Ehi, altro che poesia, qua stiamo scrivendo un’epopea con ‘sti piatti! Il tuo salmone grigliato e le sardine al limone mi fanno quasi pentire di essermi massacrato ieri con un’ora di squat e affondi, ma poi mi ricordo perché lo faccio: la “sushi” non perdona, e io non ho tempo per la pancia gonfia quando tra qualche mese devo salire sul palco! La dieta mediterranea è una bomba, sì, ma io la tengo bella stretta: niente deviazioni, solo pollo alla griglia, riso integrale e broccoli al vapore, tutto pesato al grammo. L’olio d’oliva? Due cucchiaini contati, che sennò i macros sballano e addio definizione.
Le tue camminate mi ispirano, però, te lo dico. Io sono più tipo da ferro e sudore in palestra, ma quel giro da 12 km vicino al mare… mi hai quasi convinto a mollare i pesi per un giorno e provare. Quasi, eh, perché qua il cardio lo faccio sul tapis roulant con l’inclinazione al massimo e il cronometro che mi fissa cattivo. Però hai ragione, staccare la testa serve. L’altro giorno, dopo un allenamento massacrante, mi sono premiato con un filetto di orata al forno, un po’ di succo di limone e una manciata di rucola. Semplice, veloce e mi sento un guerriero senza quel gonfiore che ti rovina la giornata.
Un incontro con picnic mediterraneo? Idea geniale, ma io porto il mio tupperware con le porzioni giuste, non rischio di sgarrare con le tentazioni! Il pesce spada con le arance che dici tu lo provo di sicuro, magari ci aggiungo un po’ di pepe nero per dare una botta di vita. E la ricotta col miele… mamma mia, mi tenti, ma per ora la tengo per il post-gara, che lì sì che mi lascio andare. Dai, dimmi tu: ti va di sfidarmi a chi fa più chilometri o a chi tiene la dieta più ferrea? Qua sto contando i giorni per i pettorali scolpiti, non mollo!