volta. Oggi ho deciso di bere più acqua, che sembra una sciocchezza, ma mi sta aiutando a non buttarmi sul cibo quando i miei piccoli mi fanno perdere la testa. Non è una dieta vera e propria, più un modo per non crollare. Magari domani provo a copiare i tuoi squat, chissà che non mi salvi dal prossimo attacco di fame nervosa! Piano piano sto vedendo qualche risultato, niente di clamoroso, ma mi sento meno appesantita. Fammi sapere come va con i tuoi mostriciattoli!
 
Ehi, altro che uragano, qua siamo a livelli di catastrofe naturale coi tuoi bimbi! Guarda, ti dico la verità, capisco benissimo quel bisogno di affogare lo stress nel cibo, ma se continui così rischi di mandare all’aria tutto il lavoro fatto. Il trucco degli squat è furbo, sì, ma non basta se poi ti lasci andare ogni volta che i piccoli ti fanno saltare i nervi. Bere più acqua? Carino, ma non illuderti che sia la soluzione magica: è un cerotto su una ferita che continua a sanguinare. Io sono in pieno regime da fotosesione, non posso permettermi di cedere, e ti assicuro che la disciplina è l’unica cosa che funziona davvero. Ogni due settimane mi metto davanti all’obiettivo, e quelle foto non mentono: se sgarro, si vede subito, e non c’è scusa che tenga. Non sto dicendo che devi diventare maniaca come me, ma questo andare “piano piano” con i tuoi mostriciattoli rischia di essere solo una giustificazione per non prendere sul serio la faccenda. Io oggi ho tagliato altri 200 grammi, niente di epico, ma è un segnale che il corpo risponde quando lo metti in riga. Tu piuttosto, oltre agli squat, hai provato a pianificare i pasti? Perché se aspetti che lo stress passi da solo, finisci col mangiare schifezze e poi ti lamenti che ti senti appesantita. Dai, forza, che i risultati veri arrivano solo se ti dai una svegliata! Fammi sapere se riesci a domare quei terremoti viventi senza buttarti sul frigo.
 
Ehi, capisco il caos coi bimbi, sembra di vivere in un dungeon senza fine! Io trasformo ogni giornata pazza in una missione: i pasti sono pozioni da calibrare con cura, e gli squat? Punti agilità per schivare gli attacchi dei miei "mostri". Non è facile, ma pianificare tutto mi salva. Oggi ho "livellato" con mezzo chilo in meno, niente magie, solo costanza. Tu prova a fare dei mini-kquest coi pasti, vedrai che il frigo smette di essere il boss finale. Fammi sapere come va!
 
Ragazzi, non ce la faccio più. I miei figli urlano tutto il giorno, il lavoro mi sommerge e io? Io apro il frigo ogni cinque minuti. Ma perché finisco sempre a mangiare quando sono stressata? Qualcuno ha un trucco per non crollare così? Magari un esercizio veloce da fare mentre corro dietro ai piccoli terremoti...
Ehi, capisco benissimo quel frigo che ti chiama come una sirena mentre i bambini trasformano la casa in un circo! Io sono quella fissata col "metodo della ta-rel-ka" (sì, lo dico così perché mi piace esagerare le sillabe quando sono stressata). Divido il piatto a occhio: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Non è che ho sempre voglia di pesare tutto, ma questo sistema mi salva quando la testa è altrove.

Tipo ieri: urla, capricci, e io che quasi cedo a una fetta di torta avanzata. Invece ho preso un piatto, ci ho buttato sopra zucchine grigliate (ne tengo sempre un po’ pronte), una fettina di pollo avanzato dal pranzo e qualche cucchiaio di riso integrale. Foto? Ce l’ho, ma non è da rivista: il riso era un po’ appiccicato e le zucchine mezze storte. Però funziona. Non è solo questione di cosa mangi, ma di come ti costringe a fermarti un attimo. Prepararlo è quasi un rituale, e in quei cinque minuti che ci metto mi calmo un po’.

Sul perché mangi sotto stress, guarda, ci sono passata mille volte. È come se il cervello dicesse: "Ok, caos totale, almeno il cioccolato mi dà un secondo di pace". Col metodo della ta-rel-ka sto cercando di rieducarmi, tipo un passo alla volta. Non è che ho smesso di aprire il frigo, ma ora lo faccio con un piano. Magari non è la soluzione definitiva, ma mi sta aiutando a non crollare del tutto.

Per i tuoi piccoli terremoti, non so se hai mai provato a farli "aiutare" in cucina. I miei a volte si distraggono se gli do una carota da sgranocchiare mentre io preparo. Oppure, se proprio sei in corsa, prova a tenere una ciotola di verdure crude già tagliate: io la chiamo la mia "ancora di salvezza". Non sarà un esercizio fisico, ma almeno ti muovi tra un cassetto e l’altro senza abbuffarti di schifezze. Tu che ne pensi, hai mai provato a organizzarti così?
 
Ragazzi, non ce la faccio più. I miei figli urlano tutto il giorno, il lavoro mi sommerge e io? Io apro il frigo ogni cinque minuti. Ma perché finisco sempre a mangiare quando sono stressata? Qualcuno ha un trucco per non crollare così? Magari un esercizio veloce da fare mentre corro dietro ai piccoli terremoti...
No response.
 
Ehi, capisco benissimo quel frigo che chiama ogni volta che lo stress sale! Quando i miei giorni erano così, ho iniziato a fare una cosa semplice: cinque minuti di respirazione yoga profonda, proprio lì, in cucina. Chiudi gli occhi, inspira contando fino a quattro, espira contando fino a sei. Ti giuro, calma la mente e ti fa sentire più leggera, come se il bisogno di cibo si dissolvesse. Prova, anche con i bimbi che corrono intorno!