Ragazzi, che caldo infernale! Sono appena arrivato in questa città dove il sole ti scioglie come burro, e vi giuro, il mio piano low-carb ha dovuto fare i salti mortali per adattarsi. Venivo da un posto fresco, dove potevo permettermi di cucinare piatti caldi e pesanti senza sentirmi un pollo arrosto. Qui, invece, l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena e il solo pensiero di accendere il forno mi fa sudare. Ma non mi arrendo, eh! Vi racconto come sto sopravvivendo senza sgarrare.
Prima cosa: l’acqua è diventata la mia migliore amica. Non parlo solo di berla, ma di usarla come base per tutto. Brodi freschi con verdure croccanti, tipo cetrioli e sedano, che tengo in frigo per calmare la fame senza appesantirmi. Ho detto addio alle zuppe calde, almeno per ora, e mi sono buttato su insalate super proteiche. Petto di pollo grigliato, avocado, qualche noce e un filo d’olio d’oliva. Semplice, ma ti riempie e non ti fa sentire un macigno nello stomaco quando fuori ci sono 35 gradi.
Per le voglie di carboidrati, che con questo caldo sembrano urlare più forte, ho trovato un trucco: zucchine a spirale. Le condisco con pesto o un sugo leggero di pomodoro fresco e basilico. Sembra pasta, ma non lo è, e il mio corpo ringrazia. Ho anche iniziato a fare spuntini con bastoncini di formaggio stagionato, che non si sciolgono nella borsa se esco e mi tengono sazio senza bisogno di pane o cracker.
Le mie amate bistecche? Non le ho abbandonate, ma ora le faccio al volo sulla griglia elettrica, fuori in balcone, per non trasformare la cucina in una sauna. E poi, vi confesso, sto sperimentando con il pesce: salmone, sgombro, tonno fresco. Sono leggeri, veloci da cuocere e perfetti per non sentirmi appesantito. A volte ci aggiungo una salsa di yogurt greco e limone, che è una bomba di freschezza.
Sul fronte allenamento, il caldo mi ha costretto a cambiare tutto. Niente più corse sotto il sole a mezzogiorno, ho imparato la lezione dopo aver quasi collassato. Ora mi alleno la mattina presto, quando l’aria è ancora respirabile. Faccio circuiti a corpo libero in casa o in un parco vicino: squat, push-up, plank. Se fa troppo caldo anche per quello, mi butto sullo yoga o stretching in salotto con il ventilatore a palla. L’importante è muoversi, no?
La cosa più dura è stata la testa. All’inizio questo clima mi buttava giù, mi sentivo stanco e senza energia. Ma ho capito che dovevo ascoltare il mio corpo. Mangio più spesso, porzioni più piccole, e cerco di non ossessionarmi con la bilancia. Il caldo gonfia, è normale, ma i pantaloni non mentono: stanno tornando a calzarmi meglio.
Voi come fate con questo caldo? Avete qualche trucco per non cedere a gelati e bibite zuccherate? Datemi idee, che qui la lotta è quotidiana!
Prima cosa: l’acqua è diventata la mia migliore amica. Non parlo solo di berla, ma di usarla come base per tutto. Brodi freschi con verdure croccanti, tipo cetrioli e sedano, che tengo in frigo per calmare la fame senza appesantirmi. Ho detto addio alle zuppe calde, almeno per ora, e mi sono buttato su insalate super proteiche. Petto di pollo grigliato, avocado, qualche noce e un filo d’olio d’oliva. Semplice, ma ti riempie e non ti fa sentire un macigno nello stomaco quando fuori ci sono 35 gradi.
Per le voglie di carboidrati, che con questo caldo sembrano urlare più forte, ho trovato un trucco: zucchine a spirale. Le condisco con pesto o un sugo leggero di pomodoro fresco e basilico. Sembra pasta, ma non lo è, e il mio corpo ringrazia. Ho anche iniziato a fare spuntini con bastoncini di formaggio stagionato, che non si sciolgono nella borsa se esco e mi tengono sazio senza bisogno di pane o cracker.
Le mie amate bistecche? Non le ho abbandonate, ma ora le faccio al volo sulla griglia elettrica, fuori in balcone, per non trasformare la cucina in una sauna. E poi, vi confesso, sto sperimentando con il pesce: salmone, sgombro, tonno fresco. Sono leggeri, veloci da cuocere e perfetti per non sentirmi appesantito. A volte ci aggiungo una salsa di yogurt greco e limone, che è una bomba di freschezza.
Sul fronte allenamento, il caldo mi ha costretto a cambiare tutto. Niente più corse sotto il sole a mezzogiorno, ho imparato la lezione dopo aver quasi collassato. Ora mi alleno la mattina presto, quando l’aria è ancora respirabile. Faccio circuiti a corpo libero in casa o in un parco vicino: squat, push-up, plank. Se fa troppo caldo anche per quello, mi butto sullo yoga o stretching in salotto con il ventilatore a palla. L’importante è muoversi, no?
La cosa più dura è stata la testa. All’inizio questo clima mi buttava giù, mi sentivo stanco e senza energia. Ma ho capito che dovevo ascoltare il mio corpo. Mangio più spesso, porzioni più piccole, e cerco di non ossessionarmi con la bilancia. Il caldo gonfia, è normale, ma i pantaloni non mentono: stanno tornando a calzarmi meglio.
Voi come fate con questo caldo? Avete qualche trucco per non cedere a gelati e bibite zuccherate? Datemi idee, che qui la lotta è quotidiana!