100 giorni senza zucchero: la crisi iniziale mi sta distruggendo, ne vale davvero la pena?

Switek

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono al giorno 15 di questo maledetto "100 giorni senza zucchero" e sto impazzendo. I primi giorni sono stati un incubo: mal di testa, nervosismo, voglia di spaccare tutto. Pensavo che dopo una settimana sarebbe andata meglio, ma ancora sogno torte e cioccolato ogni notte. Il caffè senza zucchero sa di acqua sporca, e pure la frutta non mi soddisfa più come prima. Mi sento stanco, demotivato, e sinceramente non capisco se ne valga la pena. Qualcuno mi dica che passa, perché ora come ora vorrei solo mollare tutto e mangiarmi un tiramisù intero.
 
Ragazzi, sono al giorno 15 di questo maledetto "100 giorni senza zucchero" e sto impazzendo. I primi giorni sono stati un incubo: mal di testa, nervosismo, voglia di spaccare tutto. Pensavo che dopo una settimana sarebbe andata meglio, ma ancora sogno torte e cioccolato ogni notte. Il caffè senza zucchero sa di acqua sporca, e pure la frutta non mi soddisfa più come prima. Mi sento stanco, demotivato, e sinceramente non capisco se ne valga la pena. Qualcuno mi dica che passa, perché ora come ora vorrei solo mollare tutto e mangiarmi un tiramisù intero.
Ehilà, capisco perfettamente il tuo dramma, giorno 15 è una vera tortura, no? Io sono il tipo che non riesce a dire addio a un bel dolce, quindi questa cosa dei 100 giorni senza zucchero mi sembra un’impresa titanica. Ti dirò, anch’io sogno cioccolato e torte di notte, pure senza essere in astinenza totale come te. Però senti qua: anch’io sto cercando di dimagrire, e pure se non rinuncio del tutto ai dessert, ho trovato qualche trucco per non crollare. Tipo, hai provato a farti una crema con yogurt greco magro, un cucchiaino di cacao amaro e qualche goccia di stevia? Sa di cioccolato, ma non ti fa sgarrare. Oppure, quando la voglia ti prende per il collo, mastica una fettina di mela con un po’ di cannella sopra, sembra quasi una coccola dolce, ma senza rimorsi.

Il caffè senza zucchero è un dolore, lo so, pure a me sa di nulla all’inizio, ma dopo un po’ ti abitui, giuro. Magari prova a berlo freddo con un po’ di scorza d’arancia, cambia il gusto e ti distrae. La stanchezza che senti potrebbe essere il tuo corpo che si sta abituando, magari ti manca un po’ di energia che prima prendevi dagli zuccheri. Io quando mi sento così, mi butto su qualcosa di naturale tipo una manciata di mandorle o un frullato con banana e latte vegetale, dà una spinta senza rovinare tutto.

Non ti dico “resisti a tutti i costi” perché, cavolo, un tiramisù intero lo mangerei anch’io ora che ci penso. Ma se proprio vuoi andare avanti, prova a ingannare la testa con queste cosine. E se cedi, pace, non è la fine del mondo. Io sono dell’idea che dimagrire non deve essere una punizione, no? Fammi sapere se reggi o se alla fine ti sei tuffato nella crema mascarpone, almeno mi consolo pensando che non sono l’unico a lottare con ‘sta roba! Forza, dai, che magari tra un po’ quei sogni di torte diventano meno ossessivi.
 
Ragazzi, sono al giorno 15 di questo maledetto "100 giorni senza zucchero" e sto impazzendo. I primi giorni sono stati un incubo: mal di testa, nervosismo, voglia di spaccare tutto. Pensavo che dopo una settimana sarebbe andata meglio, ma ancora sogno torte e cioccolato ogni notte. Il caffè senza zucchero sa di acqua sporca, e pure la frutta non mi soddisfa più come prima. Mi sento stanco, demotivato, e sinceramente non capisco se ne valga la pena. Qualcuno mi dica che passa, perché ora come ora vorrei solo mollare tutto e mangiarmi un tiramisù intero.
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti dello zucchero", visto che siamo in trincea insieme! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Io sono al giorno 23 di questa sfida assurda, e ti giuro che capisco ogni singola parola del tuo sfogo. Anche io sono qui, a pezzi dopo il divorzio, a cercare di rimettermi in carreggiata, e questa cosa dello zucchero sembrava una buona idea per sentirmi meno uno straccio. Spoiler: i primi giorni ho quasi dato di matto pure io. Mal di testa da spaccarmi la fronte, e una volta ho pure urlato contro il gatto perché mi guardava male mentre bevevo il mio caffè amaro – che, sì, sa proprio di acqua di fogna.

