Serate difficili: come smettere di mangiare troppo di notte

novakp3

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6 Marzo 2025
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È di nuovo quel momento della serata. Le luci sono basse, la casa è silenziosa, e io mi ritrovo in cucina, a fissare il frigo come se lì dentro ci fosse la risposta a tutto. Non so perché continuo a farlo. Durante il giorno riesco a controllarmi, mangio bene, seguo il mio piano, addirittura mi alleno e segno tutto sul diario degli esercizi. Ma poi arriva la notte, e crolla ogni cosa.
Ieri ho provato a cambiare qualcosa. Invece di accendere la TV e lasciarmi andare sul divano, ho preso un libro. Ho pensato che magari distraendomi con una storia potessi ignorare quella voglia di snack. Ha funzionato per un po’, ma poi mi sono ritrovata comunque con una ciotola di biscotti in mano. Non so, forse è abitudine, forse è noia. O magari è solo il mio modo di scaricare la giornata.
Qualcuno di voi ha trovato un trucco per spezzare questo ciclo? Tipo un rituale serale che vi tenga lontani dal cibo? Io sto pensando di provare a fare una passeggiata dopo cena, anche solo intorno al palazzo, per cambiare aria e schiarirmi le idee. Però ammetto che mi sento un po’ persa. Ogni piccolo passo avanti sembra svanire quando il sole tramonta.
Oggi ho scritto nel diario anche questo, non solo i pesi e le serie in palestra. Ho annotato come mi sento quando cedo, e forse rileggerlo mi aiuterà a capire meglio. Se avete idee o esperienze da condividere, ve ne sarei grata.
 
Ehi, capisco perfettamente quelle serate in cui il frigo sembra chiamarti per nome. È come se la notte tirasse fuori un lato di noi che di giorno teniamo a bada. La tua idea di una passeggiata dopo cena mi sembra un ottimo punto di partenza, cambiare aria può davvero spezzare quel loop. Però, visto che siamo qui a parlare di strategie, voglio raccontarti come il nuoto mi ha aiutato non solo a perdere peso, ma anche a gestire momenti come questi.

Quando ho iniziato a nuotare regolarmente, ho notato che non era solo una questione di bruciare calorie. Il tempo passato in acqua mi dava una specie di reset mentale. Dopo una sessione, anche solo di 30-40 minuti, tornavo a casa con la testa più leggera, come se l’acqua si fosse portata via lo stress della giornata. E, cosa ancora più importante, non avevo più quella voglia di sgranocchiare qualcosa davanti alla TV. Forse perché il nuoto mi stancava in modo sano, o forse perché mi sentivo soddisfatta di aver fatto qualcosa per me stessa.

Ti racconto una cosa che facevo all’inizio, quando le serate erano il mio punto debole. Invece di lasciarmi andare sul divano, mi preparavo una tisana (niente di complicato, tipo camomilla o finocchio) e mi mettevo a pianificare la sessione di nuoto del giorno dopo. Guardavo video di tecniche su YouTube, tipo come migliorare la bracciata o la respirazione, oppure leggevo articoli su come il nuoto fa bene alle articolazioni. Non solo mi distraeva, ma mi motivava a continuare. Era come trasformare quel momento di noia in qualcosa di produttivo.

Un altro trucco che mi ha aiutato era tenere le mani occupate. Dopo cena, a volte mi mettevo a fare stretching leggero vicino alla piscina o anche a casa, concentrandomi su esercizi che preparano il corpo al nuoto, come rotazioni delle spalle o mobilità della schiena. Non è intenso come un allenamento, ma mi teneva lontana dalla cucina. E poi, sai, il nuoto è fantastico per le articolazioni: non stressa il corpo, ma ti fa sentire forte e in controllo. Magari potresti provare a inserire qualche attività acquatica, anche solo un corso di acquagym, per spezzare la routine.

La tua idea di scrivere nel diario anche le emozioni è super valida. Io facevo lo stesso, annotavo come mi sentivo dopo ogni nuotata, e rileggere quelle pagine mi ricordava perché avevo iniziato. Se vuoi provare qualcosa di nuovo, ti consiglio di fissarti un piccolo obiettivo legato al movimento serale, tipo “stasera provo 10 minuti di stretching pensando al nuoto” o “guardo un video di allenamenti in piscina”. Non serve strafare, ma quei piccoli rituali possono cambiare la serata.

Forza, un passo alla volta ce la fai! Se ti va, raccontami com’è andata con la passeggiata o se hai provato qualcosa di nuovo.