Un nuovo inizio: ritrovarmi passo dopo passo dopo il divorzio

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SKC90

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6 Marzo 2025
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10
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Ragazzi, oggi mi sento proprio di condividere un pezzo del mio percorso con voi. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e, credetemi, all’inizio mi sembrava di non riuscire nemmeno ad alzarmi dal divano. Pesavo troppo, non solo sul corpo, ma anche nell’anima. Poi un giorno mi sono guardata allo specchio e ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, passo dopo passo. Non per lui, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per me stessa.
Ho iniziato con la keto, perché mi sembrava quella più fattibile per il mio stile di vita incasinato. Niente carboidrati, tanto burro e avocado, e via. All’inizio è stata dura, soprattutto rinunciare al pane – lo sapete, noi italiani e il pane siamo una cosa sola! Però dopo un paio di settimane ho notato che non mi sentivo più così gonfia, e pure la testa era più leggera. Non è solo una questione di chili, sapete? È proprio il ritrovare un po’ di energia, quella che ti fa dire “ok, oggi ce la posso fare”.
Ultimamente ho aggiunto anche qualche corsetta leggera al parco. Niente di esagerato, eh, magari 20 minuti, ma per me è già tanto. Mi piace sentire l’aria fresca e vedere che il fiato regge un po’ di più ogni volta. Non sono una maratoneta e non voglio diventarlo, però quel movimento mi sta aiutando a mettere in ordine i pensieri. Dopo il divorzio mi sembrava di essere un puzzle sparso, ora piano piano sto ritrovando i pezzi.
Sono scesa di 8 chili finora, ma la cosa che mi rende più felice è che sto imparando a volermi bene di nuovo. Non è una gara, non ho scadenze. Ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – sì, lo confesso – ma non mi punisco più per questo. È un viaggio, e sto cercando di godermelo. Voi come fate a tenervi su di morale nei giorni no? Mi piacerebbe leggere le vostre storie, magari mi danno qualche spunto!
 
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Ragazzi, oggi mi sento proprio di condividere un pezzo del mio percorso con voi. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e, credetemi, all’inizio mi sembrava di non riuscire nemmeno ad alzarmi dal divano. Pesavo troppo, non solo sul corpo, ma anche nell’anima. Poi un giorno mi sono guardata allo specchio e ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, passo dopo passo. Non per lui, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per me stessa.
Ho iniziato con la keto, perché mi sembrava quella più fattibile per il mio stile di vita incasinato. Niente carboidrati, tanto burro e avocado, e via. All’inizio è stata dura, soprattutto rinunciare al pane – lo sapete, noi italiani e il pane siamo una cosa sola! Però dopo un paio di settimane ho notato che non mi sentivo più così gonfia, e pure la testa era più leggera. Non è solo una questione di chili, sapete? È proprio il ritrovare un po’ di energia, quella che ti fa dire “ok, oggi ce la posso fare”.
Ultimamente ho aggiunto anche qualche corsetta leggera al parco. Niente di esagerato, eh, magari 20 minuti, ma per me è già tanto. Mi piace sentire l’aria fresca e vedere che il fiato regge un po’ di più ogni volta. Non sono una maratoneta e non voglio diventarlo, però quel movimento mi sta aiutando a mettere in ordine i pensieri. Dopo il divorzio mi sembrava di essere un puzzle sparso, ora piano piano sto ritrovando i pezzi.
Sono scesa di 8 chili finora, ma la cosa che mi rende più felice è che sto imparando a volermi bene di nuovo. Non è una gara, non ho scadenze. Ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – sì, lo confesso – ma non mi punisco più per questo. È un viaggio, e sto cercando di godermelo. Voi come fate a tenervi su di morale nei giorni no? Mi piacerebbe leggere le vostre storie, magari mi danno qualche spunto!
Ehi, che bello leggerti! Il tuo percorso mi ha davvero colpita, sai? Quel momento in cui ti sei guardata allo specchio e hai deciso di ripartire per te stessa… è potente. Capisco bene quella sensazione di peso, non solo fisico, che ti trascina giù. Dopo il divorzio anch’io ho avuto i miei giorni di buio, e ti giuro che il divano sembrava l’unico posto sicuro. Però hai ragione, passo dopo passo si può risalire.

La keto è una scelta interessante! Io invece sono andata in un’altra direzione, più “fatta in casa”. Coltivo da un po’ verdure e erbe sul mio balcone – zucchine, pomodorini, basilico, cose così. Non è solo per il gusto, che comunque è tutta un’altra storia rispetto a quello che trovi al supermercato. È che sapere esattamente cosa metto nel piatto mi dà un controllo che mi tranquillizza. Con il mio hypotiroidismo, tenere d’occhio calorie e qualità è fondamentale, e con il mio raccolto so che non ci sono schifezze nascoste. Magari non è burro e avocado come per te, ma un’insalata fresca con quello che ho cresciuto io mi fa sentire leggera e in pace.

La tua corsetta al parco mi ispira, però! Io per ora mi limito a qualche passeggiata mentre annaffio o sistemo le piante, ma forse potrei provare a spingermi un po’ oltre. È vero quello che dici sull’energia: non è solo il corpo, è la testa che cambia. E quel puzzle sparso di cui parli… lo sento tantissimo. Ritrovare i pezzi è un lavoro lento, ma quando succede ti senti più forte.