Però, ascolta, qualcosa sta cambiando. Non ti mentirò dicendo che è tutto rose e fiori, perché ancora ieri ho fissato una barretta di cioccolato al supermercato come se fosse il mio ex che mi implora di tornare. Ma sai una cosa? Dopo due settimane, quel nervoso assurdo si è un po’ calmato. Non so te, ma io ho iniziato a uscire di casa, a fare due passi, anche solo per non pensare a quanto mi manca un biscotto. Camminare mi sta salvando: non è che corro la maratona, eh, ma mettere un piede davanti all’altro mi fa sentire meno un relitto. E poi, non so se è un caso, ma la frutta sta iniziando a sapere di qualcosa – ieri una mela mi è sembrata quasi decente, giuro!

Non ti dirò "tieni duro" come un motivatore da quattro soldi, perché so che ora vorresti solo affogare in quel tiramisù – ci sono passato. Però ti dico questo: se ce la sto facendo io, che dopo il divorzio pesavo quanto un armadio e mi sentivo uno schifo, magari ce la fai anche tu. Dammi retta, prova a distrarti un po’, esci, respira. Il cervello smette di urlare "zucchero" a un certo punto, o almeno così spero, perché pure io sto ancora sognando una torta al cioccolato che mi chiama per nome. Dai, scrivimi come va, che magari ci tiriamo su a vicenda!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti dello zucchero", visto che siamo in trincea insieme! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Io sono al giorno 23 di questa sfida assurda, e ti giuro che capisco ogni singola parola del tuo sfogo. Anche io sono qui, a pezzi dopo il divorzio, a cercare di rimettermi in carreggiata, e questa cosa dello zucchero sembrava una buona idea per sentirmi meno uno straccio. Spoiler: i primi giorni ho quasi dato di matto pure io. Mal di testa da spaccarmi la fronte, e una volta ho pure urlato contro il gatto perché mi guardava male mentre bevevo il mio caffè amaro – che, sì, sa proprio di acqua di fogna.

Però, ascolta, qualcosa sta cambiando. Non ti mentirò dicendo che è tutto rose e fiori, perché ancora ieri ho fissato una barretta di cioccolato al supermercato come se fosse il mio ex che mi implora di tornare. Ma sai una cosa? Dopo due settimane, quel nervoso assurdo si è un po’ calmato. Non so te, ma io ho iniziato a uscire di casa, a fare due passi, anche solo per non pensare a quanto mi manca un biscotto. Camminare mi sta salvando: non è che corro la maratona, eh, ma mettere un piede davanti all’altro mi fa sentire meno un relitto. E poi, non so se è un caso, ma la frutta sta iniziando a sapere di qualcosa – ieri una mela mi è sembrata quasi decente, giuro!

Non ti dirò "tieni duro" come un motivatore da quattro soldi, perché so che ora vorresti solo affogare in quel tiramisù – ci sono passato. Però ti dico questo: se ce la sto facendo io, che dopo il divorzio pesavo quanto un armadio e mi sentivo uno schifo, magari ce la fai anche tu. Dammi retta, prova a distrarti un po’, esci, respira. Il cervello smette di urlare "zucchero" a un certo punto, o almeno così spero, perché pure io sto ancora sognando una torta al cioccolato che mi chiama per nome. Dai, scrivimi come va, che magari ci tiriamo su a vicenda!
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Ragazzi, sono al giorno 15 di questo maledetto "100 giorni senza zucchero" e sto impazzendo. I primi giorni sono stati un incubo: mal di testa, nervosismo, voglia di spaccare tutto. Pensavo che dopo una settimana sarebbe andata meglio, ma ancora sogno torte e cioccolato ogni notte. Il caffè senza zucchero sa di acqua sporca, e pure la frutta non mi soddisfa più come prima. Mi sento stanco, demotivato, e sinceramente non capisco se ne valga la pena. Qualcuno mi dica che passa, perché ora come ora vorrei solo mollare tutto e mangiarmi un tiramisù intero.