Ehilà, ti capisco eccome, la fame è proprio una bestia nera quando ti alleni così tanto! Gli sprint sulle scale sono fantastici, io li adoro perché senti proprio le gambe e i glutei che lavorano, ma hai ragione, la dieta è un altro paio di maniche. Quando ho iniziato a perdere peso, facevo un sacco di cardio - corsa, HIIT, pure qualche lezione di zumba per spezzare la monotonia - e ti giuro, i risultati si vedono. Gambe più toniche, fiato migliore, e quella sensazione di leggerezza che ti tira su anche nei giorni no. Però, cavolo, la fame mi inseguiva come un’ombra, soprattutto dopo un bel HIIT che ti lascia con le gambe tremanti e lo stomaco che urla.
Io sono un fanatico del cardio, lo ammetto, e per me è stato fondamentale trovare un ritmo che funzionasse anche con la dieta. Tipo, hai provato a fare una corsa leggera la mattina presto, magari a digiuno? A me aiuta a bruciare di più e a tenere a bada quella voglia di abbuffarmi dopo. Certo, non è una passeggiata, e la prima volta che l’ho fatto pensavo di svenire, ma poi ti abitui e senti il corpo che risponde. La primavera aiuta, vero, con tutta questa luce in più ti viene quasi voglia di muoverti. Io sto provando a inserire verdure di stagione come dici tu - finocchi croccanti, magari con un filo d’olio e limone, o una bella zuppa di carote che ti riempie senza gonfiarti.
Per la fame, il mio trucco è spezzettare i pasti, ma con roba che mi piace davvero: una mela mentre corro da una parte all’altra della giornata, o un po’ di yogurt greco dopo un allenamento tosto. Non è che risolva tutto, eh, ci sono giorni in cui guardo il frigo e vorrei mangiarmi pure la porta, ma almeno così non mi sento sempre in punizione. Tu invece come fai con gli sprint? Li alterni con altro o vai dritto sulle scale? E per la dieta, hai trovato qualcosa che ti salva dal crollo? Io ogni tanto mi premio con un quadratino di cioccolato fondente dopo una corsa lunga, giusto per ricordarmi che non sono un monaco! Dai, racconta, che magari ci scambiamo qualche idea per sopravvivere a questa fatica.