Strategie serali per gestire la fame notturna: esperienze e consigli

Renzo1963

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
stanotte ho fatto un piccolo esperimento che volevo condividere con voi, visto che il tema degli attacchi di fame notturna mi perseguita da anni. Premetto che non sono un esperto, ma sto cercando di affrontare il problema in modo sistematico, quasi come se fosse una ricerca personale. La mia tendenza è sempre stata quella di alzarmi verso mezzanotte, aprire il frigo e mangiare qualsiasi cosa mi capitasse a tiro, soprattutto carboidrati semplici come pane o biscotti. Ho notato che questo succede soprattutto dopo giornate intense, quando arrivo a sera stanco ma con la testa ancora in movimento.
Ultimamente sto leggendo studi sul ritmo circadiano e su come l’esposizione alla luce influisca sugli ormoni della fame, tipo la grelina e la leptina. Così ho deciso di provare a cambiare qualcosa nel mio rituale serale. Ieri, invece di accendere tutte le luci di casa dopo cena, ho abbassato l’intensità e usato solo una lampada calda in salotto. Ho spento il telefono un’ora prima di dormire per evitare la luce blu dello schermo. Poi, siccome so che il mio cervello cerca “ricompense” di notte, ho preparato una tisana senza zucchero ma con un aroma forte, tipo cannella, che mi desse una sensazione di soddisfazione senza calorie.
Devo dire che non è stato facile. Verso le 23 mi sono alzato comunque, con quella voglia assurda di mangiare qualcosa. Però ho resistito, anche perché avevo letto che il picco di fame notturna spesso dura solo 15-20 minuti se non lo assecondi. E in effetti, dopo un po’ è passato. Non è una vittoria definitiva, lo so, ma mi ha fatto pensare che forse il problema non è solo la forza di volontà, ma anche come organizzo le mie serate.
Qualcuno di voi ha provato strategie simili? Mi interessa capire se l’approccio “scientifico” funziona anche per altri o se magari ci sono trucchi più pratici che mi sfuggono. Io per ora sto tenendo un diario dove segno gli orari in cui mi viene fame e cosa faccio per distrarmi, tipo stretching leggero o ascoltare un podcast. Se avete consigli su come rendere la sera meno “pericolosa” per le abbuffate, sono tutto orecchie!
 
Ciao a tutti,
stanotte ho fatto un piccolo esperimento che volevo condividere con voi, visto che il tema degli attacchi di fame notturna mi perseguita da anni. Premetto che non sono un esperto, ma sto cercando di affrontare il problema in modo sistematico, quasi come se fosse una ricerca personale. La mia tendenza è sempre stata quella di alzarmi verso mezzanotte, aprire il frigo e mangiare qualsiasi cosa mi capitasse a tiro, soprattutto carboidrati semplici come pane o biscotti. Ho notato che questo succede soprattutto dopo giornate intense, quando arrivo a sera stanco ma con la testa ancora in movimento.
Ultimamente sto leggendo studi sul ritmo circadiano e su come l’esposizione alla luce influisca sugli ormoni della fame, tipo la grelina e la leptina. Così ho deciso di provare a cambiare qualcosa nel mio rituale serale. Ieri, invece di accendere tutte le luci di casa dopo cena, ho abbassato l’intensità e usato solo una lampada calda in salotto. Ho spento il telefono un’ora prima di dormire per evitare la luce blu dello schermo. Poi, siccome so che il mio cervello cerca “ricompense” di notte, ho preparato una tisana senza zucchero ma con un aroma forte, tipo cannella, che mi desse una sensazione di soddisfazione senza calorie.
Devo dire che non è stato facile. Verso le 23 mi sono alzato comunque, con quella voglia assurda di mangiare qualcosa. Però ho resistito, anche perché avevo letto che il picco di fame notturna spesso dura solo 15-20 minuti se non lo assecondi. E in effetti, dopo un po’ è passato. Non è una vittoria definitiva, lo so, ma mi ha fatto pensare che forse il problema non è solo la forza di volontà, ma anche come organizzo le mie serate.
Qualcuno di voi ha provato strategie simili? Mi interessa capire se l’approccio “scientifico” funziona anche per altri o se magari ci sono trucchi più pratici che mi sfuggono. Io per ora sto tenendo un diario dove segno gli orari in cui mi viene fame e cosa faccio per distrarmi, tipo stretching leggero o ascoltare un podcast. Se avete consigli su come rendere la sera meno “pericolosa” per le abbuffate, sono tutto orecchie!
Ciao a tutti,

mi ritrovo molto in quello che hai scritto, soprattutto nella parte delle voglie notturne che arrivano quasi come un orologio dopo giornate pesanti. Anch’io, da pensionato, sto cercando di gestire la fame serale per tenere sotto controllo il peso e sentirmi meglio, ma con l’età non è sempre facile. Il tuo esperimento con la luce e la tisana mi sembra una strada interessante, e devo dire che mi hai ispirato a provare qualcosa di simile.

Io di mio sto provando a cambiare un po’ le abitudini dopo cena. Ultimamente ho notato che se resto fermo sul divano troppo a lungo, la mente comincia a vagare verso il frigo. Così ho iniziato a fare qualcosa di tranquillo ma che mi tenga occupato, come sistemare un cassetto o sfogliare una rivista con la luce bassa. Non so se hai mai provato, ma a me aiuta anche respirare lentamente per qualche minuto quando sento quel “richiamo” della cucina. Non è niente di complicato, solo inspirare ed espirare contando fino a cinque, giusto per calmare i nervi.

Il tuo diario mi sembra un’ottima idea, lo proverò anch’io. Per ora segno solo i passi che faccio con il contapassi, ma tenere traccia della fame potrebbe aiutarmi a capire meglio i momenti critici. Secondo me hai ragione, non è solo questione di volontà, ma di come prepariamo il terreno la sera. Se hai altri spunti su come rendere quelle ore più serene, fammi sapere, sono curioso di imparare da chi ci sta passando!