Ragazzi, vi parlo dritto al sodo: il grasso non si sbriciola da solo, bisogna prenderlo a calci! Sono sceso di 25 chili, e non è stata una passeggiata, ma vi racconto come ho fatto a trasformare il mio corpo con una routine che spacca e una dieta che brucia.
Partiamo dall’allenamento. Io mi sono buttato su un mix di pesi e cardio, niente mezze misure. Palestra 5 giorni a settimana, 1 ora e mezza ogni volta. Lunedì, mercoledì e venerdì erano per i pesi: squat, stacchi, panca, tutto heavy, 4 serie da 8-10 ripetizioni. Non serve fare i fenomeni, ma dovete spingere fino a sentire i muscoli che urlano. Martedì e giovedì cardio: 40 minuti di corsa sul tapis roulant, alternando scatti veloci e recupero lento. Il weekend? Camminate lunghe, 10-15 km, per ossigenare il corpo e tenere il metabolismo sveglio. Muoversi è vita, stare fermi è la tomba del progresso.
La dieta è dove si vince o si perde. Ho puntato su proteine e grassi sani, tenendo i carboidrati al guinzaglio. Colazione con uova, avocado e pancetta, altro che cereali zuccherati. Pranzo e cena sempre carne o pesce con verdure crude o grigliate. Niente pane, pasta o dolci, che tanto ti fanno solo gonfiare. Ho imparato a cucinare piatti saporiti senza schifezze: spezie, olio d’oliva, burro chiarificato, queste sono le armi. All’inizio è dura, il corpo chiede zucchero come un drogato, ma dopo due settimane ti senti un leone. Bevevo 3 litri d’acqua al giorno, zero bibite, zero alcol. La disciplina è tutto.
Le difficoltà? Tante. Le cene con gli amici erano un campo minato, tutti a spingerti pizza e birra. Ho imparato a dire no, a portare il mio cibo se serviva. La fame nervosa era un’altra bestia: mi veniva voglia di divorare tutto dopo una giornata storta. Soluzione? Tenevo sempre mandorle o bresaola in tasca per placare la bestia senza sgarrare. E poi la testa: c’è stato un momento in cui la bilancia non si muoveva, anche se facevo tutto giusto. Lì ho dovuto ricordarmi perché avevo iniziato. Non mollate mai, anche quando sembra che non funzioni.
Cosa mi ha aiutato? Avere un piano e seguirlo come un soldato. Mi sono fissato obiettivi chiari: 5 chili al mese, non di più, per non perdere muscoli. Mi pesavo ogni settimana, stesso giorno, stessa ora. E poi, trovare un gruppo di supporto. Non questo forum, ma due amici che si allenavano con me: ci spingevamo a vicenda, ci insultavamo pure se uno mollava. Trovate qualcuno che vi tenga sulla corda.
Non esistono scorciatoie. Sudore, sacrificio e costanza. Se volete sbriciolare il grasso, dovete combattere ogni giorno. Io ce l’ho fatta, e non ero un supereroe, solo uno che ha deciso di cambiare. Ora tocca a voi: alzatevi e dateci dentro!
Partiamo dall’allenamento. Io mi sono buttato su un mix di pesi e cardio, niente mezze misure. Palestra 5 giorni a settimana, 1 ora e mezza ogni volta. Lunedì, mercoledì e venerdì erano per i pesi: squat, stacchi, panca, tutto heavy, 4 serie da 8-10 ripetizioni. Non serve fare i fenomeni, ma dovete spingere fino a sentire i muscoli che urlano. Martedì e giovedì cardio: 40 minuti di corsa sul tapis roulant, alternando scatti veloci e recupero lento. Il weekend? Camminate lunghe, 10-15 km, per ossigenare il corpo e tenere il metabolismo sveglio. Muoversi è vita, stare fermi è la tomba del progresso.
La dieta è dove si vince o si perde. Ho puntato su proteine e grassi sani, tenendo i carboidrati al guinzaglio. Colazione con uova, avocado e pancetta, altro che cereali zuccherati. Pranzo e cena sempre carne o pesce con verdure crude o grigliate. Niente pane, pasta o dolci, che tanto ti fanno solo gonfiare. Ho imparato a cucinare piatti saporiti senza schifezze: spezie, olio d’oliva, burro chiarificato, queste sono le armi. All’inizio è dura, il corpo chiede zucchero come un drogato, ma dopo due settimane ti senti un leone. Bevevo 3 litri d’acqua al giorno, zero bibite, zero alcol. La disciplina è tutto.
Le difficoltà? Tante. Le cene con gli amici erano un campo minato, tutti a spingerti pizza e birra. Ho imparato a dire no, a portare il mio cibo se serviva. La fame nervosa era un’altra bestia: mi veniva voglia di divorare tutto dopo una giornata storta. Soluzione? Tenevo sempre mandorle o bresaola in tasca per placare la bestia senza sgarrare. E poi la testa: c’è stato un momento in cui la bilancia non si muoveva, anche se facevo tutto giusto. Lì ho dovuto ricordarmi perché avevo iniziato. Non mollate mai, anche quando sembra che non funzioni.
Cosa mi ha aiutato? Avere un piano e seguirlo come un soldato. Mi sono fissato obiettivi chiari: 5 chili al mese, non di più, per non perdere muscoli. Mi pesavo ogni settimana, stesso giorno, stessa ora. E poi, trovare un gruppo di supporto. Non questo forum, ma due amici che si allenavano con me: ci spingevamo a vicenda, ci insultavamo pure se uno mollava. Trovate qualcuno che vi tenga sulla corda.
Non esistono scorciatoie. Sudore, sacrificio e costanza. Se volete sbriciolare il grasso, dovete combattere ogni giorno. Io ce l’ho fatta, e non ero un supereroe, solo uno che ha deciso di cambiare. Ora tocca a voi: alzatevi e dateci dentro!