Ritrovare l’equilibrio: come yoga e meditazione mi hanno aiutato a cambiare corpo e mente

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Ki||y

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete qual è stata la svolta per me? Non un’insalata scondita o una corsa infinita sul tapis roulant, ma un tappetino da yoga e un respiro profondo. Quando ho iniziato, ero una di quelle persone che si guardavano allo specchio e si sentivano perse, soprattutto da adolescente, con quel mix di insicurezze e pressione che ti schiaccia. Pesavo troppo, sì, ma il vero peso era nella testa: ansia, pensieri che giravano senza sosta, fame nervosa che mi faceva aprire il frigo ogni due ore.
Poi ho scoperto lo yoga. Non è stato amore a prima vista, ve lo giuro! All’inizio mi sentivo goffa, inciampavo nelle posizioni, e meditare per più di due minuti mi sembrava impossibile. Ma piano piano, qualcosa è cambiato. Non solo il corpo – che sì, si è snellito, ho perso chili quasi senza accorgermene – ma il modo in cui mi vedevo. La pratica mi ha insegnato a rallentare, a sentire davvero il mio corpo, a capire quando avevo fame vera o solo bisogno di calmarmi.
Una cosa che consiglio a tutti, soprattutto se siete giovani e vi sentite in lotta col vostro peso, è partire con qualcosa di semplice. Tipo la posizione del bambino (Balasana): ti sdrai, ti rilassi, lasci andare tutto. Oppure una meditazione breve, anche solo 5 minuti, concentrandovi sul respiro. Non serve strafare, credetemi. Io facevo 15 minuti al giorno, magari con una tisana accanto, e mi sembrava di regalarmi un momento solo mio. 😊
E sapete la cosa bella? Lo yoga non ti giudica. Non importa se non arrivi a toccarti le dita dei piedi o se il tuo “ohm” sembra un mugugno. Ti accoglie e basta. Per me è stato come ritrovare un equilibrio che non sapevo di aver perso. La bilancia è scesa, sì, ma la vera vittoria è stata sentirmi leggera dentro. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari ci sta pensando? Fatemi sapere, mi piacerebbe scambiare idee! 🌿✨
 
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Ragazzi, sapete qual è stata la svolta per me? Non un’insalata scondita o una corsa infinita sul tapis roulant, ma un tappetino da yoga e un respiro profondo. Quando ho iniziato, ero una di quelle persone che si guardavano allo specchio e si sentivano perse, soprattutto da adolescente, con quel mix di insicurezze e pressione che ti schiaccia. Pesavo troppo, sì, ma il vero peso era nella testa: ansia, pensieri che giravano senza sosta, fame nervosa che mi faceva aprire il frigo ogni due ore.
Poi ho scoperto lo yoga. Non è stato amore a prima vista, ve lo giuro! All’inizio mi sentivo goffa, inciampavo nelle posizioni, e meditare per più di due minuti mi sembrava impossibile. Ma piano piano, qualcosa è cambiato. Non solo il corpo – che sì, si è snellito, ho perso chili quasi senza accorgermene – ma il modo in cui mi vedevo. La pratica mi ha insegnato a rallentare, a sentire davvero il mio corpo, a capire quando avevo fame vera o solo bisogno di calmarmi.
Una cosa che consiglio a tutti, soprattutto se siete giovani e vi sentite in lotta col vostro peso, è partire con qualcosa di semplice. Tipo la posizione del bambino (Balasana): ti sdrai, ti rilassi, lasci andare tutto. Oppure una meditazione breve, anche solo 5 minuti, concentrandovi sul respiro. Non serve strafare, credetemi. Io facevo 15 minuti al giorno, magari con una tisana accanto, e mi sembrava di regalarmi un momento solo mio. 😊
E sapete la cosa bella? Lo yoga non ti giudica. Non importa se non arrivi a toccarti le dita dei piedi o se il tuo “ohm” sembra un mugugno. Ti accoglie e basta. Per me è stato come ritrovare un equilibrio che non sapevo di aver perso. La bilancia è scesa, sì, ma la vera vittoria è stata sentirmi leggera dentro. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari ci sta pensando? Fatemi sapere, mi piacerebbe scambiare idee! 🌿✨
Ciao a tutti, o forse meglio dire “namaste” visto il tema! La tua storia mi ha colpito dritto al cuore, sai? Quel tappetino da yoga che nomini, quel respiro profondo… mi ci rivedo tantissimo, anche se il mio percorso è stato un po’ diverso, sempre un sali e scendi di esperimenti per trovare la quadra tra corpo e mente.

Io sono una di quelle che le ha provate tutte, giuro. La dieta del minestrone? Fatta, ma dopo tre giorni sognavo pizza anche a colazione. Le corse interminabili? Ci ho provato, ma finivo sempre col fiato corto e la sensazione di non arrivare da nessuna parte, né fisicamente né mentalmente. Poi c’è stato il digiuno intermittente: all’inizio sembrava una rivoluzione, mi sentivo leggera e piena di energia, ma dopo un po’ mi sono accorta che stavo solo spostando l’ansia dal “cosa mangio” al “quando mangio”. Insomma, un caos!

Poi, un giorno, quasi per caso, ho deciso di provare lo yoga. Non ti nascondo che anch’io all’inizio mi sentivo un disastro: le gambe tremavano nella posizione del cane a faccia in giù, e meditare era un’impresa perché la mia testa sembrava un’autostrada di pensieri. Però hai ragione tu: non serve essere perfetti, e questo è il bello. Ho iniziato con sessioni corte, tipo 10-15 minuti, spesso la sera dopo una giornata pesante. Facevo la posizione del bambino che hai citato – oddio, quanto mi rilassava! – oppure quella del cadavere, stesa a terra come se il mondo potesse aspettare per una volta.

Col tempo ho notato che non era solo il corpo a cambiare. Certo, i jeans hanno iniziato a calzare meglio, e la bilancia ha smesso di essere il mio nemico numero uno, ma il vero shift è stato dentro. Prima vivevo con questa pressione costante di dover “risolvere” il mio peso, come se fosse un problema da cancellare. Lo yoga mi ha fatto capire che non si trattava solo di chili, ma di come mi trattavo. Mi ha insegnato a non punirmi per una fetta di torta o per un giorno senza allenamento. E sai una cosa? Quando ho smesso di combattere contro me stessa, anche la fame nervosa è calata. Non apro più il frigo per noia o stress, o almeno ci riesco quasi sempre!

Rispetto alla meditazione, io ho trovato il mio ritmo con una tecnica semplice: mi siedo, chiudo gli occhi e conto i respiri fino a dieci, poi ricomincio. Se la mente vaga, pace, la lascio fare e torno al conto. Non è niente di complicato, ma mi dà una calma che prima non conoscevo. A volte ci aggiungo un po’ di stretching leggero, tipo la posizione del gatto-mucca, che mi scioglie la schiena e mi fa sentire di nuovo in contatto col mio corpo.

Mi piace il tuo approccio, quel “non strafare” che dici. È vero, non serve trasformarsi in monaci zen da un giorno all’altro! Io ora sto provando a integrare lo yoga con qualche passeggiata lunga, niente di troppo intenso, giusto per muovermi e respirare aria fresca. La bilancia scende piano, ma non è più il mio unico metro di giudizio. Mi sento più… me stessa, ecco.

Tu che dici, hai qualche posizione o trucco che ti ha aiutato di più? Io sono curiosa di sperimentare ancora, magari mi dai uno spunto nuovo! E se qualcuno sta pensando di iniziare, quoto il tuo consiglio: provate, anche solo cinque minuti. Non c’è niente da perdere, no?