Ehi, gente, ascoltatemi bene. Non sono qui per girarci intorno: la mia testa era un disastro, un groviglio di ansia che mi mangiava vivo. Poi ho capito una cosa: quello che metto nel piatto può spezzare questa catena. Non parlo solo di chili in meno, parlo di cervello che respira. La mia routine di allenamento? Certo, ci do dentro, ma il vero gioco si fa a tavola, e se non lo capite, state perdendo tempo.
Ho iniziato a tagliare schifezze: niente zuccheri raffinati, niente cibo spazzatura che ti fa sentire una patata fritta anche dentro. Verdure crude, proteine magre, grassi sani come avocado e noci. Non sto dicendo di contare calorie come un matto, ma di scegliere cibi che non ti fanno crollare in un buco nero mentale. Colazione? Fiocchi d’avena con frutta fresca e un caffè nero, niente latte che appesantisce. Pranzo? Insalatona con pollo grigliato o pesce, condita con olio d’oliva e limone. Cena leggera, tipo zuppa di verdure o un filetto di salmone con broccoli al vapore. Spuntini? Mandorle, non schifezze confezionate.
E sapete una cosa? Dopo due settimane di questa roba, la nebbia nella mia testa ha iniziato a diradarsi. L’ansia non è sparita, ma è come se qualcuno avesse abbassato il volume. E non è solo il cibo: bevo acqua come se fosse il mio lavoro, almeno due litri al giorno. Se non lo fate, il vostro cervello vi sta urlando di svegliarvi. Allenarsi aiuta, sudo in palestra o corro fuori, ma senza il cibo giusto è come costruire una casa senza fondamenta.
Non sto dicendo che è facile. È una guerra, ogni giorno. Ma se continuate a ingozzarvi di schifezze e vi lamentate che la vostra testa è un casino, allora siete voi il problema. Fate un passo, cambiate il vostro piatto, e vedrete che la mente vi seguirà. Non aspettate un miracolo, muovetevi. Ora.
Ho iniziato a tagliare schifezze: niente zuccheri raffinati, niente cibo spazzatura che ti fa sentire una patata fritta anche dentro. Verdure crude, proteine magre, grassi sani come avocado e noci. Non sto dicendo di contare calorie come un matto, ma di scegliere cibi che non ti fanno crollare in un buco nero mentale. Colazione? Fiocchi d’avena con frutta fresca e un caffè nero, niente latte che appesantisce. Pranzo? Insalatona con pollo grigliato o pesce, condita con olio d’oliva e limone. Cena leggera, tipo zuppa di verdure o un filetto di salmone con broccoli al vapore. Spuntini? Mandorle, non schifezze confezionate.
E sapete una cosa? Dopo due settimane di questa roba, la nebbia nella mia testa ha iniziato a diradarsi. L’ansia non è sparita, ma è come se qualcuno avesse abbassato il volume. E non è solo il cibo: bevo acqua come se fosse il mio lavoro, almeno due litri al giorno. Se non lo fate, il vostro cervello vi sta urlando di svegliarvi. Allenarsi aiuta, sudo in palestra o corro fuori, ma senza il cibo giusto è come costruire una casa senza fondamenta.
Non sto dicendo che è facile. È una guerra, ogni giorno. Ma se continuate a ingozzarvi di schifezze e vi lamentate che la vostra testa è un casino, allora siete voi il problema. Fate un passo, cambiate il vostro piatto, e vedrete che la mente vi seguirà. Non aspettate un miracolo, muovetevi. Ora.