Cari compagni di viaggio, 
Oggi, mentre il sole accarezzava l’orizzonte, ho infilato le scarpe e lasciato che i miei piedi trovassero il loro ritmo sulla strada. Non è stato solo un movimento del corpo, ma una danza con i pensieri, un dialogo con il cuore.
Sapete, la scienza ci sussurra qualcosa di magico sul movimento lento e costante, come una passeggiata veloce o quel passo leggero che chiamiamo jogging. Non si tratta solo di bruciare calorie – anche se, certo, il metabolismo ringrazia! 
Ho letto di recente uno studio che mi ha fatto riflettere: quando ci muoviamo con regolarità, anche senza strafare, il nostro corpo inizia a regolare meglio l’insulina e il cortisolo, quei piccoli direttori d’orchestra che decidono se accumuliamo o lasciamo andare.
Non è affascinante? È come se ogni passo fosse un messaggio al nostro sistema: “Ehi, siamo vivi, siamo in movimento, stiamo cambiando!”. E poi c’è il sonno, quel custode silenzioso del nostro benessere. Dormire bene, dicono i ricercatori, aiuta a tenere a bada la grelina, l’ormone che ci fa aprire il frigo a mezzanotte. 
Ma non vi nego che a volte il ritmo vacilla. Ci sono giorni in cui la strada sembra lunga, il respiro corto, e la mente sussurra: “Perché non riposare un po’ di più?”. Eppure, ogni volta che scelgo di muovermi, anche solo per pochi minuti, sento che sto scrivendo una poesia con il mio corpo.
Non è una gara, non è una corsa contro il tempo. È un passo, poi un altro, un battito che si unisce alla melodia della vita.
E voi, che versi state scrivendo con i vostri passi? Condividete, perché ogni storia è un’ispirazione.
Un abbraccio di luce,
Vostro compagno di sentiero

Oggi, mentre il sole accarezzava l’orizzonte, ho infilato le scarpe e lasciato che i miei piedi trovassero il loro ritmo sulla strada. Non è stato solo un movimento del corpo, ma una danza con i pensieri, un dialogo con il cuore.


Ho letto di recente uno studio che mi ha fatto riflettere: quando ci muoviamo con regolarità, anche senza strafare, il nostro corpo inizia a regolare meglio l’insulina e il cortisolo, quei piccoli direttori d’orchestra che decidono se accumuliamo o lasciamo andare.


Ma non vi nego che a volte il ritmo vacilla. Ci sono giorni in cui la strada sembra lunga, il respiro corto, e la mente sussurra: “Perché non riposare un po’ di più?”. Eppure, ogni volta che scelgo di muovermi, anche solo per pochi minuti, sento che sto scrivendo una poesia con il mio corpo.

E voi, che versi state scrivendo con i vostri passi? Condividete, perché ogni storia è un’ispirazione.

Un abbraccio di luce,
Vostro compagno di sentiero
