Yoga della risata per controllare la fame emotiva: esperienze e consigli

6 Marzo 2025
95
18
8
Buonasera a tutti,
mi sto avvicinando da qualche mese alla pratica della yoga della risata e volevo condividere la mia esperienza, visto che questo thread sembra perfetto per parlarne. Premetto che il mio obiettivo principale è perdere peso, ma soprattutto gestire la fame emotiva, che per me è sempre stata un grande ostacolo. Spesso mi ritrovo a mangiare non per fame, ma per stress, ansia o semplicemente noia.
La yoga della risata, per chi non la conoscesse, è una pratica che combina esercizi di respirazione profonda con risate indotte, anche senza motivo apparente. All’inizio ero scettico: come può ridere “a comando” aiutare a controllare il desiderio di cibo? Eppure, dopo qualche settimana, ho notato dei cambiamenti. La risata, anche se inizialmente forzata, stimola il rilascio di endorfine e riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo mi ha aiutato a sentirmi più rilassato e, di conseguenza, a non cercare conforto nel cibo.
Rispetto al tema del thread, io pratico principalmente a casa, seguendo video online o sessioni guidate su piattaforme come YouTube. Trovo che sia comodo, perché non devo spostarmi e posso farlo quando voglio, ma a volte sento la mancanza di un gruppo con cui condividere l’energia. In palestra non ho mai provato, ma immagino che un corso dal vivo con altre persone possa amplificare l’effetto, grazie all’atmosfera collettiva. Qualcuno di voi ha esperienza con corsi di yoga della risata in palestra? O magari conoscete club o associazioni in Italia dove si pratica regolarmente? Io sono di Milano, ma qualsiasi consiglio su comunità, anche online, sarebbe utile.
Un altro aspetto interessante è che la yoga della risata mi sta aiutando a essere più consapevole delle mie emozioni. Prima di una sessione, spesso faccio qualche minuto di respirazione per “ascoltarmi” e capire se sto mangiando per fame reale o per altro. Non è una soluzione magica, ma mi sta dando strumenti per affrontare il problema alla radice. Inoltre, dopo una sessione mi sento soddisfatto, come se il bisogno di “riempirmi” con il cibo si attenuasse.
Detto questo, non voglio dire che sia meglio allenarsi a casa o in palestra: dipende dalle esigenze di ognuno. A casa è più flessibile, ma credo che un gruppo dal vivo possa dare una spinta in più, soprattutto per chi, come me, a volte fatica a mantenere la costanza. Voi cosa ne pensate? Avete mai provato questa pratica o qualcosa di simile per gestire la fame emotiva? E se sì, preferite farla da soli o in compagnia?
Grazie in anticipo per qualsiasi risposta o suggerimento!