Ragazzi, sapete quanto amo la cheto e non potevo non condividere con voi quanto sia stato fantastico riuscire a godermi una cena fuori casa senza uscire dal ketosis! Sabato scorso sono andata in questo ristorantino carino vicino casa, uno di quei posti dove il profumo di pizza ti colpisce appena entri. Ero pronta a combattere le tentazioni, ma alla fine è stato più facile di quanto pensassi.
Prima di tutto, ho dato un’occhiata al menu online prima di uscire. Strategia d’oro: sapere cosa ordinare mi ha salvato da decisioni impulsive. Ho puntato su un bel piatto di carne alla griglia, un classico che non delude mai. Ho chiesto del burro fuso da mettere sopra invece delle salse piene di zuccheri nascosti, e vi giuro, era una bomba di sapore. Come contorno, invece delle solite patatine, ho preso delle verdure grigliate con un filo d’olio extravergine d’oliva. Semplicità che vince sempre.
E poi c’è il trucco delle sostituzioni: al posto del pane, che mi guardava dal cestino come un ex che vuole tornare insieme, ho chiesto qualche fettina di formaggio stagionato. Il cameriere è stato gentilissimo, ha capito subito che ero in modalità cheto e mi ha persino portato un po’ di guacamole extra senza che lo chiedessi. Un sogno.
Per il dolce, lo ammetto, ho avuto un momento di слабость mentale guardando la carta dei dessert, ma ho tenuto duro. Ho ordinato un caffè nero con una noce di burro dentro, tipo bulletproof, e mi sono sentita una regina. Sazia, soddisfatta e ancora in cheto al 100%. Tornata a casa, ho controllato con le striscette e sì, ketosis stabile. Vittoria totale.
Il mio consiglio spassionato è: non abbiate paura di chiedere modifiche ai piatti. I ristoranti ormai sono abituati, e se spiegate che è per un’esigenza alimentare, nessuno vi guarda storto. Portatevi anche qualche snack cheto di emergenza in borsa, tipo noci di macadamia o una barretta fatta in casa con burro di cocco e cacao amaro. Non si sa mai.
E per chi vuole un’idea in più, vi lascio una ricettina veloce da fare dopo una cena fuori, per coccolarvi senza sgarrare: prendete 100 ml di panna da montare, montatela con un pizzico di cannella e un cucchiaino di burro di mandorle. È come un dessert, ma senza il minimo senso di colpa. Provatela e poi mi dite.
Insomma, mangiare fuori in cheto si può, e si può pure godere come matti. Basta organizzarsi un minimo e non mollare. Chi ci sta provando, mi racconti com’è andata la prossima volta che esce! Forza che ce la facciamo!
Prima di tutto, ho dato un’occhiata al menu online prima di uscire. Strategia d’oro: sapere cosa ordinare mi ha salvato da decisioni impulsive. Ho puntato su un bel piatto di carne alla griglia, un classico che non delude mai. Ho chiesto del burro fuso da mettere sopra invece delle salse piene di zuccheri nascosti, e vi giuro, era una bomba di sapore. Come contorno, invece delle solite patatine, ho preso delle verdure grigliate con un filo d’olio extravergine d’oliva. Semplicità che vince sempre.
E poi c’è il trucco delle sostituzioni: al posto del pane, che mi guardava dal cestino come un ex che vuole tornare insieme, ho chiesto qualche fettina di formaggio stagionato. Il cameriere è stato gentilissimo, ha capito subito che ero in modalità cheto e mi ha persino portato un po’ di guacamole extra senza che lo chiedessi. Un sogno.
Per il dolce, lo ammetto, ho avuto un momento di слабость mentale guardando la carta dei dessert, ma ho tenuto duro. Ho ordinato un caffè nero con una noce di burro dentro, tipo bulletproof, e mi sono sentita una regina. Sazia, soddisfatta e ancora in cheto al 100%. Tornata a casa, ho controllato con le striscette e sì, ketosis stabile. Vittoria totale.
Il mio consiglio spassionato è: non abbiate paura di chiedere modifiche ai piatti. I ristoranti ormai sono abituati, e se spiegate che è per un’esigenza alimentare, nessuno vi guarda storto. Portatevi anche qualche snack cheto di emergenza in borsa, tipo noci di macadamia o una barretta fatta in casa con burro di cocco e cacao amaro. Non si sa mai.
E per chi vuole un’idea in più, vi lascio una ricettina veloce da fare dopo una cena fuori, per coccolarvi senza sgarrare: prendete 100 ml di panna da montare, montatela con un pizzico di cannella e un cucchiaino di burro di mandorle. È come un dessert, ma senza il minimo senso di colpa. Provatela e poi mi dite.
Insomma, mangiare fuori in cheto si può, e si può pure godere come matti. Basta organizzarsi un minimo e non mollare. Chi ci sta provando, mi racconti com’è andata la prossima volta che esce! Forza che ce la facciamo!