Ciao a tutti, o forse meglio dire “pronti a scolpire il corpo insieme”? È passato un mese da quando mi sono buttata in questa avventura di massaggi, bendaggi e macchinari vari, e devo dire che è stato un viaggio... curioso, ecco. Non sono una guru del fitness, né una che crede ciecamente a tutto quello che le vendono, ma mi piace sperimentare e capire cosa funziona davvero per me. Quindi, vi racconto com’è andata, con i miei alti, bassi e qualche dubbio sparso.
Partiamo dai massaggi. Ho provato quelli drenanti, con mani esperte che ti impastano come fossi una pagnotta pronta per il forno. All’inizio pensavo fosse solo relax, ma dopo qualche seduta ho notato le gambe più leggere, meno gonfie. Non so se è il massaggio in sé o il fatto che bevo più acqua per non sentirmi in colpa davanti alla massaggiatrice, ma qualcosa si muove. Però, attenzione: non è che ti svegli con un girovita da vespa. Serve costanza, e io sono una che dopo tre giorni già sbuffa.
Poi ci sono i bendaggi. Qui entriamo in un territorio strano. Ti avvolgono in queste bende fredde, tipo mummia egizia, e ti lasciano lì a meditare sui tuoi peccati di gola. La prima volta mi sono sentita una star di Hollywood in una spa di lusso, ma dopo un mese? Mah. La bilancia non si è mossa granché, forse un chilo in meno, ma potrebbe essere il nervoso di stare ferma con quel gelo addosso. Dicono che aiutino a eliminare tossine, e magari è vero, però il mio specchio non ha ancora mandato segnali di entusiasmo.
E ora, il pezzo forte: le tecnologie. Ho provato la vacuum therapy e un apparecchio con ultrasuoni che prometteva di sciogliere il grasso come burro al sole. La vacuum è stata un’esperienza... intensa. Ti succhia la pelle e ti lascia dei segni che sembrano tatuaggi mal riusciti, ma dopo qualche giorno effettivamente la zona sembrava più compatta. Gli ultrasuoni, invece, sono più tranquilli: ti sdrai, ti spalmano un gel freddissimo e via, la macchina fa il suo lavoro. Risultati? Qualcosa si vede, tipo una pelle più liscia, ma non aspettatevi di perdere taglie come per magia. È più un “aiutino” che un miracolo.
Insomma, dopo questo mese di esperimenti, cosa funziona davvero? Non ho una risposta secca. I massaggi mi hanno convinta per il benessere generale, i bendaggi mi lasciano perplessa, e le macchine... dipende da quanto tempo e soldi vuoi investirci. Il corpo si scolpisce, sì, ma non in trenta giorni e non senza sudare anche fuori dalla spa. Io continuo a provare, perché alla fine mi diverte questo mix di scetticismo e speranza. E voi, avete qualche trucco che ha fatto la differenza? Raccontatemi, che magari mi lancio in un’altra follia!
Partiamo dai massaggi. Ho provato quelli drenanti, con mani esperte che ti impastano come fossi una pagnotta pronta per il forno. All’inizio pensavo fosse solo relax, ma dopo qualche seduta ho notato le gambe più leggere, meno gonfie. Non so se è il massaggio in sé o il fatto che bevo più acqua per non sentirmi in colpa davanti alla massaggiatrice, ma qualcosa si muove. Però, attenzione: non è che ti svegli con un girovita da vespa. Serve costanza, e io sono una che dopo tre giorni già sbuffa.
Poi ci sono i bendaggi. Qui entriamo in un territorio strano. Ti avvolgono in queste bende fredde, tipo mummia egizia, e ti lasciano lì a meditare sui tuoi peccati di gola. La prima volta mi sono sentita una star di Hollywood in una spa di lusso, ma dopo un mese? Mah. La bilancia non si è mossa granché, forse un chilo in meno, ma potrebbe essere il nervoso di stare ferma con quel gelo addosso. Dicono che aiutino a eliminare tossine, e magari è vero, però il mio specchio non ha ancora mandato segnali di entusiasmo.
E ora, il pezzo forte: le tecnologie. Ho provato la vacuum therapy e un apparecchio con ultrasuoni che prometteva di sciogliere il grasso come burro al sole. La vacuum è stata un’esperienza... intensa. Ti succhia la pelle e ti lascia dei segni che sembrano tatuaggi mal riusciti, ma dopo qualche giorno effettivamente la zona sembrava più compatta. Gli ultrasuoni, invece, sono più tranquilli: ti sdrai, ti spalmano un gel freddissimo e via, la macchina fa il suo lavoro. Risultati? Qualcosa si vede, tipo una pelle più liscia, ma non aspettatevi di perdere taglie come per magia. È più un “aiutino” che un miracolo.
Insomma, dopo questo mese di esperimenti, cosa funziona davvero? Non ho una risposta secca. I massaggi mi hanno convinta per il benessere generale, i bendaggi mi lasciano perplessa, e le macchine... dipende da quanto tempo e soldi vuoi investirci. Il corpo si scolpisce, sì, ma non in trenta giorni e non senza sudare anche fuori dalla spa. Io continuo a provare, perché alla fine mi diverte questo mix di scetticismo e speranza. E voi, avete qualche trucco che ha fatto la differenza? Raccontatemi, che magari mi lancio in un’altra follia!