Ragazzi, un altro giorno di sacrifici. Sveglia all'alba, il corpo che chiede pietà dopo l’allenamento di ieri, ma non si molla. La bilancia segna un progresso, ma è lento, troppo lento per i miei gusti. Stamattina ho mandato giù 200 grammi di pollo, un cucchiaio d’olio d’oliva e qualche foglia di spinaci, tutto pesato al grammo. Niente sapori, niente distrazioni, solo carburante per i muscoli. La fame c’è, ma è la testa che comanda, non lo stomaco.
Il cardio mi sta distruggendo, 40 minuti sul tapis roulant a digiuno, il sudore che cola e i pensieri che girano. Mi guardo allo specchio e vedo ancora troppa pelle da tirare, troppa strada da fare per quella linea che sogno. I quadricipiti iniziano a definirsi, ma la vita... la vita è ancora lontana da quel punto che voglio. Ogni ripetizione in palestra è un passo, ogni grammo di carboidrati tagliato è un mattone. Però, cavolo, quanto pesa questa disciplina.
La gara è a tre mesi, ma sembra un’eternità. Ieri ho guardato le foto degli altri sul palco, tutti tirati come corde di violino, e mi sono chiesto se ce la farò mai. La dieta è un loop infinito: proteine, verdure, acqua, ripetere. Niente cheat, niente sgarri, solo rigore. A volte mi manca il gusto di un piatto vero, ma poi penso al trofeo, alle luci, al momento in cui tutto avrà senso.
Voi come tenete duro? Cosa vi spinge quando la voglia di mollare bussa? Io sto qui, a contare i giorni e a sperare che il prossimo check dello specchio mi dia un po’ di pace. La perfezione è lontana, ma non ho scelta: o si va avanti, o si torna indietro. E indietro non ci torno.
Il cardio mi sta distruggendo, 40 minuti sul tapis roulant a digiuno, il sudore che cola e i pensieri che girano. Mi guardo allo specchio e vedo ancora troppa pelle da tirare, troppa strada da fare per quella linea che sogno. I quadricipiti iniziano a definirsi, ma la vita... la vita è ancora lontana da quel punto che voglio. Ogni ripetizione in palestra è un passo, ogni grammo di carboidrati tagliato è un mattone. Però, cavolo, quanto pesa questa disciplina.
La gara è a tre mesi, ma sembra un’eternità. Ieri ho guardato le foto degli altri sul palco, tutti tirati come corde di violino, e mi sono chiesto se ce la farò mai. La dieta è un loop infinito: proteine, verdure, acqua, ripetere. Niente cheat, niente sgarri, solo rigore. A volte mi manca il gusto di un piatto vero, ma poi penso al trofeo, alle luci, al momento in cui tutto avrà senso.
Voi come tenete duro? Cosa vi spinge quando la voglia di mollare bussa? Io sto qui, a contare i giorni e a sperare che il prossimo check dello specchio mi dia un po’ di pace. La perfezione è lontana, ma non ho scelta: o si va avanti, o si torna indietro. E indietro non ci torno.