Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui, tanto la bilancia mi odia lo stesso! Sono un impiegato incastrato dietro una scrivania 8 ore al giorno, e vi giuro, sto impazzendo. La mia vita è un ciclo infinito di caffè, scartoffie e quel maledetto numero che non scende mai. Ho provato di tutto, mangio insalate tristi che sembrano carta, bevo acqua come se fossi un cammello, ma niente, il mio corpo sembra dire: "No, amico, io resto così". E il tempo per muovermi? Una barzelletta. Esco dall’ufficio che è buio, arrivo a casa distrutto, e l’idea di mettermi a saltellare davanti alla TV mi fa venire i brividi.
Però, sapete che c’è? Ho iniziato a fare qualcosa, perché se resto fermo ancora un po’ giuro che lancio la sedia dalla finestra. Tipo, durante le pause, invece di fissare il telefono, mi alzo e faccio due passi nel corridoio. Roba da niente, cinque minuti, ma almeno il sangue circola. Poi, dietro la scrivania, ho scoperto che posso fare degli esercizi senza sembrare troppo pazzo: stringo i glutei per tipo 10 secondi e rilasso, oppure alzo le gambe sotto la sedia e le tengo su per un po’. I colleghi non si accorgono di nulla, o almeno spero! All’ora di pranzo, quando non piove, mi costringo a uscire: una camminata veloce intorno all’isolato, niente di epico, ma meglio di stare a guardare il panino che non posso mangiare.
Non è che sia diventata una gazzella, eh, la bilancia si muove lenta come una tartaruga ubriaca, ma almeno mi sento meno un sacco di patate. Voi che fate per non sclerare? Perché giuro, tra il capo che mi stressa e questi chili che non mollano, sto per dare di matto. Idee, per favore, prima che inizi a urlare in mezzo all’open space!
Però, sapete che c’è? Ho iniziato a fare qualcosa, perché se resto fermo ancora un po’ giuro che lancio la sedia dalla finestra. Tipo, durante le pause, invece di fissare il telefono, mi alzo e faccio due passi nel corridoio. Roba da niente, cinque minuti, ma almeno il sangue circola. Poi, dietro la scrivania, ho scoperto che posso fare degli esercizi senza sembrare troppo pazzo: stringo i glutei per tipo 10 secondi e rilasso, oppure alzo le gambe sotto la sedia e le tengo su per un po’. I colleghi non si accorgono di nulla, o almeno spero! All’ora di pranzo, quando non piove, mi costringo a uscire: una camminata veloce intorno all’isolato, niente di epico, ma meglio di stare a guardare il panino che non posso mangiare.
Non è che sia diventata una gazzella, eh, la bilancia si muove lenta come una tartaruga ubriaca, ma almeno mi sento meno un sacco di patate. Voi che fate per non sclerare? Perché giuro, tra il capo che mi stressa e questi chili che non mollano, sto per dare di matto. Idee, per favore, prima che inizi a urlare in mezzo all’open space!