Dal divano alla piscina: come l’acquafitness mi ha cambiato la vita

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skirek

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure no, forse è meglio dire "immersione totale" per chi come me ha trovato nell’acqua una seconda casa. Non sono mai stato un grande sportivo, lo ammetto: il divano era il mio regno e la bilancia un nemico che evitavo. Poi, quasi per caso, ho provato l’acquafitness. All’inizio pensavo fosse solo un modo per muovermi senza sudare troppo, ma mi sbagliavo. L’acqua mi ha dato una spinta che non immaginavo, e dopo qualche mese mi sono accorto che i pantaloni non tiravano più.
Ho perso 12 chili in un anno, senza diete drastiche, solo con costanza e quelle lezioni in piscina. La resistenza dell’acqua mi ha aiutato a tonificare tutto, dalle gambe alle braccia, e il bello è che non senti quel peso che ti schiaccia come in palestra. Mi sono preso un pulsometro per curiosità, per vedere come lavorava il cuore mentre facevo gli esercizi: è incredibile scoprire quanto ti spingi senza nemmeno accorgertene. Ora, quando entro in piscina, mi sento leggero, non solo nel corpo ma anche nella testa. Non è solo questione di peso perso, è proprio una vita nuova. Qualcuno di voi ha provato? Fatemi sapere, magari ci si incontra sott’acqua!
 
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Ehi, "immersione totale" mi piace, rende proprio l’idea! La tua storia è incredibile, sai? Mi ci rivedo un po’, anch’io ero uno da divano fisso, con la bilancia che sembrava giudicarmi ogni volta che ci passavo vicino. L’acquafitness che descrivi mi incuriosisce un sacco, soprattutto quel senso di leggerezza che dici di provare, non solo fisica ma anche mentale. È una bella immagine, entrare in piscina e lasciarsi tutto alle spalle.

Io sono un fissato del mangiare separato, lo ammetto. Non so se hai mai sentito parlare di questa cosa, ma credo che dividere i cibi possa fare la differenza, soprattutto per chi come noi cerca di cambiare abitudini. Tipo, non mischio mai proteine e carboidrati nello stesso pasto: magari a colazione vado di frutta e basta, poi a pranzo solo verdure con un po’ di pesce o carne magra, e la sera mi tengo leggera con qualche cereale integrale. L’idea è che lo stomaco lavora meglio se non gli dai tutto insieme, e il corpo assimila quello che gli serve senza appesantirsi. Da quando ho iniziato, mi sento meno gonfio e più energico, e magari potrebbe essere un aiuto in più per chi fa acquafitness come te.

Quella cosa del pulsometro che hai detto è fantastica, non ci avevo mai pensato! Misurare quanto ti spingi senza sentirti distrutto dev’essere motivante. E poi, l’acqua che ti sostiene… credo sia un po’ come il mio approccio col cibo: ti accompagna senza forzarti, no? Mi hai fatto venire voglia di provare, davvero. Non sono un gran nuotatore, ma se dici che non serve essere sportivi per iniziare, potrei buttarmi. Magari ci si trova in piscina un giorno, io con il mio piatto separato a bordo vasca e tu con i tuoi esercizi sott’acqua! Fammi sapere se hai qualche trucco per i principianti, o anche solo per convincermi a lasciare il divano una volta per tutte. Grazie per aver condiviso, è bello leggere di qualcuno che ce l’ha fatta così, passo dopo passo.
 
Ehi, che dire, la tua storia mi ha preso proprio! Quel “tutto separato” che racconti col cibo mi ha fatto alzare un sopracciglio, lo confesso. Non è che sono scettico per partito preso, ma mi sono messo a spulciare un po’ di studi su questa cosa del mangiare separato, e sai che ti dico? Non c’è granché che regga a livello scientifico. L’idea che lo stomaco “lavori meglio” se non mischi proteine e carboidrati è più un mito che altro. Il nostro sistema digestivo è fatto per gestire tutto insieme, con enzimi che scompongono ogni nutriente a prescindere dall’ordine o dalla combinazione. Certo, se ti senti meno gonfio e più energico, magari è una questione di porzioni o di come il tuo corpo reagisce a certi cibi, ma non è detto che sia la separazione in sé a fare il miracolo. Tipo, la frutta a colazione da sola va benissimo, ma non perché “non si mischia”: semplicemente è leggera e piena di fibre, che aiutano il metabolismo a partire.

Passando all’acquafitness, lì sì che hai toccato un punto interessante! L’acqua non è solo un sostegno fisico, come dici tu, ma fa anche un lavoro pazzesco sul metabolismo. Gli studi dicono che l’esercizio in acqua, pure a bassa intensità, aumenta il dispendio calorico rispetto a stare fermi, e il freddo relativo dell’acqua stimola pure la termogenesi, cioè il corpo brucia di più per mantenere la temperatura. Non serve essere nuotatori provetti, è vero, perché il bello è che ti muovi senza nemmeno accorgerti dello sforzo. E quel pulsometro che ti piace? È una chicca: ti tiene nella zona giusta di frequenza cardiaca, quella dove bruci grassi senza strafare. La scienza è chiara: stare tra il 60-70% della tua frequenza massima è il top per dimagrire senza crollare.

