Un respiro alla volta: come lo yoga mi sta aiutando a correre più leggero

6 Marzo 2025
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Buonasera a tutti,
oggi voglio raccontarvi come lo yoga stia diventando una parte speciale del mio percorso per migliorare come corridore. Corro da un paio d’anni, e il mio grande obiettivo è prepararmi per una maratona. Ma più mi alleno, più sento il bisogno di ascoltare il mio corpo in modo diverso, non solo spingendo sui chilometri. È qui che lo yoga è entrato nella mia vita, quasi per caso, e ora non riesco a immaginare le mie giornate senza.
All’inizio pensavo che lo yoga fosse solo una questione di stretching o di rilassarsi un po’. Ma poi ho scoperto quanto lavoro c’è dietro il controllo del respiro. Quando corro, soprattutto nelle salite o verso la fine di un lungo, il fiato diventa il mio miglior amico o il mio peggior nemico. Le sessioni di yoga mi stanno insegnando a respirare in modo più consapevole, a calmare la mente anche quando i polmoni urlano. Faccio spesso una pratica che si chiama pranayama, esercizi di respirazione che mi aiutano a trovare un ritmo dentro di me. È come se stessi allenando il mio respiro a essere più forte, proprio come alleno le gambe.
La mia routine è abbastanza semplice: tre volte a settimana faccio una sessione di yoga di circa 40 minuti, di solito la mattina presto. Mi concentro su posizioni che aprono il petto e i fianchi, perché dopo ore di corsa sento tutto così contratto. La posizione del piccione è diventata la mia preferita, anche se all’inizio era un vero incubo! Sul piano alimentare, sto cercando di mangiare in modo più leggero ma nutriente: tante verdure, proteine magre come il pesce o il tofu, e cereali integrali. Ho ridotto i dolci, ma ammetto che ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente ci scappa. Il mio obiettivo non è solo perdere qualche chilo, ma sentirmi più agile, più fluido quando corro.
Quello che mi sorprende di più dello yoga è l’effetto sulla testa. Correre per me è sempre stato un modo per sfogarmi, ma a volte mi porto dietro pensieri pesanti, ansie sul tempo o sulla distanza. Con lo yoga sto imparando a lasciare andare, a concentrarmi su un respiro alla volta. Non è magia, ci vuole pazienza, ma sento che mi sta cambiando, dentro e fuori.
Voi come vivete lo yoga? Avete qualche posizione o pratica che vi aiuta a sentirvi più leggeri, non solo nel corpo? Sono curioso di sapere come lo integrate con i vostri obiettivi. Grazie per questo spazio, è bello condividere un pezzetto di strada con voi.
 
Buonasera a tutti,
oggi voglio raccontarvi come lo yoga stia diventando una parte speciale del mio percorso per migliorare come corridore. Corro da un paio d’anni, e il mio grande obiettivo è prepararmi per una maratona. Ma più mi alleno, più sento il bisogno di ascoltare il mio corpo in modo diverso, non solo spingendo sui chilometri. È qui che lo yoga è entrato nella mia vita, quasi per caso, e ora non riesco a immaginare le mie giornate senza.
All’inizio pensavo che lo yoga fosse solo una questione di stretching o di rilassarsi un po’. Ma poi ho scoperto quanto lavoro c’è dietro il controllo del respiro. Quando corro, soprattutto nelle salite o verso la fine di un lungo, il fiato diventa il mio miglior amico o il mio peggior nemico. Le sessioni di yoga mi stanno insegnando a respirare in modo più consapevole, a calmare la mente anche quando i polmoni urlano. Faccio spesso una pratica che si chiama pranayama, esercizi di respirazione che mi aiutano a trovare un ritmo dentro di me. È come se stessi allenando il mio respiro a essere più forte, proprio come alleno le gambe.
La mia routine è abbastanza semplice: tre volte a settimana faccio una sessione di yoga di circa 40 minuti, di solito la mattina presto. Mi concentro su posizioni che aprono il petto e i fianchi, perché dopo ore di corsa sento tutto così contratto. La posizione del piccione è diventata la mia preferita, anche se all’inizio era un vero incubo! Sul piano alimentare, sto cercando di mangiare in modo più leggero ma nutriente: tante verdure, proteine magre come il pesce o il tofu, e cereali integrali. Ho ridotto i dolci, ma ammetto che ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente ci scappa. Il mio obiettivo non è solo perdere qualche chilo, ma sentirmi più agile, più fluido quando corro.
Quello che mi sorprende di più dello yoga è l’effetto sulla testa. Correre per me è sempre stato un modo per sfogarmi, ma a volte mi porto dietro pensieri pesanti, ansie sul tempo o sulla distanza. Con lo yoga sto imparando a lasciare andare, a concentrarmi su un respiro alla volta. Non è magia, ci vuole pazienza, ma sento che mi sta cambiando, dentro e fuori.
Voi come vivete lo yoga? Avete qualche posizione o pratica che vi aiuta a sentirvi più leggeri, non solo nel corpo? Sono curioso di sapere come lo integrate con i vostri obiettivi. Grazie per questo spazio, è bello condividere un pezzetto di strada con voi.
Ciao,

leggo il tuo post e ammetto che mi colpisce la tua passione per lo yoga e il modo in cui lo stai intrecciando con la corsa. Però, se devo essere sincero, mi sento un po’ scoraggiato leggendo di quanto sei costante e di come stai già vedendo benefici così chiari. Io sono in un punto del mio percorso in cui i risultati sembrano lontani anni luce, e il tuo racconto, pur bello, mi fa sentire un po’ indietro.

Ho iniziato a cercare di perdere peso qualche mese fa, e in totale sono sceso di 6 kg. Non è male, lo so, ma il problema è che ora sembra tutto fermo. All’inizio ero super motivato: camminavo ogni giorno, controllavo le porzioni, cercavo di mangiare più verdure e meno schifezze. Ho anche provato a fare qualche video di yoga online, ispirato da storie come la tua, ma dopo un po’ mi sono perso. Le posizioni mi sembrano complicate, il respiro non lo controllo, e dopo 10 minuti mi annoio o mi sento goffo. Leggendo di come tu fai 40 minuti tre volte a settimana, mi chiedo se sto sbagliando tutto o se semplicemente non sono fatto per queste cose.

Il punto è che vorrei credere nei risultati a lungo termine, come quelli che descrivi tu, ma ora mi sembra di girare a vuoto. La bilancia non si muove, e anche se mi sento un po’ più energico, non vedo quel cambiamento che sognavo. Correre non fa per me, quindi punto più sul camminare veloce e qualche esercizio a casa, ma mi manca quella sensazione di “ci sono, sto cambiando”. Tu parli di come lo yoga ti stia aiutando mentalmente, e io vorrei tanto arrivare a quel punto, ma ora la mia testa è solo un groviglio di frustrazione.

Non fraintendermi, sono contento per te e per come stai trovando il tuo equilibrio. Però mi chiedo: come fai a rimanere paziente? Hai mai avuto momenti in cui sentivi che tutto questo impegno non portava da nessuna parte? E se sì, cosa ti ha fatto andare avanti? Io voglio crederci, voglio pensare che tra sei mesi o un anno sarò una versione più leggera e serena di me stesso, ma ora è dura. Magari hai qualche consiglio per chi, come me, sta lottando per vedere la luce in fondo al tunnel.

Grazie per aver condiviso, comunque. Anche se mi sento un po’ giù, leggere di persone che ce la fanno mi dà una piccola spinta a non mollare.