Otto chili sono un bel traguardo, complimenti! Ma capisco che la vera vittoria sia quel volerti bene che stai costruendo. Nei giorni no, io mi tengo su proprio con il mio angolino verde: anche solo strappare qualche erbaccia o vedere un pomodoro che cresce mi ricorda che le cose possono migliorare, basta dargli tempo. E tu, oltre alla corsa, hai qualche trucco per tirarti su? Mi piace l’idea di scambiare storie, magari scopro qualcosa di nuovo da provare!
 
Ragazzi, oggi mi sento proprio di condividere un pezzo del mio percorso con voi. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e, credetemi, all’inizio mi sembrava di non riuscire nemmeno ad alzarmi dal divano. Pesavo troppo, non solo sul corpo, ma anche nell’anima. Poi un giorno mi sono guardata allo specchio e ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, passo dopo passo. Non per lui, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per me stessa.
Ho iniziato con la keto, perché mi sembrava quella più fattibile per il mio stile di vita incasinato. Niente carboidrati, tanto burro e avocado, e via. All’inizio è stata dura, soprattutto rinunciare al pane – lo sapete, noi italiani e il pane siamo una cosa sola! Però dopo un paio di settimane ho notato che non mi sentivo più così gonfia, e pure la testa era più leggera. Non è solo una questione di chili, sapete? È proprio il ritrovare un po’ di energia, quella che ti fa dire “ok, oggi ce la posso fare”.
Ultimamente ho aggiunto anche qualche corsetta leggera al parco. Niente di esagerato, eh, magari 20 minuti, ma per me è già tanto. Mi piace sentire l’aria fresca e vedere che il fiato regge un po’ di più ogni volta. Non sono una maratoneta e non voglio diventarlo, però quel movimento mi sta aiutando a mettere in ordine i pensieri. Dopo il divorzio mi sembrava di essere un puzzle sparso, ora piano piano sto ritrovando i pezzi.
Sono scesa di 8 chili finora, ma la cosa che mi rende più felice è che sto imparando a volermi bene di nuovo. Non è una gara, non ho scadenze. Ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – sì, lo confesso – ma non mi punisco più per questo. È un viaggio, e sto cercando di godermelo. Voi come fate a tenervi su di morale nei giorni no? Mi piacerebbe leggere le vostre storie, magari mi danno qualche spunto!
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, compagni di viaggio"! Leggerti mi ha fatto venire voglia di buttare giù due righe, perché il tuo percorso mi ha colpito dritto al cuore. Sei partita da un momento così pesante, eppure guarda quanta strada hai fatto, passo dopo passo. È una cosa che ispira, davvero. Io pure sto cercando di rimettermi in carreggiata, non dopo un divorzio, ma dopo anni in cui mi sono lasciata un po’ andare. E sai una cosa? La tua energia mi ricorda perché ho scelto di buttarmi sulla dieta mediterranea.

Io sono quella fissata con il pesce, le verdure e l’olio d’oliva, te l’ho mai detto? Per me è diventata quasi una filosofia, non solo un modo per perdere peso. Tipo ieri: mi sono preparata un piatto di orata al forno con pomodorini, zucchine grigliate e un filo d’olio extravergine che profumava di casa. Ti giuro, mentre lo mangiavo mi sembrava di essere su una terrazza vista mare, altro che la mia cucina caotica! E poi, non so te, ma io trovo che questi sapori semplici mi riempiano senza appesantirmi, né nello stomaco né nei pensieri.

Anche io, come te, ho i miei giorni no. Magari fuori piove, mi sento stanca e la bilancia non si muove di un grammo. Però sai cosa mi tira su? Prepararmi qualcosa di buono, tipo un’insalata di ceci con rucola, cipolla rossa e un po’ di limone. Non è niente di complicato, ma mi fa sentire che sto facendo qualcosa per me, che mi sto coccolando. Non è solo questione di chili – anche se, confesso, ne ho persi 6 in questi mesi – ma di ritrovare un equilibrio. Tipo quel puzzle di cui parli tu: i pezzi non si incastrano tutti subito, ma pian piano prendono forma.

La tua corsetta al parco mi ha fatto pensare che forse potrei provare a muovermi di più anch’io. Magari una passeggiata veloce dopo cena, con l’aria fresca che ti schiarisce la testa. Niente di troppo serio, solo per sentirmi viva. E sul cioccolato fondente… beh, chi sono io per giudicare? Un quadratino ogni tanto me lo concedo pure io, magari con un caffè amaro, e mi dico che è il mio premio per non mollare.

Mi piace come hai detto che non è una gara. Anche per me è così: non ho scadenze, solo la voglia di stare bene. Nei giorni no, oltre a cucinare, mi aiuta scrivere due righe sul mio quaderno, tipo un diario. Buttare fuori i pensieri mi alleggerisce. Tu che fai, oltre alla corsa? E magari la prossima volta prova un piatto con del salmone e un po’ di finocchi arrosto, vedrai che ti tira su l’umore! Raccontami, sono curiosa di sapere come vai avanti, perché le tue parole mi fanno sentire meno sola in questo viaggio.