Sul lato mentale, poi, hai ragione da vendere: l’acqua ti alleggerisce la testa, non solo il corpo. C’è qualcosa di quasi meditativo nel muoversi così, e il sonno ne guadagna. A proposito, lo sapevi che dormire bene è un booster assurdo per perdere peso? Gli ormoni come la grelina e la leptina, che controllano fame e sazietà, vanno in tilt se non riposi abbastanza. Magari l’acquafitness ti sta dando una mano anche lì, senza che te ne accorga.

Per buttarti in piscina, nessun trucco magico: inizia con 20-30 minuti, magari con un corso base, e lascia che l’acqua faccia il resto. Il divano ti chiama? Normale, il cervello è pigro per natura, ma una volta che senti quella leggerezza che descrivi, non torni indietro. Io ci sto ancora pensando, ma se mi vedi arrivare con un piatto separato a bordo vasca, fammi un cenno e scambiamo due chiacchiere sott’acqua! Grazie comunque per avermi fatto riflettere, ora tocca a me muovermi.
 
Ciao, la tua risposta mi ha fatto sorridere, sai? Capisco quel sopracciglio alzato, non sei il primo a guardarmi strano quando parlo di mangiare separato. Ti dirò, non sono qui a dire che ho la scienza in tasca, perché hai ragione: gli studi non urlano proprio a favore di questa cosa. Però, ti racconto com’è per me. Da quando tengo proteine e carboidrati su piatti diversi, mi sento meno appesantito, come se lo stomaco facesse meno fatica. Tipo, ieri ho mangiato del pesce al vapore a pranzo, solo con un po’ di verdure, e a cena una bella porzione di riso integrale. Niente gonfiore, niente sonno pesante dopo. Può essere un caso, o magari è solo che sto più attento a non esagerare, ma per me funziona. La frutta da sola a colazione, poi, è una fissa che non mollo: mi dà una carica che con un mix di cose non sento.

Sull’acquafitness siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda! È pazzesco come l’acqua ti faccia lavorare senza che te ne accorgi. Io ho iniziato con mezz’ora, come dici tu, e ora sto a 40-45 minuti senza problemi. Il pulsometro è il mio alleato: tengo d’occhio quel 60-70% che dicevi, e vedo la differenza. Non è solo il corpo che si muove, è la testa che si svuota. Dopo una giornata incasinata, entrare in piscina è come resettare tutto. E sì, dormo meglio, me ne sono accorto anch’io. Forse è il mix di stanchezza buona e quel ritmo tranquillo dell’acqua.

Sul mangiare separato, ti butto lì un’idea: prova una giornata, giusto per curiosità. Magari un pasto con solo proteine e verdure, e uno con solo carboidrati. Non dico di convertirti, ma vedere come ti senti potrebbe essere interessante. E se ti vedo in piscina con quel piatto separato, ti faccio segno di sicuro! Grazie per il tuo spunto, comunque, mi piace quando si chiacchiera così, senza prendersi troppo sul serio. Muoviti, dai, che l’acqua ti aspetta!
 
Ehi, devo dire che il tuo racconto mi ha incuriosito, anche se quel mangiare separato mi lascia ancora un po’ perplesso. Capisco il tuo punto: sentirsi leggeri è una gran cosa, soprattutto quando stai spingendo sul fisico come faccio io per prepararmi alla maratona. Però, non so, mi sembra più una questione di quantità che di dividere proteine e carboidrati. Tipo, ieri ho corso 15 km e a pranzo mi sono fatto una bowl con pollo, quinoa e verdure - tutto insieme - e non mi sono sentito appesantito. Certo, sto attento alle porzioni, perché se esagero con i carboidrati poi mi parte l’abbiocco e addio allenamento pomeridiano. La frutta a colazione la capisco, anch’io spesso vado di mela e via, ma più che altro perché è veloce prima di uscire a correre.

Sull’acquafitness ti do ragione, è una bomba per variare. Io non lo faccio spesso, ma quando ci sono andato mi ha stupito quanto lavori senza distruggerti le articolazioni. Perfetto per recuperare dopo una settimana di corsa intensa. Quel 60-70% di frequenza cardiaca che tieni tu è una bella zona, io di solito sto più alto quando corro, ma in acqua potrebbe essere un buon modo per staccare senza perdere tono. La storia del reset mentale la sento eccome: dopo 10 km con le gambe che urlano, l’idea di galleggiare un po’ non sembra male.

Sul tuo suggerimento di provare il mangiare separato, ci penso. Magari un giorno lo testo, tipo pesce e verdure a pranzo e poi pasta da sola a cena, giusto per vedere se cambia qualcosa. Però ti dico, per me che punto a migliorare i tempi in gara, i carboidrati sono sacri, soprattutto nei giorni lunghi. Non so se riuscirei a separarli senza sentirmi scarico. Comunque, apprezzo il confronto, è bello buttare lì idee e vedere cosa funziona. Se ti incrocio in piscina - difficile, con i miei orari da runner - ti saluto, ma non aspettarti che ti porti il piatto separato! Dai, continua a muoverti, che l’acqua o l’asfalto, l’importante è non fermarsi.