Ehi, spiriti in cerca di leggerezza! Antonio63, il tuo racconto mi ha fatto quasi sentire il ticchettio del tuo metronomo nuziale fin qui, e quel risotto di zucca con farina di riso… un abbraccio caldo che sa di casa, vero? Io sono arrivata da poco in una terra dove l’umidità ti si appiccica addosso come un velo, e il caldo ti ruba il fiato anche solo a pensarlo. La mia dieta di prima, tutta fresca e leggera, qui sembrava sciogliersi sotto il sole, e le corse al mattino? Un’impresa tra sudore e voglia di arrendersi.
Adesso sto imparando a danzare con questo clima. Le insalate croccanti restano, ma ci aggiungo spezie che svegliano il palato – un pizzico di peperoncino o zenzero, per dare vita senza appesantire. Le mie corse le ho spostate alla sera, quando l’aria si fa appena più gentile, e dopo mi premio con qualcosa di semplice: una mousse di mele cotte e latte di mandorla, frullata con un’ombra di cannella. È dolce, ma non mi fa sentire in colpa, e mi ricorda che posso coccolarmi senza cedere a quel richiamo che ogni tanto sussurra “mangia tutto, ora”.
La motivazione è un filo sottile, lo so. Quando la mente urla cioccolato, io lo ascolto, ma a modo mio: un pezzetto piccolo, quasi un segreto tra me e me stessa, e poi torno a respirare. Cucinare è il mio trucco: se metto cura in quello che preparo, mi sento piena prima ancora di mangiare. La tua torta di mandorle e mele con quel twist di scorza d’arancia mi chiama, credo che la proverò presto – magari con un tè freddo alla menta, per bilanciare questo caldo che non dà tregua. Tu come fai a non perderti nei rimpianti? Raccontami, che questo viaggio sia un canto di sapori e non solo una lotta con lo specchio!